Uno dei metodi per guadagnare con il mondo crypto consiste nel fare mining di criptovalute.
Questa attività permette a chi la svolge di ottenere delle criptovalute in cambio della potenza di calcolo degli hardware che egli mette a disposizione.
In questo articolo ti spiegheremo cosa è, come funziona, come fare e quanto puoi guadagnare con il mining di criptovalute.
Mettiti comodo e prenditi un po’ di tempo per leggere con attenzione questa nostra guida. Alla fine di questa lettura, potresti aver scoperto un ottimo strumento sul quale investire e tramite il quale creare una nuova fonte di reddito.
Indice dei Contenuti
Cos’è il mining di criptovalute
Per capire cos’è il mining dobbiamo prima capire che cos’è una blockchain.
La blockchain, che letteralmente si traduce “catena di blocchi“, è un tipo di struttura dati, che è condivisa e che è immutabile. Essa è una sorta di registro digitale dove le varie voci che lo compongono sono raggruppate in blocchi. Questi blocchi sono concatenati in ordine cronologico.
Altra caratteristica della blockchain è data dal fatto che essa è decentralizzata. I “nodi” che permettono la creazione di nuovi blocchi, infatti, non consistono in dei server centralizzati (come accade per la maggior parte delle moderne piattaforme online), ma, volendo essere sintetici, sono di proprietà di un numero estremamente variabile di individui.
Affinché un nodo contribuisca alla creazione di un nuovo blocco non è necessario che sia conosciuto dagli altri nodi, ma è sufficiente che rispetti i protocolli per la creazione del blocco.
Fatta questa piccola premessa, che per forza di cose è un po’ troppo teorica, passiamo ad una descrizione più pratica.
Per generare nuovi blocchi su molti tipi di blockchain è necessaria potenza di calcolo. Non essendoci dei server centrali che provvedono a fornirla, è necessario che essa sia fornita dagli utenti che supportano la blockchain.
Fornire potenza di calcolo ad una blockchain è ciò che fa un miner. Il mining, quindi, consiste nel fornire potenza di calcolo per generare nuovi blocchi in una blockchain.
In cambio della potenza di calcolo fornita, gli utenti ricevono in premio la criptovaluta della blockchain che hanno supportato.
Se, ad esempio, fornisco potenza di calcolo per la blockchain di Bitcoin, riceverò in premio il token (la criptovaluta) della blockchain, che potrò successivamente scambiare per denaro reale.
La nostra, ovviamente, è una descrizione estremamente sintetica. Il mondo delle blockchain e delle criptovalute, ovviamente, è molto più complesso.
Proof of Work e Mining
Il mining è un metodo di consenso Proof of Work.
I metodi di consenso Proof of Work richiedono potenza di calcolo per essere messi in pratica.
I termini “mining” e “Proof of Work” (PoW) nel mondo crypto, quindi, sono strettamente legati.
Utilizziamo il termine “metodo di consenso” perché tutti i nodi che forniscono potenza a una certa blockchain devono “concordare” tra loro al fine di generare un nuovo blocco.
Staking di criptovalute: l’alternativa al mining
Oltre al mining di criptovalute, esiste anche un altro metodo per generare nuovi blocchi in una blockchain. Ci riferiamo allo staking di criptovalute.
Lo staking di criptovalute è un metodo di consenso Proof of Stake (PoS).
In questo articolo non ci soffermeremo su cosa è lo staking di criptovalute, ma ti basti sapere che esso permette di generare nuovi blocchi in una blockchain “congelando” il token appartenente alla blockchain stessa.
Più criptovalute andremo a mettere in staking e più interessi guadagneremo.
Come detto, questa non è la sede per spiegare come funziona questa tecnologia. L’importante è che tu sappia che esista e che è decisamente più green rispetto ai metodi Proof of Work.
Cosa dà valore a una criptovaluta
Certo, tutto quello che abbiamo detto è decisamente interessante ed allettante per chi vuole entrare in questo mondo. Una domanda, però, continua ad attanagliarti: perché le criptovalute hanno un valore?
La risposta a questa domanda non è semplice, ma proviamo a sintetizzarla nei seguenti punti:
- Le criptovalute hanno un valore perché le persone gliene attribuiscono uno, come avviene per i metalli preziosi e per le valute FIAT (emesse dai Governi).
