Investire in Oro: Meglio Oro Fisico? Lingotti? Trading Online?

Passano gli anni ma di certo l’oro continua a esercitare un certo fascino tra gli investitori che lo ritengono ancora come uno dei pochi investimenti sicuri. Investire in oro ad oggi, complice anche la crisi finanziaria, è una delle scelte di investimento più diffuse tra chi ha dei risparmi e vuole trovare un modo sicuro e profittevole per farli fruttare.

Andiamo a vedere tutto quello che c’è da sapere su questo materiale, su come investirci e se sia conveniente come sembra.

Oro: un pò di storia

L’oro resta ad oggi il bene rifugio più richiesto in termini di investimento. La sua è una storia millenaria. Infatti le prime estrazioni di oro da parte dell’uomo risalgono a circa 6.000 anni fa in zone del Nord Africa, Mesopotamia, valle dell’Indo e la parte orientale del Mediterraneo. I primi gioielli conosciuti e rinvenuti appartengono alla cultura egizia circa nel 5.000 A.c. Le prime monete d’oro vennero invece coniate dal Re Creso, sovrano della Lidia dal 560 al 546 A.c.

E’ stato con gli etruschi e i romani che l’oro ha toccato l’apice della sua produzione con oggetti e gioielli di inestimabile valore.

L’utilizzo dell’oro sottoforma di moneta di scambio si è avuta soltanto recentemente, a partire dal 1816 quando l’Inghilterra adottò la cosiddetta “Gold Standard”, in cui l’oro fungeva da equivalente generale e veniva usato come moneta corrente. Questo esempio venne poi adottato anche dalla Germania nel 1872 e dagli Stati Uniti nel 1900. L’importazione e l’esportazione di oro era libera e gli scambi internazionali godevano di un grande equilibrio grazie al tasso di cambio stabile tra i vari paesi.

Ma con lo scoppio della prima guerra mondiale si ebbe un periodo di forte instabilità. Nacque il sistema “Gold Exchange Standard” dove alcune monete vengono dichiarate direttamente convertibili in oro, mentre altre convertibili in monete dette pregiate.

Nel 1944 per volere di Stati Uniti ed Inghilterra si dà origine al Fondo Monetario Internazionale che fissa il prezzo dell’oro a 35 dollari all’oncia.

Prezzo fisso che verrà poi abolito nel 1968 quando nacque il libero mercato dell’oro e il prezzo inizia ad essere fissato dal gioco della domanda e dell’offerta come qualsiasi bene materiale.

E’ in quel periodo che l’oro si erge a diventare bene rifugio con molti privati che decidono di investire in questo metallo attraente da un punto di vista estetico, malleabile e indistruttibile.

Ad oggi si stima che la quantità di oro estratto dalla storia dell’umanità sia di 121mila tonnellate; ogni anno si aggiungono circa 3 mila tonnellate di nuova estrazione. Le miniere d’oro più importanti si trovano oggi in Sudafrica, Stati Uniti d’America, Australia, Russia, Canada, Cina, Brasile e nelle Filippine.

In Italia esiste in piccole quantità in alcuni fiumi, come il Po e il Ticino. Nelle viscere del Monte Rosa è presente un giacimento di oro che come stima di produzione supera anche quelli del Sudafrica. Ma a causa di problemi ambientali, di sicurezza e di costi, tale oro non è attualmente sfruttato.

Ma tutto questo oro dove si trova? Il 30% è detenuto dalle banche centrali, il 20% è in mano ai privati sotto forma di lingotti o monete per investimento, e il restante 50% è in giro nel mondo sotto forma di gioielli.

