Il rumors arriva dalla Francia, ovvero vista l’attuale emergenza sanitaria (e la crisi economica che aleggia sui mercati finanziari) Covea potrebbe far saltare l’acquisizione di Partner Re.
La società di assicurazioni controllata da Exor (holding che fa capo a John Elkann) sarebbe stata acquisita da Covea, leader del settore assicurativo francese, per una cifra intorno ai 9 miliardi di euro.
Ma il deal non è stato ancora completato, e l’ipotetica acquisizione è stata formalizzata tramite memorandum e quindi senza un contratto. A questo punto completare o no l’acquisizione non è un obbligo.
Stamattina alcuni tra i più importanti quotidiani francesi (Les Echos su tutti) hanno lanciato l’ipotesi della rinuncia alla chiusura del deal.
Partner Re: l’operazione in corso
Ma la risposta di Exor non si è fatta attendere, così come quella di Covea. A quanto pare entrambe le società hanno confermato che l’operazione si farà, ed oltretutto annunciano che sono entrambe impegnate a concludere l’affare il prima possibile, nonostante l’emergenza sanitaria in corso.
Ricordiamo che si tratta di un’operazione da circa 9 miliardi di euro che dovranno essere pagati cash entro la fine dell’anno. Si ipotizza quindi che appena dopo la “pioggia di denaro”, il 2021 dovrebbe già iniziare con Partner Re inserito nel portfolio di Covea.
Il completamento del deal consentirà alla holding della famiglia Agnelli (Exor) di mettere a bilancio un guadagno netto di ben 3 miliardi di euro.
Cosa succede se Covea rinuncia?
Lo scenario più probabile è quindi il perfezionamento del deal nei tempi stabiliti, e la conseguente acquisizione di Partner Re da parte della società francese. Le probabilità che l’acquisizione vada a buon fine sono altissime, soprattutto dopo la conferma arrivata in giornata da parte sia della holding della famiglia Agnelli, sia da Covea.
Se così non fosse, pare che ci sarebbe anche una penale da pagare. Come riportato dai quotidiani francesi, l’interruzione dell’operazione da parte di Covea dovrebbe far scattare una penale da 175 milioni di euro.
Che sarebbe una cifra “irrisoria” in confronto ai 9 miliardi di euro cash promessi ad Elkann, e proprio per questo motivo una piccolissima percentuale di fallimento dell’operazione dovremmo comunque tenerla in considerazione.
Le reazioni delle rispettive borse
Reagisce male la Borsa di Milano alle notizie riportare dai quotidiani francesi, anche se tutto sommato l’ipotesi di mancato perfezionamento del deal non fa perdere così tanti punti percentuali alle azioni Exor. Ma il trend positivo riscontrato negli ultimi giorni si ferma, e la seduta di oggi è stata chiusa a quota 42,82€ per azione (-0,62%).
Dall’altro lato invece, le azioni Covea sono in netto rialzo e la Borsa di Parigi risponde positivamente alla notizia. Il titolo chiude la seduta odierna a +1,32% e attesta il proprio valore azionario a quota 46,98€.