- Il valore di una criptovaluta è dato dalla tecnologia che c’è alle sue spalle. Se, ad esempio, una certa blockchain permette di scambiare rapidamente e con poche commissioni un certo importo, è probabile che essa attirerà molti utenti, aumentando il valore del token ad essa associato. Le blockchain non sono usate solo per scambiare denaro sotto forma di criptovalute, ma anche per fornire servizi (come, ad esempio, gli smart contract) dietro il pagamento di un certo importo in criptovalute.
- Il valore di una criptovaluta è dato dagli asset reali che la sostengono. Alcune blockchain, infatti, prevedono l’emissione di nuovi token solo dietro l’accumulo di beni reali come azioni, denaro liquido, metalli preziosi e così via. È il caso di molte stable coin e dell’imminente criptovaluta Diem, che è strettamente legata a Mark Zuckerberg. Queste criptovalute sono usate principalmente per compiere scambi di criptovalute facilmente liquidabili.
- Le criptovalute vedono il loro prezzo variare in base ai mercati.
Queste appena elencate sono solo quattro delle tante cose che giustificano il valore che ha il mercato crypto.
Certo, si tratta di un mercato ancora relativamente nuovo e che ne deve fare di strada, ma per ora sembra essere sul percorso giusto e non sembra avere voglia di fermarsi.
Come fare mining di criptovalute
Le strade che possono essere seguite per fare mining di criptovalute sono numerose.
Il metodo classico consiste nell’acquistare l’hardware adatto e iniziare a fare mining da soli.
Un altro metodo consiste nel partecipare ad una mining pool, dove forniremo potenza di calcolo aiutandoci con altri utenti.
Altro metodo molto diffuso consiste nel fare cloud mining, che altro non è che affittare potenza di calcolo e fornirla alla blockchain di nostro interesse.
Ora ti spiegheremo come fare mining con il metodo classico, che è anche il più complesso dato che dovremo fare tutto da soli. Successivamente, ti mostreremo come sfruttare anche gli altri metodi.
Mining: quale criptovaluta scegliere
Il mining non è un processo uguale per ogni singola criptovaluta.
Fare mining di Bitcoin è diverso rispetto a fare mining di Litecoin o di un’altra criptovaluta.
Ogni blockchain, infatti, ha le sue particolari caratteristiche e richiede ai suoi miner particolari caratteristiche.
In linea generale, però, possiamo dire che, a prescindere dalla criptovaluta che andremo ad estrarre, sarà necessario reperire dell’hardware adatto e selezionare un algoritmo di estrazione di qualità.
Per quanto riguarda la scelta di quale criptovaluta andare a minare, le valutazioni da fare sono di tipo tecnico ed economico.
La prima cosa da fare, infatti, è valutare quale tipo di hardware riusciamo a reperire con i fondi che abbiamo a disposizione. Se non abbiamo abbastanza soldi per acquistare l’hardware minimo necessario per portare avanti l’estrazione di una criptovaluta, è inutile pensare di fare mining per quella determinata blockchain.
È importante anche valutare l’andamento del mercato della criptovaluta che andremo ad estrarre. Se pensiamo che il token che andremo ad estrarre aumenterà di prezzo nel tempo, il suo mining sarà decisamente conveniente. Se, invece, crediamo che il prezzo sia destinato a crollare, è palese che avviare l’estrazione di quel token è decisamente sconveniente.
Hardware necessario per fare mining
Come avrai intuito, per fornire potenza di calcolo ad una blockchain è necessario avere un calcolatore tramite il quale svolgere i complicati calcoli necessari alla generazione di nuovi blocchi.
In linea generale, per chiudere un blocco bisogna trovare una certa “chiave”, che identifica in maniera univoca ogni blocco rendendolo sicuro e immutabile nel tempo. Questa chiave è composta da un valore numerico casuale detto “nonce” e da un codice alfanumerico detto “hash“.
I calcolatori hanno il compito di trovare questo codice alfanumerico.
In ambito crypto, maggiore sarà l’hashrate (potenza di calcolo) di un calcolatore e più velocemente esso estrarrà criptovalute.
Per le blockchain appena nate e che si basano su metodi di consenso PoW, è sufficiente una potenza di calcolo bassa, dato che i calcoli per chiudere un loro blocco sono meno complessi.
Per blockchain come Bitcoin, invece, i calcoli sono diventati estremamente complessi dato che i blocchi generati e chiusi sono ormai tantissimi.
Nel caso di blockchain ancora “giovani”, possiamo affidarci ad hardware semplici come i classici computer che abbiamo a casa. In questi casi può essere sufficiente anche solo una CPU di basso o medio livello.