Come gli altri metalli preziosi, l’oro viene quotato al grammo o all’oncia troy. Quando invece è in lega con altri metalli la sua purezza viene calcolata in carati in una scala che fissa a 24 l’oro puro. L’oro utilizzato in gioielleria ha una purezza massima di 18k in quanto una purezza maggiore renderebbe impossibile la lavorazione. E’ quindi legato ad altre leghe. Bisogna dunque prestare attenzione durante l’acquisto di un gioiello e non soffermarsi semplicemente ai 18k. Infatti un gioiello con 14k d’oro e 8k di platino è sicuramente più prezioso di uno a 18k d’oro con 6k di rame.

investire in oro

Investire in Oro: come si fa

Investire in oro è considerata uno dei migliori investimenti da attuare se si vuole proteggere i propri risparmi dalla morsa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi. L’oro ha da anni un valore stabile e il rischio di comprometterne il valore del proprio investimento con il passare del tempo è quasi nullo.

Esistono diverse opportunità per investire in oro al momento. Lo si può fare acquistando direttamente oro fisico come lingotti o investendo in strumenti finanziari come opzioni, azioni, ETF e futures.

Investire in Oro conviene?

Bene rifugio per antonomasia che resiste da migliaia di anni a influenze di natura politica, finanziaria è sicuramente uno degli investimenti più convenienti sul mercato che presenta dei pro e dei contro. Vediamo quali:

1. Ha risorse limitate

L’oro è un metallo che si ricava da un estrazione mineraria e come tale le scorte diminuiscono anno dopo anno. Questo fa sì che il suo valore cresca nel tempo soprattutto considerata la forte domanda proveniente dai paesi ad economia emergente e asiatici dove investire in lingotti d’oro è considerata quasi una tradizione di famiglia perché considerano da sempre l’oro un metallo dal valore immutabile qualsiasi evento accada.

2. Difficilmente soffre l’inflazione

L’oro ha da sempre resistito alle crisi economiche che hanno portato ad un innalzamento dei prezzi e ad una perdita di valore della moneta. Il suo valore infatti è sempre stato legato all’aumento del costo della vita a differenza dei titoli azionari che invece sono molto suscettibili a questo tipo di variazioni.



3. La domanda è in crescita

Più aumentano le incertezze finanziarie, più gli investitori affidano i loro investimenti in oro. In questi ultimi anni i prezzi dell’oro hanno avuto un importante crescita a risposta della crisi finanziaria che ha colpito il mondo. Quando il livello di fiducia nei confronti del governo è basso, allo stesso tempo cresce la domanda di oro e il prezzo aumenta.

Meglio investire in oro o diamanti?

Molti investitori alle prime armi che intendono investire in un bene materiale si pongono questa domanda. La risposta è meglio investire in oro. I motivi sono diversi. In primis i diamanti detti da investimento devono essere necessariamente accompagnati da un certificato gemmologico internazionale e la stima del valore di un diamante dev’essere eseguita da un tecnico specializzato con i relativi costi che ne conseguono.

Inoltre l’acquisto di diamanti è soggetta ad IVA e quindi si dovrà versare il 22% del valore allo stato. Si tratta poi di un bene alla quale risulta davvero difficile riuscire ad avere una stima sul reale valore di mercato. Ecco perché è preferibile investire in oro anziché in diamanti in quanto questo materiale è molto più facile da gestire.

Quanto oro acquistare?

La maggioranza di esperti di risparmio consigliano di investire in oro circa il 5-10% dei loro investimenti. Altri si spingono perfino al 20-30%. Al di là di quanto si voglia investire in questo metallo prezioso, l’aspetto fondamentale condiviso da tutti gli esperti di finanza è di investire una cifra costante del proprio budget ogni mese. E’ l’unico modo per evitare i rischi dovuti all’eccessiva volatilità dell’oro nel breve periodo.

Inoltre se si decide di investire in oro fisico va considerato che il valore del lingotto al grammo è inversamente proporzionale al valore del peso dato che vanno considerati anche i costi di produzione. Questo significa che è preferibile acquistare 1 lingotto d’oro da 1 chilogrammo anziché optare per 10 da 1 etto.

Come comprare Oro fisico

Comprare oro fisico vuol dire ottenere e disporre di questo metallo a scelta tra tre forme di investimento: monete, lingotti e gioielli. In tutti i casi si tratta di oro puro al 99,9%.

