Investire in auto d’epoca – Conviene? Possibili guadagni

Cosa sono le auto d’epoca?

Un’auto viene considerata d’epoca quando viene cancellata dal P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico) con il divieto quindi di circolare su strada (salvo speciali autorizzazioni da parte della Motorizzazione Civile Provinciale in caso di manifestazioni). Diventano veicoli destinati all’esposizione in musei, locali pubblici o privati e a eventi. Investire in auto d’epoca è un’attività per chi ama la cultura e la storia.

C’è differenza nel definire un’auto d’epoca e un’auto storica? Quest’ultima ha più di 20 anni e può ancora circolare in strada ed essere iscritta all’ASI (Automotoclub Storico Italiano), mentre le auto d’epoca oltre all’iscrizione all’ASI devono essere iscritte all’elenco storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri per ricevere l’Attestato di Datazione e Storicità.

Per essere definita un’auto d’epoca deve avere almeno 30 anni dall’anno della sua costruzione e non dall’anno della sua immatricolazione. Questo tipo di auto è esente dal pagamento del bollo mentre quelle che hanno dai 20 ai 29 anni riconosciute come mezzi storici possono usufruire del ribasso del 50% del bollo auto.

Art. 60 del Codice della strada

Il Codice della strada nell’articolo 60 identifica i veicoli d’epoca nella categoria delle vetture di interesse storico e collezionistico che non possono essere ammesse alla circolazione perché non rispettano le attuali normative, come quelle per l’inquinamento e altro. Queste auto sono cancellate dal P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico) e iscritte nell’elenco speciale del Centro Storico della Direzione Generale della Motorizzazione Civile.

La circolazione è vietata e faranno eccezione solo autorizzazioni speciali in caso di manifestazioni o raduni autorizzati. Le sanzioni amministrative vanno da 85 euro a 338 euro.

Il mercato delle auto d’epoca

Sapete che nel mercato delle auto d’epoca c’è un giro di affari che supera i 2 miliardi di euro all’anno? Un bel business, non credete? “Il passato che ispira il domani” appassiona tutti quelli che in un motore vedono libertà, velocità, storicità, creatività, ribellione e stile di vita. Le “opere d’arte in movimento” sono sinonimo di fascino totale e di un importante patrimonio culturale.

E’ bene sottolineare anche i numeri che arrivano dal turismo diretto e indiretto delle auto d’epoca, cioè dagli spostamenti che fanno i proprietari per andare a un evento a tema e i viaggi degli appassionati che visitano queste manifestazioni.

Il Gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles), rendendosi conto dell’importanza del settore storico delle auto, ha creato a Torino nel 2015 un dipartimento chiamato FCA Heritage che si occupa di divulgare e promuovere il patrimonio storico dei marchi italiani Alfa Romeo, Abarth, Lancia e Fiat rilasciando Certificati di Origine e di Autenticità mettendo anche a disposizione i servizi di restauro e riparazione. Questo è un modo per tutelare anche chi ama investire in auto d’epoca.

Perché interessarsi alle auto d’epoca?

Avete mai pensato di investire in auto d’epoca? E’ un po’ come interessarsi all’arte ma anziché ammirare un Gauguin, ad esempio, avrete davanti a voi un “capolavoro a motore“. Un’auto diventa importante quando ha una storia unica da raccontare, proprio come un quadro.

Il valore di un’auto dipende dalla sua autenticità, l’epoca in cui ha vissuto, la particolare rarità o unicità, il marchio e magari anche ai proprietari famosi che ha avuto in passato. Interessarsi a un’auto d’epoca potrebbe rivelarsi redditizio e piacevole se prima di tutto avete la passione per questi pezzi storici.

Come iniziare il business delle auto d’epoca?

Il business delle auto d’epoca non è solo un affare per uomini ma anche per donne. Se avete
intenzione di investire in auto d’epoca o diventare collezionisti è importante definire il budget iniziale con cui iniziare il business e acquistare auto anche a prezzi bassi che però possono avere un maggiore valore in futuro. Studiate il mercato e seguite i consigli dei professionisti del settore, fidandovi anche del vostro istinto e intuito.

Auto italiane degli anni ’60 o ’70 come Lancia, Fiat o Alfa sono ad esempio ancora molto apprezzate e ricercate. Per un budget elevato potete puntare sul marchio Porsche, Bmw, Audi e Mercedes fino ad arrivare alle Ferrari o Lamborghini.

