Le azioni Saudi Aramco soffrono, ma non mollano sul listino TAWADUL (Borsa di Riyad).
Al momento della scrittura di questo articolo, il titolo è in leggero rialzo (+1,21%) e segna 29,35 SAR per azione. Abbastanza lontano quindi dai massimi raggiunti il 16 Dicembre 2019, quando toccò quota 38 SAR.
Ma a dirla tutta è l’intero comparto idrocarburi ad essere in netta difficoltà, un barile di petrolio non è mai costato così poco. Da 18 anni a questa parte.
Da inizio 2020 ad oggi il valore del petrolio è calato drasticamente del 60%, il WTI scambia addirittura a 20 dollari al barile, il Brent crolla invece a 25 dollari. Si torna ai livelli del 2002.
Quindi la domanda è: conviene ancora comprare azioni Saudi Aramco?
Di seguito la nostra analisi.
Azioni Saudi Aramco: l’andamento di mercato
Ricorderete sicuramente l’euforico esordio in borsa delle azioni Saudi Aramco, praticamente la più grande Ipo della storia della finanza mondiale. La valutazione iniziale fu di ben 1.711 miliardi di dollari (1,7 bilioni se preferite) e ci mise ben poco a salire vertiginosamente. Dopo solo un mese, Saudi Aramco superò i 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.
E a beneficiarne fu anche l’intero listino saudita, che da quel momento in poi è entrato nella Top Ten delle borse mondiali. E ricordiamo che la nostra Piazza Affari (Borsa di Milano) non fa parte di questa speciale classifica.
Poi, arrivata l’epidemia da Covid-19, è cominciato il trend negativo. Inizialmente le azioni hanno anche tenuto, ma poi la settimana scorsa c’è stato il crollo. Giù in picchiata da 33 SAR per azione a 28,35 SAR. E quest’ultimo valore è il più basso mai raggiunto da quando il colosso petrolifero ha fatto la sua comparsa sul listino TAWADUL.
Le mosse strategiche
Nonostante la crisi attuale, le azioni Saudi Aramco rimangono solide e stanno cercando di evitare il rally, i vertici del colosso sono al lavoro per la stabilizzazione del titolo.
Infatti Saudi Aramco non indietreggia di un millimetro e annuncia che non verrà effettuato nessun taglio di produzione (anzi ha dichiarato che si spingerà presto a livelli record), né tantomeno riduzioni riguardo la cedola.
Contemporaneamente al crollo del Brent, la società ha annunciato che i dividendi 2020 (destinati agli azionisti privati) rimarranno 75 miliardi di dollari, come promesso. A nostro avviso ci sembra una cifra enorme visto l’attuale andamento del mercato, ma di questi tempi meglio essere positivi.
Altrimenti si rischia di fare la fine delle borse europee, affossate dalle dichiarazioni di Christine Lagarde attuale presidente del BCE.
Le previsioni future
Comprare le azioni Saudi Aramco, almeno per il momento, ci sembra ancora una investimento giusto. Le dichiarazioni da parte della società e l’aumento di produzione senza precedenti hanno contribuito fortemente a far risalire il titolo dopo il crollo.
Certo, la pandemia ha fatto crollare il prezzo del greggio (e la richiesta) ma le mosse annunciate da Saudi Aramco (in controtendenza) hanno comunque fatto capire che il colosso è solido.
Chiudiamo con le dichiarazioni di Khalid al-Dabbagh, attuale direttore finanziario del colosso petrolifero: “Siamo a nostro agio col petrolio a 30 dollari e anche meno, e potremo soddisfare le aspettative degli azionisti”.