Esistono infatti tantissimi altri oggetti che sono formati da oro, comprese le monete. Ma spesso non sono puri essendo legati ad altri metalli da un valore inferiore i quali finiscono per contaminare la qualità del bene.

Le monete d’oro tempi addietro erano usati come strumento di pagamento. Oggi, sostituite dalle banconote, hanno assunto il valore intrinseco relativo alla percentuale di oro presente al loro interno.

Il loro valore dipenderà dai seguenti fattori: il prezzo dell’oro in quel preciso giorno, la percentuale espressa in grammi di oro puro contenuto e lo spread, che è la differenza di costo applicata dall’esercente.

Attualmente vengono coniate appositamente per collezionisti e investitori:  le più famose sono la sterlina d’oro, il franco svizzero, il marengo italiano, il krugerrand del Sudafrica e il franco francese.

L’altro modo per acquistare e possedere oro fisico sono i famosi lingotti. Si tratta della forma classica preferita con cui conservare la famosa lega. Il peso standard di un lingotto secondo le linee guida del mercato dell’oro è di 12,4 chilogrammi. In questo caso il lingotto viene definito “good delivery”.

Vengono venduti in appositi mercati regolamentati e prima di ciò vengono sottoposti a saggiatura. Ovvero i lingotti vengono controllati e rifiniti da una persona autorizzata seguendo specifiche linee guida. Il rifinitore vi apporrà un numero seriale e il lingotto sarà allegato da una certificazione che ne dimostrerà il peso e il grado di purezza superiore al 99,9%.

Nonostante le monete e i lingotti la forma di oro fisico più diffusa al mondo restano i gioielli che formano circa la metà della richiesta di oro mondiale. Ma non è mai troppo conveniente acquistare gioielli in oro come forma di investimento. Questo perché il costo di un gioiello in oro ha solitamente un valore molto più alto rispetto a quanto ci costerebbe la stessa quantità di oro in monete o lingotti. Pesano infatti sui gioielli i costi di lavorazione.

Per poter comprare oro fisico sotto forma di investimento è possibile farlo da banche o operatori specializzati regolarmente iscritti all’interno di un apposito albo registrato e tenuto dalla Banca d’Italia. Bisogna sempre fare attenzione alle realtà che promettono di vendere oro fisico ma non sono iscritte e regolamentate dalla Banca d’Italia.

Investire in oro con ETC o ETF

E’ possibile investire in oro anche attraverso strumenti finanziari come ETC o ETF. Comprando gli ETF o gli ETC gli investitori operano sul mercato come se detenessero effettivamente il bene fisico. In poche parole questi strumenti operano come se si prendesse in prestito il bene, parliamo di oro in questo caso, sul quale ricadranno i dovuti interessi.

Essendo strumenti il cui valore eguaglia l’andamento stesso dell’oro, sarà possibile fare profitto appunto sull’andamento di prezzo di questo metallo.

Non bisogna però dimenticarsi che l’oro è quotato in dollari. Le quotazioni di questa materia quindi subiranno di conseguenza anche gli effetti dell’andamento del cambio EUR/USD.

Quindi il risultato dell’investimento subirà anche questa influenza secondo il seguente legame:

  • se il cambio euro-dollaro scende l’investimento in oro cresce di valore;
  • se il cambio euro-dollaro sale, l’investimento in oro perde di valore.

E’ quindi molto importante quando si decide di investire in oro tramite questi strumenti finanziari, valutare anche il periodo di riferimento. Analizzare l’andamento del dollaro è un buon stratagemma per cercare di comprendere in anticipo anche l’andamento di valore dell’oro.

Investire in oro con futures e opzioni

I futures o le opzioni sull’oro altro non sono che degli strumenti che eguagliano anch’essi l’andamento dell’oro dando la possibilità di guadagnare su un rialzo. Rispetto agli ETF e ETC, l’investimento su questi strumenti derivati presenta maggiori rischi.

