Germania vs UE: scontro e ultimatum, addio all’Unione?

Si inasprisce lo scontro tra Germania e UE, i tedeschi lanciano addirittura un ultimatum e danno 3 mesi di tempo all’Unione Europea per decidere.

A quanto pare alla Germania non andrebbe affatto giù il programma “Quantitative Easing”. Ma non per il suo funzionamento o la sua utilità, bensì per la cattiva gestione (secondo i tedeschi) da parte della UE e della BCE.

Qualche giorno fa infatti la Corte Suprema Tedesca si è espressa in merito al Quantitative Easing ed ha contestato l’art. 5 del Trattato sull’Unione Europea.

Le richieste dei tedeschi sono state presentate, se la UE non accetterà il loro volere, la Merkel ha già annunciato che la Germania abbandonerà il programma.

Si tratta di un altro “atto di supremazia” dei tedeschi verso la UE e tutti gli Stati Membri. Lo scontro Germania-Ue è cominciato.

Germania-UE: la sentenza della Corte di Karlsruhe

Il Quantitative Easing è un programma che consiste nell’acquisto di titoli pubblici da parte della banca centrale. In pratica la BCE, grazie a questo programma, può intervenire sul sistema economico di uno o più stati membri acquistando titoli. Questo servirà per aumentare la moneta a debito in circolazione.

E lo scontro Germania-Ue parte dalla sentenza della Corte di Karlsruhe che dichiara incostituzionale (secondo le norme federali della Germania) le modalità con cui la BCE dovrebbe agire.

La decisione dei giudici tedeschi è stata inquivocabile, il vedetto è stato di 7 voti favorevoli alla contestazione su 8 totali.

Attenzione però, perché la Germania ha dato il via libera alla BCE riguardo il Quantitative Easing, ma ha preferito mettere dei “paletti”.

Come al solito, Merkel & Co. sono sempre pronti a contestare operazioni che non pongono la Germania tra quelli che devono “avere di più”. Giusto per farla breve.

La condivisione dei rischi

La Germania non è d’accordo con la UE anche per quanto riguarda la condivisione dei rischi, praticamente assente nel programma QE. Quindi, la Germania vuole condividere i rischi del QE con gli altri stati, ma non è disponibile ad emettere i tanto richiesti Eurobond che andranno condivisi con gli altri stati membri.

Certo, sono due cose diverse, ma utili comunque a far capire che la Germania vuole tutto per se. Se non si fa come dice la Merkel, sono guai. A questo punto, azzardiamo che i tedeschi stanno veramente esagerando.

L’Unione Europea è a serio rischio, farne parte è diventato ormai una qualcosa di negativo. Come recita un vecchio proverbio italiano: “Meglio soli, che male accompagnati”.

La risposta dell’Unione Europea

E non finisce qui, perché la Germania ha minacciato anche alla UE che se entro 3 mesi non verrà presa una decisione, la Bundesbank provvederà a vendere tutti i titoli fin’ora acquistati.

Ma la replica della Commissione Europea non si è di certo fatta attendere, che comunica quanto segue:

“Riaffermiamo la primazia del diritto Ue e il fatto che le sentenze della Corte di Giustizia dell’Ue sono vincolanti per tutte le corti nazionali”.

In poche parole, nulla da fare. La UE ha deciso così, le regole sono queste e non si discute. Vale anche per la Germania.

Ma in fondo, pensiamo che la UE sia disposta a trattare con la Germania e non farà valere affatto la cosiddetta “primazia del diritto UE”, né tantomeno l’irrevocabile e incontestabile sentenza della Corte di Giustizia UE.

Intanto se l’Unione Europea non accontenterà la Germania, potrebbe accadere anche qualcosa di “pericoloso”.

Germanexit?

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About Vincenzo F

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