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Continua a salire il valore del Bitcoin che inizia così la sua curva rialzista. A parte qualche piccola défaillance registrata a metà Marzo, la criptovaluta sembra essersi stabilizzata su una quotazione superiore ai 6000 euro.
I minimi dell’anno toccati il 12 Marzo (4343,02 euro) sono già lontani, il Bitcoin ormai sembra essersi indirizzato verso altre quotazioni (ben più alte). Probabilmente il periodo in cui sarebbe convenuto (e non di poco!) acquistare moneta digitale, sta per volgere al termine.
Intanto i governi cominciano ad uscire allo scoperto, e “indirettamente” guardano alla criptovaluta come un’ancora di salvataggio in caso di inflazione, o perché no di deficit (leggi anche: ”Deutsche Bank: ora i tedeschi puntano sulle criptovalute”).
Ma per il momento il valore del Bitcoin è ancora troppo volatile per pensare di poterlo rimpiazzare alle valute fiat.
Valore Bitcoin: Andamento di mercato
Ad inizio Marzo il valore del Bitcoin ha superato gli 8000 euro, per poi scendere bruscamente a quota 4300 euro. Risalire così ad oltre 7000 euro, per poi stabilizzarsi per un po’ a quota 6200-6500 euro. Il Bitcoin è anche questo.
Una miriade di alti e bassi, un rally continuo che però è riuscito a far sognare Wall Street quando venne sfiorata la quotazione di 20.000 euro per 1 solo Bitcoin.
Ma le criptovalute, in fondo, sono fatte così. Ed è proprio per questo motivo che tutti i fan della moneta digitale per eccellenza non lo vedranno (per il momento!)diventare una moneta di stato, se è questo quello che vogliono. Né tantomeno assistere ad una scena del genere, ma con un’altra criptovaluta.
Attualmente il Bitcoin e tutte le criptovalute sono troppo volatili per diventare “rilevanti” per un governo, o solo per poter pensare di adottare il Bitcoin come valuta ufficiale. E poi, gli investitori di monete digitali sono anch’essi “schedati”, un popolo fatto di day trader e speculatori a breve termine.
Insomma, chi acquista criptovaluta lo fa per speculare, ovvero seguire l’andamento di mercato ed al momento giusto, vendere. E così ci si intasca la differenza tra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita.
Quindi, se il Bitcoin vuole raggiungere il successo (quello vero), necessiterà di uscire da questa cerchia ristretta di investitori. Al tempo stesso dovrebbe mantenere le sue proprietà d’investimento, ma a lungo termine.
E soprattutto spingere un numero significativo di persone ad acquistare e conservare i propri Bitcoin, invece di effettuare milioni di compravendite giornaliere.
Previsioni future
Detto ciò, smontiamo subito l’ipotesi che possa diventare una moneta di stato nel breve termine, ma ipotizziamo che in futuro, forse già tra una decina d’anni, qualcosa potrebbe cambiare. Per il momento le varie potenze mondiali stanno già studiando i rischi ed i vantaggi di un’eventuale operazione del genere. Cosa che, ci teniamo a ribadire, potrebbe avvenire ma non nei prossimi anni.
Fare previsioni sul Bitcoin risulta quindi piuttosto difficile, ma l’apertura di alcuni governi verso le criptovalute non ha fatto altro che giovare al valore del Bitcoin. Il tweet favorevole da parte di Deutsche Bank, ad esempio, ha fatto lievitare il prezzo della criptovaluta di circa 400 euro in un solo giorno.
Ma tutto è ancora da vedere, il Bitcoin tra qualche anno potrebbe valere zero o anche milioni. Tutto dipenderà dal suo successo, dal suo utilizzo. Alcuni analisti hanno già affermato che entro il 2045, 1 Bitcoin potrebbe valere 350.000 dollari. E di chi sarà il merito? Beh, dei Millennials.
A quanto pare saranno loro la generazione che farà decollare il valore del Bitcoin.
