La Bce lancia una nuova manovra anti coronavirus, e amplia il quantitative easing a ben 750 miliardi di euro.
Una riunione notturna del Consiglio Direttivo, capitanato da Christine Lagarde, ha deciso di lanciare un nuovo strumento finanziario utile a contrastare l’attuale crisi economica. Stiamo parlando di PEPP.
La notizia è arrivata oggi 19 Marzo, proprio nel giorno di San Giuseppe. Si tratta di un nuovo programma di acquisto attività, che sarà attivo almeno fino alla fine dell’anno. Sembra una barzelletta, ma non lo è.
PEPP infatti non è il diminutivo di Giuseppe, uno dei nomi più diffusi in Italia, ma si tratta solo di pura casualità. L’acronimo sta per Pandemic Energy Purchase Programme. Quindi via libera ad una risata sdrammatizzante, però senza esagerare.
La manovra è seria.
Bce e coronavirus: arriva PEPP
Questo nuovo strumento lanciato dalla Bce servirà a contrastare l’impatto del coronavirus sui mercati europei. Nel PEPP (si legge pi-i-pi-pi) confluiranno tutti gli asset già acquistati tramite il programma APP, con l’aggiunta dei titoli di Stato greci con un waiver speciale.
Il programma di acquisto attività avrà una grande flessibilità e godrà delle fluttuazioni relative alla distribuzione degli acquisti (sempre durante il periodo di validità del PEPP), attraverso le varie tipologie di attività e giurisdizioni.
Il PEPP avrà una durata pre-stabilita, che dovrebbe coincidere con quella della crisi scaturita dall’epidemia. Dato che nessuno di noi sa effettivamente quando l’epidemia da Covid 19 possa finire, il Consiglio Direttivo della Bce si è riservato il diritto di allungare (o diminuire) la durata del programma.
Inoltre, è previsto anche l’aumento del “budget” se la situazione andrà via via peggiorando.
Le dichiarazioni del presidente BCE
Oggi il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha annunciato la manovra via Twitter affermando che in tempi straordinari urgono misure straordinarie. E continua affermando che la Bce si muoverà senza porsi limiti, per un’emergenza del genere si farà questo ed altro.
Però fino a pochi giorni fa non era assolutamente della stessa idea, è bastata una frase per far crollare a picco la Borsa italiana, ovvero: “Non siamo qui per chiudere gli spread, non è un nostro compito”.
E un’altra piccola frase per far crollare le borse di tutta Europa: “La crisi attuale sarà la peggiore di tutte, più di quella del 2007”.
E si, in fondo non sono tutti Mario Draghi che invece con 3 parole salvò l’Euro e l’Europa. Infatti bastarono per far capire la posizione dell’Europa in merito alla pesante crisi: “Whatever it takes”.
Le altre misure straordinarie
Ma torniamo a noi. Nella notte sono state varate anche altre misure eccezionali. Tra queste ci sono l’ampliamento del collaterale grazie ai prestiti alle imprese, e l’aggiunta di una nuova carta commerciale emessa esclusivamente da istituti che non finanziano il programma CSPP.
Poi, è in atto anche la rivisitazione degli attuali limiti economici auto-imposti che riguarderanno soprattutto quelli sull’emissione e sull’emittente, oltre che sulla capital key.
A quanto pare, le nuove manovre serviranno per permettere alla Bce di agire in maniera proporzionata ai rischi che dovrà affrontare. Speriamo bene.
Chiudiamo ricordandovi che la nuova manovra PEPP non avrà nulla a che fare con la vecchia PEPP, ovvero la Pan-European Personal Pension.
Quanta confusione…