Nel caso di blockchain più “mature” è necessario avere a disposizione hardware con un hashrate maggiore. In questi casi, generalmente, è necessario recuperare delle schede video con un ottimo hashrate.
Esistono anche degli hardware appositi, detti ASIC, che sono costruiti appositamente per offrire performance elevate per il mining di determinate criptovalute.
Il prezzo delle soluzioni che vi abbiamo elencato cresce al crescere della potenza di calcolo richiesta. Per scegliere un certo hardware piuttosto che un altro, quindi, bisogna svolgere un’attenta analisi costi-benefici.
Mining rig
Per aumentare l’efficienza della nostra attività di mining, possiamo far operare in contemporanea più calcolatori.
In questo caso avremo a che fare con una mining rig.
Una mining rig è un calcolatore composto da più pezzi di hardware che lavorano all’unisono per estrarre una certa criptovaluta.
Se, ad esempio, colleghiamo tra di loro dieci schede video e le mettiamo a lavorare per estrarre una certa criptovaluta, avremo un mining rig.
Altro hardware necessario per fare mining
Processori e schede video sono solo alcuni dei componenti necessari per fare mining.
Innanzitutto, sarà necessario acquistare una scheda madre di qualità che coordini il lavoro di tutte queste componenti.
Oltre alla scheda madre, bisognerà acquistare un numero sufficiente di alimentatori che forniscano energia a tutto il nostro hardware. È importante che gli alimentatori che andremo ad utilizzare siano di qualità. Alimentatori di scarsa qualità possono portare a cortocircuiti, incendi e ingenti perdite economiche in caso di danni all’hardware.
Nel caso di un mining rig, è necessario procurarsi un telaio sul quale montare tutte le schede video o comunque i calcolatori che andremo ad utilizzare per fare mining.
Infine, ma di certo non per importanza, è importante installare un sistema di raffreddamento nel caso dovessimo utilizzare un numero elevato di componenti per la nostra attività di mining.
Se l’hardware dovesse surriscaldarsi, infatti, i rischi di guasti e incendi crescerebbero esponenzialmente.
Se utilizzeremo un miner ASIC, generalmente, tutte le componenti elencate saranno già installate nel miner. Al massimo, se metteremo più miner ASIC all’opera in contemporanea nello stesso ambiente, sarà necessario procurarsi un telaio sul quale montare l’hardware ed è conveniente installare sistemi di raffreddamento integrativi.
È consigliabile anche avere uno schermo tramite il quale poter visualizzare i dati dell’attività di mining.
Non dimenticare, inoltre, che dovrai avere una fonte di energia elettrica in grado di sostenere la richiesta energetica dell’hardware che andrai ad utilizzare.
Algoritmi per fare mining di criptovalute
Per avviare l’attività di mining, una volta recuperato tutto l’hardware necessario, è necessario installare sul nostro calcolatore un apposito software per l’attività di estrazione.
Il compito di questo software è quello di guidare il calcolatore nella ricerca della stringa alfanumerica (“hash”) necessaria a chiudere un blocco della blockchain.
Per ogni blockchain c’è un software di estrazione diverso. Elencarli tutti qui, quindi, è davvero impossibile.
Un modo per trovare il software di estrazione che fa al caso tuo potrebbe essere quello di scrivere su Google “*nome criptovaluta* cryptographic hash software” oppure “*nome criptovaluta* software per mining“.
Prima di scegliere un algoritmo, informati bene consultando la documentazione presente online e leggendo i pareri della community.
Alcuni algoritmi, infatti, sono più efficienti di altri.
Stai attento, inoltre, a non scaricare malware, che possano rubare i tuoi dati o peggio ancora le tue criptovalute e la tua potenza di calcolo.
Aprire un wallet per depositare le criptovalute
Per poter conservare le criptovalute che andremo ad estrarre, ovviamente, avremo bisogno di un portafoglio sul quale depositarle.
Tra i wallet software migliori troviamo:
- Metamask
- Exodus
A nostro parere, se ti dedichi al mining, è meglio possedere un wallet hardware. Tra i migliori ci sono:
- Ledger Nano S
- Ledger Nano X
- Trezor
Infine, se vuoi scambiare rapidamente le criptovalute che andrai ad estrarre, puoi utilizzare anche i wallet offerti da exchange come Coinbase, Binance e Crypto.com.
Se estrarrai grandi quantità di criptovalute (nell’ordine delle decine di migliaia di euro), il consiglio è quello di usare wallet fisici.