Fate molta attenzione a valutare un’auto e controllate sempre la corrispondenza tra telaio e motore per evitare possibili fregature. Non esistono quotazioni ufficiali, quindi affidatevi all’A.S.I., l’Automotoclub Storico Italiano, che è l’ente certificatore che attesta la qualità e autenticità dell’automobile con ogni informazione tecnica, tramite il rilascio del Certificato di Rilevanza Storica.

Quindi è fondamentale l’iscrizione ai registri ufficiali d’auto d’epoca ASI del costo di 41,32 euro e la verifica di ogni componente per assicurarsi che la vettura abbia caratteristiche originali.

Il club vi rilascerà:

– certificato d’identità;

– la carta FIVA (il vero documento di riconoscimento del veicolo);

– il certificato di rilevanza storica e collezionistica;

– carta ASI.

A parte i veicoli rari potete puntare anche a quelli unici, più difficili però da trovare e acquistare. C’è chi colleziona auto per hobby, chi per business, ma ciò che conta davvero è impegnarsi per diventare bravi. Potrebbe diventare una fonte di guadagno molto remunerativa investire in auto d’epoca considerando che il valore può aumentare fino a 10 volte del prezzo di acquisto.



Oltre al capitale iniziale dovete avere a disposizione un garage dove conservare la vostra collezione. Munitevi anche di pazienza, perché per alcuni modelli è bene attendere il momento giusto per venderli. Più anni ha l’auto, più aumenta il valore.

Gli affari seguono il gioco del “prezzo giusto al momento giusto con il prodotto giusto” e questa è la regola di ogni investimento. Anche la manutenzione, la revisione, l’assicurazione, il passaggio di proprietà, l’iscrizione ASI e altre piccole spese non previste sono costi da aggiungere al vostro investimento.

Modelli migliori su cui investire

La Legge di Stabilità ha stilato una lista di 340 modelli di auto che sono considerati d’epoca e che possono beneficiare di agevolazioni. Queste auto sono state mantenute con condizioni fedeli all’originale.

Quali sono i modelli fuori produzione su cui iniziare a investire? Ve ne elenchiamo alcuni.

• Volkswagen Golf (dal 1974 1997), Volkswagen Maggiolino (dal 1938 al 2003)
• Audi 80 (dal 1972 al 1995)
• Alfa Romeo 75 (dal 1985 al 1993), Alfa Romeo Alfetta (dal 1972 al 1984), Alfa Romeo Giulia SS (dal 1959 al 1966), Alfa Romeo Spider (dal 1995 al 2006)
• Fiat Coupé (dal 1994 e 2000), Fiat Barchetta (dal 1994 al 2005), Fiat 128 (dal 1969 al 1983)
• Honda S2000 (dal 1998 al 2009)
• BMW Z3 (dal 1995 al 2002), BMW E34 (dal 1987 al 1995)
• Porsche 924 (dal 1976 al 1985), Porsche 911 (dal 1963 al 1997)
• Peugeot 205 GTI (dal 1983 al 1998)
• Jaguar XJ-S (dal 1975 a 1996)
• Volvo 1800 ES (dal 1961 al 1073)
• Lancia Delta (dal 1979 al 1993), Lancia Fulvia (dal 1963 al 1976)
• Ford Model A (dal 1927 al 1931), Ford Capri (dal 1969 al 1974)
• Lincoln L Series (dal 1920 al 1930), Lincoln Continental (dal 1939 al 2002)
• Cadillac Eldorado (dal 1953 al 2002)
• Pontiac Catalina (dal 1950 al 1981)
• Mercedes-Benz 190E (dal 1982 al 1993)

• Toyota MR2 (dal 1984 al 2007), Toyota Celica (dal 1970 al 2005)
• Ford Escort RS Cosworth (dal 1993 al 1996), Ford Sierra RS Cosworth (dal 1982 al 1993)
• Bentley Turbo R (dal 1985 al 1999)
• Mercedes-Benz SL500 (W198, W121, W113,  R107, R129 dal 1954 al 2001)
• Triumph TR 4 (dal 1961 al 1965)
• Nissan/Datsun S30 (dal 1970 al 1979)
• Ferrari 250 (dal 1952 al 1964)
• Renault 4 (dal 1961 al 1993), Renault Dauphine (dal 1956 al 1967)
• Citroen Dyane (dal 1967 al 1984), Citroen DS (dal 1955 al 1975)
• Lamborghini Marzal del 1967

Bella lista vero? Ma ci sono ancora altri modelli da valutare

Un buon affare si fa quando si segue il proprio intuito, i propri gusti ma anche analizzando
scrupolosamente il veicolo che si vuole acquistare. E’ facile trovare “l’auto dei vostri sogni” ma è bene chiedervi se è anche nei sogni di qualcun altro e se avrà effettivamente più valore nel tempo.