Infatti su questi strumenti è possibile fare uso della leva, aumentando o diminuendo la possibilità di profitto o di perdita. Si tratta di una possibilità che dà maggior guadagno ma anche maggior rischio che l’investimento possa andare male. Per questo sono consigliate soltanto ad investitori con esperienza ben consapevoli dei rischi che corrono.

Investire in oro con le azioni

L’oro non si quota in borsa ovviamente, quindi non è possibile investire in azioni dell’oro. Ma è possibile investire i propri risparmi in azioni di società minerarie, la cui tendenza è ovviamente strettamente correlato al valore della materia che estrae.

Compiere questo tipo di investimenti indiretti non è una cosa inusuale. Scommettere sulle oscillazioni di prezzo di una materia prima non esponendosi direttamente su di essa ma bensì sulle azioni della società che la estrae e manipola, spesso si rivela una scelta azzeccata in termini di investimenti finanziari.

Investire in azioni di società minerarie comporta quindi meno rischi che investire direttamente sulla materia prima ma bisogna essere consapevoli che tali rischi non sono legati in maniera esclusiva all’andamento dell’oro, ma anche da altri fattori capaci di andare ad inquinare la performance.

Investimenti in Oro: le regole fondamentali per farlo al meglio

L’oro dà sempre la sensazione di essere un investimento sicuro che ci farà dormire sonni tranquilli la notte e ci darà dopo un pò di tempo un ritorno economico sicuro. Ed è in un certo senso vero, difatti è chiamato bene rifugio. Si tratta di un materiale che non subisce svalutazioni e anzi a lungo termine aumenta il suo valore. Ma per poter massimizzare il profitto dell’investimento in oro è importante seguire alcune regole fondamentali. Vediamo quali:

  1. Definire il budget da investire: come abbiamo detto esistono vari modi di investire in oro sia fisico tramite lingotti o monete, sia tramite titoli finanziari. Questa scelta dev’essere fatta in base al budget che abbiamo deciso di usare. Per piccole somme ha senso fare un tipo di acquisto. Per somme più importanti invece è bene orientarsi su altro.
  2. Stabilire in anticipo per quanto tempo si può e si vuole lasciare la somma investita immobilizzata: ad esempio se abbiamo deciso di investire 10mila euro in oro dobbiamo sapere se quella cifra possiamo farla restare lì per parecchio tempo o se quella somma ci servirà a breve? Sapere subito se possiamo permetterci di accantonare quella somma per parecchio tempo ci metterà nelle condizioni di non mandare in fumo il frutto del nostro investimento e probabilmente ricavare meno di quanto avevamo speso all’inizio.
  3. Definire dove custodirai il tuo oro: L’oro può essere un bene fisico, materiale, ma dove lo conserviamo? Se abbiamo deciso di acquistare oro fisico dobbiamo definire in anticipo anche il luogo dove custodirlo. Procurarsi una cassaforte o meglio una cassetta di sicurezza in banca? Questa scelta dipende dalla quantità e dal tipo di oro acquistato.

Dove comprare l’oro?

L’oro viene messo in vendita da privati che si servono di intermediari, tra cui alcune banche. Non tutti gli istituti possono svolgere questa funzione, ma è necessaria l’autorizzazione della Banca d’Italia che la rilascerà soltanto in presenza di determinati requisiti. Al momento questo servizio di vendita di oro appartiene ad un numero molto ristretto di istituti. Ma esiste anche l’opportunità di acquistare oro direttamente online.

A tal fine consigliamo la proposta di BullionVault che consente di acquistare oro ma senza detenerlo fisicamente in casa. Infatti oltre a vendere il famoso metallo si occuperà anche della sua conservazione chiedendo una commissione dello 0,12% l’anno.

