A distanza di una settimana dai nuovi interventi della Fed per una ulteriore spinta sul Dollaro, ecco cosa sta accadendo nel mercato forex sui principali tassi di cambio. Tra le migliori risposte, Sterlina e Dollaro e seguito a ruota da Dollaro e Yen. Inoltre, per la sessione odierna del 02 aprile 2020, si attendono vari dati macro ad alta rilevanza che potrebbero confermare l’attuale trend positivo del Dollaro.
Il Dollaro conferma un buon trend anche in questa settimana sul mercato forex
La scorsa settimana, ha caratterizzato il settore del forex per una forte volatilità delle principali valute quotate al suo interno. Il Dollaro, tra le valute maggiormente esposte a diverse variazioni di prezzo e tali da richiedere pronti interventi della Fed sul settore.
A distanza di una settimana, questi interventi sembrerebbero dare i loro frutti e con prestazioni molto interessanti registrate soprattutto dal tasso di cambio Sterlina e Dollaro. In questa sessione mattutina del 02 aprile 2020, infatti, il trend registrato dal suddetto tasso di cambio è positivo e oltre 1.24130. Anche il tasso di cambio tra Dollaro e Yen segue un medesimo profilo e registrando valori al rialzo di 107.265.
Più stabile e ancora in lieve ribasso, il tasso di cambio tra Euro e Dollaro. Quest’ultimo, presenta in questa mattinata dei range di 10.09471 e contro trend delle precedenti sessioni di poco superiori.
Attenzione ai dati macro di prossima pubblicazione sul Dollaro
Visti i vari e importanti risultati grafici raggiunti in questa sessione dal Dollaro, c’è da aggiungere che nel primo pomeriggio nel calendario economico, saranno pubblicati alcuni dati ad alta rilevanza sulla valuta americana. Si tratta, dei dati sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione e degli ordinativi di fabbriche.
Dati ad alta rilevanza sul Dollaro anche per la sessione di domani 03 aprile 2020 e che sarà utile osservare per completare le analisi della settimana sul forex. Tra i principali, ti menzioniamo i dati sulle buste paghe del settore non agricolo, del tasso di disoccupazione e dell’indice ISM non manifatturiero.