Evitate di seguire consigli superficiali da chi si mostra un “esperto” ma non lo è e non fatevi condizionare troppo dalla “moda”. Verificate bene ciò che offre il mercato e iniziate a valutare il modello, il colore e i dettagli con molta pazienza.

Puntate su una cabriolet d’estate piuttosto che d’inverno, seguite la stagionalità. Sappiate anche che acquistare un’auto del colore sbagliato, ad esempio, potrà risultare un enorme sbaglio.

Focalizzatevi possibilmente sulle auto che non hanno avuto troppi proprietari perché la loro storia aumenterà il suo valore, insieme ai documenti originali e alle targhe originali.

Dove comprare e vendere auto d’epoca

Sapete dove comprare e vendere le vostre auto d’epoca? All’asta, alle manifestazioni, da privati o in veri concessionari di auto d’epoca.

Quante operazioni fare al mese? Il numero delle operazioni da fare dipende dal tipo di acquisti e dalle vendite che effettuate. Se dovete restaurare un’auto, ad esempio, è necessario avere il tempo per sistemarla e rivenderla. Oppure, se avete acquistato un modello che può portare elevati guadagni tra qualche anno dovete attendere.

Questo vuol dire che farete almeno un’operazione al mese o più quando avrete capito bene le modalità e i tempi di rivendita che comporta ogni acquisto in base anche a quante auto avete nella vostra collezione. Non dovete avere fretta ma agite con metodo.

Revisione e manutenzione

La revisione di un’auto d’epoca va fatta ogni 5 anni (ogni 2 anni per le auto storiche non iscritte all’ASI considerate solo auto datate dai 20 ai 30 anni presso la Motorizzazione Civile o da enti autorizzati mentre l’assistenza tecnica dell’auto, quindi il cambio dell’olio, il controllo delle ruote, dei freni e altro, va fatta periodicamente e almeno 1 volta all’anno se non la utilizzate e prima di ogni circolazione su strada.

Una volta a settimana va efettuata la pulizia e il lavaggio del veicolo. I costi per la revisione vanno da 45 a 65 euro mentre quelli del mantenimento e conservazione di un’auto d’epoca partono da 2000 euro annuali, in relazione agli spostamenti che questa effettua.

Business del restauro delle auto d’epoca

Se volete acquistare un’auto d’epoca a poco prezzo per restaurarla e rivenderla dovete affidarvi ad una officina con esperienza in questo tipo di vetture che sappia trovare solo pezzi originali e montarli. Il restauro deve essere fedele alla linea del modello, alla sua estetica, alla filosofia del marchio e alla sua storia ed è fondamentale quindi una perfetta cura della verniciatura e delle varie sostituzioni che devono risultare in perfetta armonia con la carrozzeria.

Affidatevi a persone competenti, serie e professionali nel restauro delle auto d’epoca, magari facendovi consigliare inizialmente da investitori esperti.

Non è facile definire i costi di un restauro e determinare poi un prezzo di vendita perché dipende dallo stato della vettura, il marchio e il modello ma si può stimare una media di 20.000 euro considerando interventi alla carrozzeria, alla parte meccanica, alla tappezzeria e altro.

Dovete avere un ottimo fiuto per questo tipo di interventi ed essere sicuri del valore dell’auto e del vostro guadagno per l’intera operazione. Fate attenzione ai tempi giusti per la vendita o potrete rischiare di aver investito male i vostri soldi avendo fatto previsioni errate.

Noleggio auto d’epoca

Com’è il business del noleggio delle auto d’epoca? Secondo voi quando è necessario noleggiare un’auto d’epoca? Sicuramente l’uso più frequente è nei matrimoni e nei film ma anche in grandi eventi aziendali.