Quindi in pratica possedete investimenti in oro fisico senza averne spese e ansie di custodia. Già scelto da oltre 80.000 clienti, l’oro è custodito in diverse camere blindate ubicate tra Zurigo, Londra, New York, Toronto e Singapore. Il cliente può anche prelevare l’oro da una delle camere blindate o decidere di venderlo in qualsiasi momento con bonifico di rientro eseguito in 24 ore.

Una valida alternativa è offerta da goldmoney. Si tratta di un’azienda americana quotata in borsa che vende metalli preziosi, quindi anche oro, prendendosi cura di recapitarlo direttamente a casa. Si può scegliere piccoli cubetti d’oro puro da 10 grammi fino a lingotti da 1 kg.

L’altro modo per acquistare oro è farlo all’asta. Chi cerca specialmente monete o lingotti di piccolo taglio può provare l’affare nelle aste di vendita. Qui gli inserzionisti mettono in vendita i loro oggetti spesso ad un prezzo inferiore rispetto al reale valore della merce.



Un valido esempio è catawiki dove è possibile comprare all’asta lingotti e monete con tanto di certificazione di autenticità in una delle aste a tempo, cercando di strappare un valore più basso della loro reale quotazione.

Cosa dice la legislazione in Italia?

A partire dall’anno 2000, cioè da quando è stato abolito il monopolio, la legislazione italiana consente a tutti di detenere liberamente oro fino, cioè non lavorato.

Quindi i cittadini italiani sono liberi di decidere di acquistare oro fisico in lingotti, monete o gioielli optando per la dimensione e il peso desiderato.

Ma c’è da dire che non tutto l’oro è considerato da investimento per lo Stato. Soltanto i lingotti o placche dal peso superiore al grammo vengono considerati come investimento. Diverso il discorso per le monete. Esse devono essere state emesse dopo l’800 e devono essere riconosciute legalmente nel loro paese d’origine.

Inoltre per essere considerato da investimento deve contenere una purezza del 99,5% per quanto riguarda i lingotti e le placche, e del 90% per le monete.

Tassazione dell’oro in Italia

Per chi sta pensando di investire i suoi risparmi in oro, molto interessante è conoscere il fatto che in Italia l’acquisto di lingotti e monete non è soggetta ad IVA. Quindi chi acquista oro non deve versare allo Stato il 22% della somma del metallo comprato, purché questo provenga dall’Europa.

Ovviamente non è vero che non esiste alcuna tassa da pagare sull’oro. Se vendiamo il metallo che abbiamo acquistato o facciamo operazioni di trading producendo quindi profitto, questi vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi come qualsiasi guadagno di natura finanziaria e verranno quindi considerati ai fini del pagamento delle tasse sul reddito.

Per compilare in modo corretto la dichiarazione dei redditi è molto importante essere in possesso della documentazione dell’acquisto, a prescindere dal canale utilizzato per l’approvvigionamento.

Così risulterà facile apporre nella dichiarazione il valore di acquisto e il valore di vendita e sulla differenza calcolare le imposte che saranno del 26% come ogni prodotto di natura finanziaria.

Chi invece non si trova in possesso della documentazione che attesti l’effettivo costo di acquisto dell’oro, allora pagherà un aliquota forfettaria del 26% sul 25% del valore.

Come vendere l’oro acquistato

E’ possibile rivendere l’oro in qualsiasi momento, bisognerà soltanto essere bravi ad individuare il momento giusto. C’è da tenere conto però che se il nostro oro è custodito in luoghi sicuri e di difficile accesso esso può essere venduto ad un prezzo maggioritario perché il valore è certificato dal mercato stesso.

Se in alternativa abbiamo deciso di prelevarlo e lo possediamo in modo fisico, c’è il rischio che il lingotto possa aver perso la sua purezza che potrebbe non essere più garantita. Quindi potrebbe subire un processo di svalutazione e sarà a nostro carico effettuare un nuovo processo di saggiatura dell’oro.

Invece per gioielli e monete vendere oro è ancora più semplice con i centinaia di negozi compro oro sparsi sul territorio.

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