Dell’ipotetica fusione tra Unicredit e Banco BPM ne avevamo già parlato qualche giorno fa. Avevamo chiarito che molto probabilmente si trattava solo di indiscrezioni di stampa, nonostante ci fosse stato un incontro tra il CEO di Unicredit Mustier e quello di BPM Castagna.
Ebbene, la notizia su una fusione tra Unicredit e BPM (spinta anche dall’Ops di Intesa su Ubi Banca) si è anche guadagnata i titoli dei più noti quotidiani economici-finanziari italiani.
Ora però siamo pronti a smentire tutto in maniera ufficiale. Infatti l’a.d. di Unicredit, Jean-Pierre Mustier, risponde con un secco “no” a possibili operazioni di M&A (Merger & Acquisition). A quanto pare la fusione tra Unicredit e Banco BPM non è stata neanche presa in considerazione dai due istituti bancari.
Se ti interessano ulteriori informazioni sulle operazioni di risiko bancario, leggi anche: “Ops Intesa su Ubi: adesioni all’8,48%, nuovi retroscena”.
Unicredit-BPM: no M&A, si buy back
L’offerta di pubblico scambio lanciata da Intesa ha riacceso l’interesse sul settore bancario italiano. Oltretutto, in gioco non c’è solamente l’aggregazione di Ubi Banca in Intesa, ma anche la vendita di 500 filiali a BPER.
Tutto questo “movimento” nel settore bancario, ha sicuramente alimentato la nascita di nuove ipotesi riguardo aggregazioni e fusioni tra i vari istituti di credito italiani. Ma, lo ribadiamo, è certo che la fusione tra Unicredit e Banco BPM non avverrà.
Anzi, Mustier sta già pensando ad una operazione di buy back per la restituzione del capitale in eccesso agli azionisti. Quindi a breve potremmo assistere al ri-acquisto di azioni proprie da parte della banca milanese.
Andamento di mercato
In Borsa invece, la notizia aveva spinto entrambi i titoli, anche se a trarne benefici maggiori è stata Banco BPM. Che ha messo a segno importanti rialzi, appena dopo la diffusione della notizia infatti, il titolo ha guadagnato oltre il +6%.
Male invece dopo la secca risposta di Mustier, sia per il titolo Banco BPM che in questo momento segna -1,53% e sia per le azioni Unicredit in ribasso del -1,09%.
Insomma la Borsa di Milano reagisce negativamente al no di Unicredit riguardo ipotetiche operazioni di merger.
Ricordiamo inoltre che Banco BPM è stata più volte accostata ad altri istituti di credito, pur non avendo mai effettivamente annunciato una fusione o un’aggregazione con un’altra banca. Da Ubi Banca a Monte dei Paschi di Siena, passando per l’attuale Unicredit.
Le nuove indiscrezioni su MPS
La verità è che l’unica operazione a cui assisteremo nel post-Ops Intesa, a nostro avviso, potrebbe riguardare solamente MPS. Di recente infatti il Ministro dell’Economia e delle Finanza, Roberto Gualtieri, ha confermato che il Governo ha intenzione di rispettare quanto promesso a Bruxelles.
Ovvero l’uscita del Tesoro dal capitale di MPS entro il 2021. Ricordiamo infatti che lo Stato ha acquisito il 68% delle quote dopo l’operazione di “salvataggio”.
Crediamo quindi che sia più plausibile un’aggregazione di MPS ad un altro istituto di credito italiano.
Che potrebbe essere qualsiasi gruppo bancario dato che MPS a breve si libererà di ben 9 miliardi di euro di NFL, cosa che la renderà finalmente appetibile sul mercato.