Probabilmente finisce qui la lunga “agonia” di Alitalia, la nostra compagnia aerea ha infatti rischiato più volte il collasso. L’anno scorso è arrivata ad un passo dal fallimento.
Poi ci ha pensato lo Stato che fra decreti e proposte di salvataggio ha quantomeno prolungato la “fine” della compagnia.
E non dimentichiamoci le assurde offerte pervenute ad Alitalia, a partire da Lufthansa che propose una timida partnership commerciale, senza entrare nel capitale del vettore areo.
Buoni si, ma fessi no. L’offerta fu subito rispedita al mittente.
Poi, si è parlato per molto tempo di una nuova newco composta da Atlantia, Delta e Ferrovie dello Stato. Ma i continui capricci di Atlantia a causa della revoca delle concessioni di Autostrade per l’Italia spa (società controllata dalla società romana), hanno fatto saltare tutto.
Ora la situazione è cambiata, arriva la newco pubblica ed Alitalia torna nelle mani dello stato. Il Tesoro è disposto ad acquisire il 100% della compagnia aerea.
Alitalia: la nuova newco e la flotta attuale
Parte oggi la nuova newco pubblica che cercherà di cambiare volto ad Alitalia e procedere quindi con l’assestamento finanziario. L’attuale crisi economica ha colpito l’intero settore, da Delta a Lufthansa, passando anche per le compagnie low cost come Ryanair ed EasyJet.
Tutte queste compagnie hanno cancellato i voli fino addirittura all’80%. A cui si aggiunge una flotta aerea dimezzata (almeno) e cassa integrazione per migliaia di lavoratori, dai piloti alle hostess.
Stessa cosa per Alitalia, che da oggi partirà con una flotta aerea ridotta di circa un quarto della sua capacità. Gli aerei scendono così da 113 a 25-30 velivoli. Ricordiamo che le attuali restrizioni europee non permettono di viaggiare da un Paese all’altro, quindi questa mini-flotta per il momento dovrebbe essere più che sufficiente.
Si parte con il rimpatrio degli italiani che si trovano all’estero, aerei Alitalia stanno partendo giornalmente per “recuperarli”. Insomma, in questo momento gli aerei della compagnia si muovono esclusivamente per l’emergenza coronavirus.
La situazione per i dipendenti della compagnia
Per quanto riguarda la newco, la sua costituzione verrà rivelata tra qualche mese. Stessa cosa per il piano di sviluppo futuro che verrà presentato, probabilmente, in concomitanza alla costituzione della newco.
Alitalia è anche al lavoro insieme a vari sindacati (Cigl, Uil ecc) e al Ministero del Lavoro. L’obiettivo è raggiungere un accordo sulle procedure da attuare riguardanti i lavoratori della compagnia.
La società aerea ha già chiesto l’estensione della cassa integrazione per 3960 lavoratori fino al 31 Ottobre 2020. Di questi, ben 2785 sono stati lasciati a casa per l’emergenza coronavirus che ha portato anche ad un rilevante taglio della flotta aerea.
Speriamo che tutto finisca per il meglio, ma in un incontro tra Alitalia e sindacati datato 17 Marzo 2020, la società aerea non ha escluso che il numero di lavoratori in cassa integrazione potrebbe aumentare notevolmente.
Si stima che gli ammortizzatori sociali verranno utilizzati per altri 2000 dipendenti circa. Per un totale di oltre 6000 dipendenti.
Se ti interessano dati e numeri sulle aziende italiane, leggi anche: “Andamento Enel: ricavi ed utili in crescita”.