Nei matrimoni oramai si alternano carrozze e cavalli alle auto d’epoca per gli sposi così come molte produzioni cinematografiche che ambientano le loro pellicole in ambiti storici hanno bisogno di “auto antiche” da mostrare sul set. Ma anche le aziende amano stupire con le auto d’epoca e in molte occasioni particolari le pretendono nei loro eventi.

I costi? Un noleggio di un’auto d’epoca viene conteggiato a ore o a giorni con prezzi che vanno da 100 euro per un’ora e da 500 euro giornaliere in base al modello. Il business c’è ed è anche molto remunerativo per un lavoro davvero stimolante. Il servizio di noleggio auto può prevedere anche l’autista.

Auto d’epoca acquistate all’estero

Se acquistate la vostra auto d’epoca all’estero (Europa compresa), oltre ai costi di reimmatricolazione in Italia, saranno soggette al pagamento dell’Ecotassa. Per gli acquisti a distanza dovrete verificare che l’auto abbia tutti i requisiti per essere definita d’epoca. Non fate “operazioni al buio” ma controllate dal vivo e con persone fidate lo stato di una vettura.

Eventi auto d’epoca

Per chi inizierà a introdursi e a conoscere di più il mondo delle auto d’epoca si accorgerà, forse con grande stupore, che esistono molte manifestazioni di vario genere tra concorsi, fiere, mostre, gare e raduni ogni mese in tutta Italia e anche all’estero, organizzate da associazioni nazionali e provinciali. Potrete trovare l’elenco sul sito delle manifestazioni ASI.

Una volta conosciuto a fondo “il meccanismo” delle auto d’epoca non ne farete più a meno ed entrerete a far parte di una comunità di appassionati come voi diventando sempre più bravi anche osservando le loro azioni.

Preparatevi a cercare un grande garage dove custodire i vostri “gioielli motorizzati” e ricordate che spesso la passione diventa facilmente un bel business come può accadere in questo caso.

Per partecipare a questi eventi dovrete avere l’autorizzazione della Motorizzazione Civile per la circolazione e la targa provvisoria. Inoltre, dovete seguire il percorso definito. Le sanzioni amministrative vanno da 25 a 335 euro.

Conviene investire in auto d’epoca? Esempi di guadagni

Analizzare nel dettaglio i possibili guadagni nell’investimento di auto d’epoca non è facile ma potete farvi un’idea con il nostro schema che vi elenca i costi da sostenere.

• Affitto garage e pagamento utenze (costo in base alla grandezza e al luogo, da 1000 euro al
mese).

Costi per un’auto:

• Acquisto auto d’epoca da partire da 5000 euro
• IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) di 51,65 euro
• Assicurazione fino a 200 euro annuali
• Iscrizione ASI di 41,32 euro
• Revisione da 45 ai 65 euro ogni 5 anni
• Modello TT2119 per il Dipartimento per i Trasporti Terresti di 26,20 euro (tagliando di
classificazione veicolo di interesse storico)
• Eventuale restauro da 10000 euro
• Assistenza tecnica da 1000 annuali
• Pulizia e lavaggio professionale dell’auto da 200 euro mensili
• Permesso di circolazione con targa provvisoria per un costo di 26,20 + benzina e spese varie in base alla destinazione

Il guadagno dalla vendita parte dal doppio del prezzo d’acquisto compresi i costi aggiuntivi. Come primo acquisto scegliete un’auto che non sia da restaurare e che non costi troppo.



Quali sono i rischi dell’acquisto di un’auto d’epoca?

I rischi maggiori che dovete evitare quando acquistate un’auto d’epoca sono:

  • difetti nascosti, visibili solo con una perizia accurata, approfondita e professionale;
  • documenti non originali;
  • contachilometri taroccato;
  • incidenti occultati;
  • transazioni rischiose e non sicure (non fidatevi troppo del venditore che può
    sparire avendovi venduto solo falsità).

Fate attenzione alle ipervalutazioni e affidatevi a mani esperte che sappiano trovare manomissioni, difetti “invisibili” e inesattezze o imbrogli sui documenti e sulle dichiarazioni. Il pagamento in contanti non è sicuro quindi si sconsiglia questo metodo ed è preferibile usare il bonifico per acconto e saldo.

