Il colosso italiano produttore di cemento e calcestruzzo potrebbe diventare la superstar del segmento Midcap, infatti le azioni Cementir volano.
La multinazionale fa parte del Gruppo Caltagirone e da 5 anni riesce a battere sia l’andamento del proprio settore, che quello dell’intero mercato di riferimento. La società è quotata sia sull’FTSE MIB Mid Cap e sia sull’FTSE STAR.
Inoltre secondo le statistiche degli analisti, le azioni Cementir sono sottovalutate del 44%. La raccomandazione media per gli investitori è “buy”.
Azioni Cementir: andamento di mercato
C’è da dire però che le azioni Cementir hanno risentito anch’esse dell’attuale crisi economica, innescata dalla pandemia da Covid-19. Il 2020 era iniziato benissimo per la multinazionale italiana, che ha chiuso la prima seduta dell’anno a quota 6,83 euro per azione.
Poi, una volta toccati i massimi dell’anno, ovvero 6,94 euro, è cominciata la discesa. Il punto più basso è stato toccato qualche settimana fa, quando il titolo scese a quota 4,36 euro. Dopodichè rally assoluto ma con significativi rialzi.
Al momento della scrittura di questo articolo, il titolo sta guadagnando il 5% circa, il valore azionario si attesta a 5,10 euro. La ripresa è quindi in atto, anche se ci aspettiamo di nuovo un rally seppure meno accentuato.
Probabilmente le azioni Cementir cercheranno di stabilizzarsi su una quotazione superiore ai 5 euro. Consigliamo l’acquisto di azioni Cementir, potrebbe essere un’ottima opportunità d’investimento.
Se la chiusura mensile supererà quota 5,70 euro, il rialzo costante del titolo sarebbe certo.
L’ultimo bilancio dell’azienda
Vale la pena però informarvi sul bilancio dell’ultimo esercizio fiscale, approvato nei giorni scorsi dal cda di Cementir.
Ebbene, il 2019 non è stato alla pari del 2018, ma si registra comunque una crescita riguardante alcuni fondamentali valori. Tra questi ci sono i ricavi, pari a 1,21 miliardi di euro che registrano un aumento dell’1,3% rispetto l’anno precedente.
Segnaliamo che la multinazionale italiana ha battuto le attese degli analisti su ricavi e redditività. Sicuramente un fattore determinante che ha contribuito fortemente al rialzo del titolo nel mese di Febbraio (dopo l’approvazione del bilancio).
In calo invece l’utile netto che si attesta a 83,7 milioni di euro, in netta diminuzione in confronto ai 127,2 milioni di euro registrati nel 2018.
Notizie più che positive invece arrivano dal fronte dell’indebitamento finanziario, notevolmente diminuito di 15 milioni di euro rispetto a quello registrato nell’esercizio fiscale precedente.