In questa speciale classifica vi proponiamo le 10 aziende italiane più ricche. Le posizioni sono state stilate in base alla capitalizzazione di mercato di ognuna di essa.
Tutte le società sono quotate alla Borsa di Milano, sull’indice più importante ovvero l’ FSTE Mib. I dati sono aggiornati ad Aprile 2020.
Se ti intessa questo tipo di articolo, leggi anche “Le 10 aziende tedesche più ricche”.
Di seguito, dalla decima alla prima posizione, ecco le 10 aziende italiane più ricche.
10. Atlantia
La società romana è diventata tristemente nota a tutti gli italiani per il recente braccio di ferro con il governo, causa crollo del Ponte Morandi di Genova. E’ la prima azienda al mondo nel settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali. Gestisce Autostrade per l’Italia.
Capitalizzazione di mercato: 10,45 miliardi di euro
9. Terna
La società Terna – Rete Elettrica Nazionale gestisce ben 74442 km di linee elettriche lungo tutta la Penisola. E’ uno dei principali operatori italiani, e si occupa principalmente di trasmissione dell’energia elettrica. Non la produce, né la commercializza.
Capitalizzazione di mercato: 11,04 miliardi di euro
8. FCA
Attiva nel settore automobilistico, nasce dalla fusione tra l’italiana Fiat (storico marchio torinese) e l’americana Crysler. E’ controllata da Exor, holding della famiglia Agnelli con a capo il super-manager John Elkann.
Capitalizzazione di mercato: 11,48 miliardi di euro
7. Unicredit
E’ la seconda banca italiana per capitalizzazione nonché una delle più importanti in Europa. Unicredit è un istituto di credito lombardo, la sua sede si trova a Milano, ma possiede filiali in tutta Italia. E’ presente inoltre in altri 32 Paesi. Prima banca italiana per fatturato, è tra le aziende italiane più ricche.
Capitalizzazione di mercato: 15,35 miliardi di euro
6. STMicroelectronics
E’ una società italo-francese, nata nel 1987 dalla fusione tra SGS Microelettronica e da Thomson Semiconducteurs. Si occupa principalmente della produzione di componenti elettronici a semiconduttori. Negli ultimi anni sta crescendo notevolmente.
Capitalizzazione di mercato: 18.99 miliardi di euro
5. Generali
Non ha sicuramente bisogno di presentazioni la nota azienda triestina. E’ il primo gruppo assicurativo in Italia, la più grande compagnia del Belpaese. E’ terza in Europa per fatturato, prima di Generali ci sono la francese AXA e la tedesca Allianza.
Capitalizzazione di mercato: 19,74 miliardi di euro
4. Intesa San Paolo
L’istituto di credito nasce dalla fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa. E’ probabilmente la banca che possiede più sportelli in Italia, prima banca in Europa per fatturato. La sua sede principale si trova a Torino. Da anni contende con Unicredit il “titolo” di principale banca italiana.
Capitalizzazione di mercato: 24,06 miliardi di euro
3. Ferrari
Sul podio troviamo l’iconico brand italiano, vero e proprio simbolo del Made in Italy. Le sue auto sportive di lusso sono tra le più amate al mondo, nel 2019 è stato eletto brand più influente al mondo. La casa automobilistica di Maranello viene soprannominata Cavallino Rampante.
Capitalizzazione di mercato: 26,25 miliardi di euro
2. Eni
Seconda posizione per la multinazionale del settore Oil & Gas. Creata dal Governo italiano nel 1953, attualmente produce, distribuisce e commercializza energia elettrica e gas naturale. Si occupa anche di ricerca di giacimenti petroliferi.
Capitalizzazione di mercato: 30,67 miliardi di euro
1. Enel
Primo posto assoluto per Enel che stacca tutti grazie alla sua capitalizzazione. Praticamente il doppio rispetto a quella di Eni che si trova in seconda posizione. Attiva nel settore dell’energia elettrica e del gas, è il maggiore operatore italiano. Gli azionisti di maggioranza della società sono Cassa Depositi e Prestiti (25,76%) e Ministero delle Economia e delle Finanze (4,34%). Segnaliamo che il suddetto Ministero possiede oltre l’80% di Cassa Depositi e Prestiti.
Capitalizzazione di mercato: 63,09 miliardi di euro
Praticamente la maggior parte delle aziende italiane TOP sono nel settore energetico. Vedremmo se l’Italia riuscirà ad arrivare al target del 30% di energie rinnovabili che si è posto per il 2030.