Ma ciò che dovete fare ogni volta che volete acquistare un’auto d’epoca è essere certi di ciò che comprate verificando ogni dettaglio della vettura perché spesso l’auto che vi interessa potrebbe solo essere un’illusione, quindi non cadete nella trappola dei truffatori.

Esempio di pagamento

Per acquisti all’estero (ma se volete anche in Italia) potete valutare di utilizzare il metodo eScrow per i pagamenti (molto usato anche per questo tipo di transazioni) che consiste di avere un intermediario sicuro con la funzione di garante che gestisce il denaro fino alla fine della vendita.

L’acquirente e il venditore si accordano accettando i termini del contratto, dopodiché l’acquirente invia il deposito a garanzia all’agenzia intermediaria mentre il venditore consegna il bene al compratore. Una volta verificato lo stato dell’auto si invia il pagamento totale al venditore. Agite sempre con molta accuratezza perché essere scrupolosi è solo un bene.

Collezionare auto d’epoca, i casi di successo

Cosa spinge una persona a collezionare un’auto d’epoca? Corrado Lopresto, architetto e imprenditore, è considerato il più famoso collezionista di auto d’epoca italiano nel mondo. Il suo concept segue l’unicità di tutte le vetture valorizzando negli anni la loro storia poco conosciuta portandole alla fama dopo tanti anni. La sua è una ricerca di stile basata sull’italianità dei marchi e sulla rivalutazione di prototipi spesso sconosciuti e forse mai amati. Il suo successo segue una devozione, un rispetto e una passione fuori dal comune che lo hanno fatto diventare “un intenditore dello stupore”. Potrebbe essere facile acquistare auto rare ma difficile è renderle uniche.

Nicola Bulgari invece, vice presidente della maison Bulgari, è un appassionato di auto d’oltreoceano e nel suo ampio garage sotterraneo a Roma custodisce una meravigliosa collezione di auto americane prodotte nella prima metà del 1900. Ogni vettura è perfettamente funzionante con cure e manutenzioni maniacali e costanti. Uno spazio dove l’energia e la professionalità sono sinonimo di grande bellezza.

Un esempio più comunce è Marco Belotti, un giovane architetto trentenne della Toscana, tra i più giovani collezionisti italiani di auto d’epoca che nel suo percorso, con grande tenacia, è riuscito ad appagare la sua forte passione per i veicoli d’epoca creando nel tempo una collezione di una ventina di automobili.

I principali collezionisti di auto d’epoca sono in America, primo su tutti Miles Collier, ma secondo voi cosa hanno in comune tutti loro? Qualcosa di fondamentale: l’attenzione. La passione e l’esperienza non bastano per le auto d’epoca ma c’è bisogno di molta attenzione in generale per avere successo.

La bellezza è una percezione personale mentre l’attenzione è la cura dei dettagli che fanno la differenza. Un’auto d’epoca ha bisogno di estrema devozione.

L’amore per le auto non vi rende collezionisti o investitori ma seguendo le vostre abilità e gusti, dopo un attento studio del settore e iniziando a muovere i primi passi, capirete meglio qual è la vostra strada personale da percorrere.

Consigli

Se volete diventare collezionisti e investitori di auto d’epoca iniziate con cautela effettuando piccoli acquisti mirati e non rischiosi anche da 10000 euro e provando magari a restaurare qualche auto. Una volta che avrete capito il meccanismo sarete in grado di muovervi in operazioni più impegnative. Studiate tutto ciò che riguarda un’auto d’epoca. Di certo è un settore affascinante e, come abbiamo già scritto, anche molto remunerativo se sapete muovervi bene.

La logica, l’intuito, la riflessione, la pazienza, l’attenzione, il metodo, la passione, l’unicità, la costanza e la perfezione sono strategie importanti per il vostro percorso nel mondo delle auto d’epoca.

Viviamo in un secolo dove “l’auto si guida da sola” e la nostalgia per le auto storiche può diventare una forte passione o un lavoro. Sentire il suono e la vibrazione del motore di un’auto ed essere padrone della guida è “un affare solo da intenditori” e non certo per quelli che amano un veicolo silenzioso e con il cambio automatico. La tecnologia e la continua crescita del business delle auto d’epoca saranno il futuro delle automobili.

Se siete solo persone esibizioniste non investite in auto d’epoca perché rischierete di rovinare modelli pregiati che non sono stati amati abbastanza.

Siate unici, creativi e originali, dovete essere voi la moda da seguire.

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