Negli altri casi, va bene anche un wallet software o un wallet di un exchange, in maniera tale da scambiare rapidamente le criptovalute ed andare a coprire spese come l’energia elettrica.
Mining pool
Il mining pool è un metodo per fare mining che vede vari minatori unire le forze per poter estrarre criptovalute.
Fare mining pool offre l’indubbio vantaggio di poter estrarre delle criptovalute in tempi brevi anche se non abbiamo un hardware potente.
Cerchiamo di spiegarci meglio. Se hai un calcolatore con un hashrate basso, affinché tu riesca ad ottenere le tue prime criptovalute attraverso il processo di mining sarà necessario che passi molto tempo. Il tuo calcolatore da solo, infatti, ci metterà molto tempo a trovare la stringa alfanumerica contentente l’hash.
Lavorando in gruppo, invece, riuscirai ad estrarre prima delle criptovalute dato che l’hashrate complessivo sarà quello della mining pool e non del tuo singolo calcolatore.
Chiaramente, se la mining pool estrarrà 100 Bitcoin (utilizziamo questa cifra a titolo d’esempio), non otterrai 100 Bitcoin, ma una quantità proporzionale alla potenza di calcolo che hai fornito. Se, ad esempio, fornirai l’1% della potenza di calcolo, otterrai 1 Bitcoin.
Ad oggi, uno dei metodi più semplici per partecipare a una mining pool è quello di iscriversi ad un exchange che ne supporta una di tuo interesse e seguire le istruzioni per iniziare a fornire potenza di calcolo alla mining pool.
Tra gli exchange più famosi in tale ambito c’è Binance, che spiega nel dettaglio come partecipare alle sue mining pool e che, quindi, si rivela una soluzione adatta anche agli utenti con meno esperienza.
Esistono anche mining pool slegate dagli exchange.
Ovviamente, al pagamento che riceverai in criptovalute andranno sottratte una serie di commissioni inevitabili a causa della natura delle mining pool.
Cloud mining
Il cloud mining è una delle soluzioni più interessanti per chi non ha budget elevati o grandi competenze tecniche.
Come intuibile dal suo nome, il cloud mining consiste nel fare mining affittando dell’hardware e, quindi, della potenza di calcolo.
I vantaggi del cloud mining sono numerosi:
- non sono necessarie particolari competenze tecniche circa l’hardware
- non dovrai occuparti tu dei software da utilizzare
- la gestione della componente energia sarà a carico della società che fornisce il servizio di cloud mining
- l’ottimizzazione del mining sarà gestito dalla società che fornisce il servizio di cloud mining
Se opteremo di fare cloud mining, tutto quello che dovremo fare sarà pagare la società che fornisce il servizio, indicare un wallet sul quale spedire le criptovalute estratte e valutare se la potenza di calcolo fornita, al netto delle spese, ci permetterà di ottenere un profitto.
Il principale rischio del cloud mining è che le criptovalute che andremo ad estrarre subiscano un calo di valore rispetto a quello che avevano nel momento in cui abbiamo calcolato l’eventuale profitto.
Questa evenienza non è remota, ma per quanto riguarda le principali criptovalute sul mercato (Bitcoin, Ethereum, Litecoin, etc.), generalmente, il loro prezzo sul lungo periodo è sempre cresciuto.
Come per tutti gli investimenti, la componente rischio è inevitabile.
Il cloud mining è un’ottima soluzione anche per chi vive in quei Paesi dove l’energia elettrica costa troppo e non permette di ottenere profitti dal mining.
Le società che offrono cloud mining, infatti, si trovano quasi sempre in Paesi con bassi costi dell’energia elettrica o hanno a loro disposizione fonti di energia rinnovabile.
Perché esistono società che offrono servizi di cloud mining
Una domanda che potresti fare è “perché queste società non fanno mining per conto proprio, ma offrono servizi di cloud mining?“. La risposta è che esse scaricano parte del rischio di investire nel mining su chi affitta da loro potenza di calcolo. Il loro core business non è l’estrazione di criptovalute, ma la fornitura di potenza di calcolo.
Chiaramente, informati sempre bene sull’affidabilità delle società che offrono servizi di cloud mining.
Consumi energetici mining di criptovalute
Uno degli aspetti ai quali si deve prestare maggiore attenzione quando si decide di investire nel mining di criptovalute riguarda i costi energetici.
L’attuale potenza di calcolo richiesta per estrarre le più importanti criptovalute, infatti, è elevata e richiede l’utilizzo di componenti estremamente energivore.
