Crollano le azioni MPS (Monte dei Pashi di Siena) che chiudono in rosso le ultime due sedute della settimana.
Si tratta di decisi ribassi causati molto probabilmente dalle dichiarazioni della BCE riguardo il rafforzamento patrimoniale. La Banca Centrale Europea ha infatti chiesto un aumento di capitale di ben 700 milioni di euro, cosa che non è piaciuta affatto agli operatori di Borsa.
Di conseguenza il titolo è crollato e da una quotazione di 1,93 euro, in 48 ore è sceso a quota 1,75 euro. Nell’ultima seduto il ribasso è stato pari a -6,06%.
Se ti interessano ulteriori informazioni sul settore bancario e sulle operazioni di M&A, leggi anche: “Unicredit-BPM:no di Mustier alla fusione, spunta MPS”.
Di seguito l’analisi del titolo e i dettagli sulla cessione dei crediti deteriorati di MPS.
Azioni MPS: l’aumento di capitale richiesto dalla BCE
Il rafforzamento patrimoniale richiesto dalla BCE è strettamente legato alla cessione degli NFL (crediti deteriorati) di MPS. Infatti, senza aumento di capitale, la Banca Centrale ha già annunciato che non darà l’ok al deal con AMCO, società partenopea (ex-SGR) designata dal Governo per l’acquisto degli NFL.
Quindi si fa dura sia per gli azionisti di MPS, ma soprattutto per il Governo. Ricordiamo infatti che il Tesoro è l’azionista di maggioranza dell’istituto di credito senese, con una partecipazione al 68%. Le azioni MPS vennero acquisiti in funzione all’operazione di salvataggio della banca toscana.
Quindi la quota che dovrà versare il Governo (per il rafforzamento patrimoniale) è pari all’incirca a 476 milioni di euro.
Solamente dopo aver provveduto all’aumento di capitale, la BCE darà il via libera per il passaggio degli NFL (quantificati in ben 9 miliardi di euro) ad una bad bank.
Così facendo, il Governo si ritroverà con una banca con conti in regola, pulita e soprattutto molto più appetibile per gli investitori e per eventuali operazioni di M&A. Adesso come adesso, con 9 miliardi di crediti deteriorati, solo un pazzo potrebbe puntare sull’istituto di credito senese.
L’investimento su MPS e le conseguenze
Segnaliamo inoltre che il Governo ha promesso a Bruxelles di vendere le proprie azioni MPS e uscire dal capitale entro il 2021. A questo punto, se veramente lo Stato ha intenzione di rispettare gli accordi presi dovrà prima sborsare i 476 milioni di euro e poi procedere con la vendita degli NFL.
In seguito potrà finalmente liberarsi di MPS e vendere le proprie quote al miglior offerente.
Anche se i 6,9 miliardi di euro già investiti dal Governo su MPS sono andati in fumo. Al momento dell’acquisto infatti, le azioni MPS sono state pagate ben 6,9 euro cadauna (per la tranche principale) e ben 8,5 euro (per la parte relativa allo swap bond-azioni).
Oggi le azioni MPS valgono appena 1,75 euro, praticamente un valore pari a -75% rispetto alla quotazione del titolo al momento dell’acquisto.
Insomma comunque vada a finire, secondo il nostro parere, lo Stato con MPS ci ha solo rimesso.
Foto di G.steph.rocket – Opera propria