Le voci sul lancio di un Yuan digitale circolano già da mesi, ma ora sembra che la Repubblica Popolare faccia sul serio.
A quanto pare la nuova moneta digitale è già in fase di test in quattro città della Cina, è stata già sviluppata anche la relativa app utile a gestire il proprio denaro (o se preferite, i propri token).
Questo però non significa che il Yuan digitale, detto anche CBDC ovvero Central Bank Digital Currency, sia pronto per essere utilizzato ufficialmente. Se così fosse, la Cina sarebbe la prima nazione al mondo a lanciare una criptovaluta di Stato.
C’è da dire però che somiglierà del tutto al Bitcoin, nonostante la gestione della stessa tramite blockchain. Ebbene, la principale differenza è che la criptovaluta cinese verrà generata e distribuita dalla Banca Popolare Cinese e molto probabilmente le informazioni collegate ai token non saranno di libero accesso.
Se ti interessano ulteriori informazioni sulle criptovalute, leggi anche: “Valore Criptovalute: ecco quelle più preziose al mondo”.
Di seguito tutte le news riguardo alla nuova criptovaluta di Stato cinese.
Yuan digitale: caratteristiche, vantaggi e svantaggi
Che la Cina sia una della nazioni più tecnologiche al mondo, su questo non c’è dubbio. Già da molto tempo infatti la maggior parte dei pagamenti avviene tramite device o specifiche app, tutti rigorosamente via internet.
Alipay e We Chat sono le due app più utilizzate per i pagamenti digitali, a cui adesso si aggiungerà l’app del Yuan digitale che farà da wallet per la criptovaluta.
I punti di forza della nuova moneta digitale sono la facilità d’utilizzo e l’immediato trasferimento di denaro. Per quanto riguarda invece le varie commissioni, non c’è ancora nulla di certo.
Quello che sappiamo, come già anticipato, è che la criptovaluta non sarà così trasparente come il Bitcoin, ma le informazioni collegate ai token verranno gestite tramite un sistema chiuso. Al suddetto sistema (che girerà sul blockchain) avrà accesso solo la Banca Popolare Cinese.
Praticamente in netto contrasto con la “filosofia” del Bitcoin e delle altre criptovalute. Ovvero mancheranno i principi di base come massima trasparenza, zero commissioni, e database accessibile a tutti.
Non finisce qui perché mancherà soprattutto la caratteristica principale delle monete digitali, e cioè non dipendere da terze parti (ad es. le banche) per transazioni, trasferimenti di denaro, prelievo e deposito.
La nota positiva ed innovativa riguarda invece le modalità di pagamento, che secondo indiscrezioni, dovrebbero avvenire anche senza connessione internet.
Il test e gli obiettivi
Per il momento l’app pilota è stata lanciata in quattro città cinesi, a cui probabilmente si aggiungerà anche la capitale Pechino.
L’uso della nuova criptovaluta però non andrà ad intaccare quello della valuta tradizionale, sarà possibile infatti usarle entrambe.
Le città della Repubblica Popolare dove si sta testando il yuan digitale sono:
- Shenzen
- Suzhou
- Chengdu
- Xiongan
Se il test darà esito positivo e la criptovaluta avrà tutte le carte in regola per sostituire la valuta Fiat attualmente in vigore, lo yuan digitale potrebbe essere ufficializzato come moneta principale già dal 2021.
Completa digitalizzazione e riduzione del rischio di inflazione sono i principali obiettivi della Cina.