In Italia, purtroppo, i margini di guadagno a causa dei costi dell’energia elettrica erano già bassi nel corso del 2021. Con l’aumento dei prezzi dell’energia, però, essi si sono quasi azzerati.
Certo, potresti scegliere di fare comunque mining in Italia sperando che le criptovalute che andrai ad estrarre aumenteranno di molto di prezzo e ti faranno avere un ritorno sull’investimento. Questa soluzione, però, ci sembra molto rischiosa.
Il prezzo dell’energia è decisamente più basso nei Paesi dell’Europa dell’Est e in Paesi come la Francia, che hanno a disposizione centrali nucleari.
Se hai a disposizione dei pannelli solari o delle fonti di energia rinnovabile gratuitamente, fare mining in Italia è ancora una buona idea.
Considera che le criptovalute che andrai ad estrarre, oltre a pagare la corrente, dovranno coprire anche i costi dell’hardware che acquisterai.
Quanto si guadagna con il mining di criptovalute
Online sono presenti molti siti web che permettono di calcolare quale sarà il tuo profitto in base all’hardware che andrai ad utilizzare, al prezzo della criptovaluta che estrarrai e al costo dell’energia elettrica.
Tra i più famosi calcolatori ci sono CryptoCompare, NiceHash e Minerstat.
Questi calcolatori, solitamente, tengono conto solo del costo dell’energia elettrica e non anche di quello dell’hardware acquistato.
Generalmente, per rientrare dell’investimento fatto, al netto dei costi dell’energia elettrica, è necessario circa un anno di tempo per ogni scheda video o per ogni miner ASIC utilizzato.
Questa, chiaramente, è solo una stima di massima dei tempi di rientro dell’investimento che andrai a fare. In realtà, le variabili in gioco sono molte: prezzo dell’energia elettrica, valore di mercato delle criptovalute che estrarrai, variazione dei prezzi delle schede video e degli ASIC e via dicendo.
Quali sono le cripto più minate?
Fare una classifica precisa delle criptovalute più minate è difficile, ma indicare quelle che sono più famose e diffuse tra i miner non è impossibile.
Tra le criptovalute più diffuse tra chi fa mining troviamo:
- Bitcoin
- Ethereum
- Monero
- Litecoin
- Zcash
- Ravencoin
- Ethereum Classic
- Bitcoin Gold
- DigiByte
- Dash
- Vertcoin
- Cardano
- VeChain
L’elenco delle criptovalute estraibili, chiaramente, è molto più lungo. Qui abbiamo elencato solo quelle più diffuse e che offrono ancora buoni margini di profitto.
Comprare criptovalute o fare mining?
Probabilmente, avrai intuito che fare mining può essere un buon modo per crearsi una nuova fonte di reddito, in alcuni casi davvero sostanziosa.
Le competenze tecniche richieste per farlo in prima persona, però, sono davvero elevate. Lo stesso vale per quanto riguarda partecipare ad una mining pool.
La difficoltà decresce con il cloud mining, ma in questo caso bisogna essere bravi a calcolare bene il possibile profitto e a valutare con attenzione i rischi di tale investimento.
Una soluzione alternativa al mining potrebbe essere quella di acquistare direttamente le criptovalute.
In questo caso, l’unico rischio che andremmo a correre sarebbe quello di subire una variazione negativa del valore delle criptovalute che andremo ad acquistare.
Il mercato crypto, come probabilmente sai, è molto volatile e può subire variazioni di moltissimi punti percentuali nel giro di poche ore.
Una tecnica utilizzata da chi acquista criptovalute è quella di mantenerle in portafoglio per lunghi periodi. Nel corso degli anni, nonostante vistose oscillazioni, infatti, le criptovalute più importanti hanno visto il loro valore salire in maniera costante.
Certo, potresti anche avere una botta di fortuna e acquistare una cosiddetta shitcoin e ritrovarti milionario il giorno dopo, ma si tratta di un’evenienza abbastanza rara.
Ad ogni modo, le criptovalute che acquisterai, in alcuni casi, possono essere messe in staking e generare interessi, che è un modo decisamente più comodo di guadagnare con le criptovalute rispetto al mining.
Conclusioni
In questo articolo ti abbiamo spiegato cos’è il mining di criptovalute, come funziona, se è profittevole e come va fatto.
Ora tocca a te valutare se è un investimento che rientra nelle tue corde o se ti risulta più conveniente intraprendere un altro percorso.