La compagnia irlandese è in estrema difficoltà, annunciato lo stop dei voli Ryanair almeno fino a Luglio. A quanto pare la compagnia low-cost ha registrato una diminuzione dei passeggeri del 99,5%, praticamente i clienti sono quasi “scomparsi”.
Solamente qualche mese fa, precisamente ad inizio Gennaio, Ryanair registrava il record di passeggeri. Cifre mostruose, raggiunte per la prima volta in tutta la sua storia. Dopo qualche giorno arrivò anche un altro annuncio estremamente interessante, ovvero voli a partire da 4,99€ per il 2020.
A queste aggiungiamo anche altre grandi notizie per le tratte italiane, come ad esempio la riapertura dell’Aeroporto Birgi di Trapani e la compagnia irlandese disposta a contribuire con numerose tratte.
Tutto questo non sarà più possibile, i voli Ryanair non ci saranno almeno fino a Luglio e la compagnia è a rischio collasso.
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Voli Ryanair: le misure adottate
Qualche giorno fa il CEO Michael O’ Leary ha dichiarato che Ryanair non può volare senza passeggeri che occupano le file centrali, come annunciato nel Piano della UE per la ripartenza post-coronavirus. Ebbene, la compagnia irlandese non può permettersi di volare senza “il pieno” di passeggeri. Causa volare in perdita.
Poi, la compagnia è passata all’attacco e si è schierata contro gli aiuti pubblici (30 miliardi di euro) destinati alle compagnie di bandiera come Air France, Alitalia e Lufthansa.
Per recuperare le perdite, la compagnia irlandese non solo ha annunciato lo stop dei voli Ryanair bensì anche 3000 esuberi. I più colpiti dai tagli al personale saranno piloti ed assistenti di volo.
Chi rimane invece potrà vedersi ridurre il proprio stipendio del 20%. Ma quest’ultima operazione rimane un’ipotesi, il taglio di 3000 dipendenti purtroppo no.
Report sul numero di passeggeri
La situazione è gravissima, i voli Ryanair sono diminuiti di oltre il 95%, le stime della compagnia per il 2020 sono saltate. Eccome se sono saltate, per il primo trimestre del 2020 Ryanair contava di trasportare all’incirca 42,4 milioni di passeggeri, e ne ha invece trasportati meno di 150.000.
La stessa cifra scende a meno di 100.000 per il mese di Marzo. Riguardo Aprile e Maggio, i numeri dovrebbero essere ancor più tragici.
Intanto la compagnia ha anche bloccato le consegne dei nuovi aerei ordinati a Boeing già l’anno scorso, attualmente con una flotta aerea più che dimezzata ovviamente Ryanair non può permettersi altre entrate di veivoli.
Le altre compagnie aeree
Ma a ritrovarsi a rischio fallimento non c’è sicuramente solo Ryanair, bensì la maggior parte delle compagnie aeree. Il settore è in piena crisi e nei prossimi mesi assisteremo a dei radicali cambiamenti, dalla scomparsa di alcune compagnie fino a (perché no) fusioni/partnership inattese.
Intanto Easy Jet, l’altra compagnia low-cost più famosa ha chiesto un prestito temporaneo da 600 milioni di sterline.
Air France invece, compagnia di bandiera francese, ha chiesto allo Stato di intervenire con un piano di salvataggio quantificato in ben 10 miliardi di euro.
Norwegian Air invece parcheggia la sua flotta ed annuncia che non riprenderà con i voli prima del 2021.
Chi se la passa bene, anche se bene si fa per dire, è Lufthansa.
La compagnia tedesca è stata salvata dal proprio Governo grazie ad un investimento da 9 miliardi di euro. Ancora una volta la Germania dimostra di essere un passo avanti a tutti.
Almeno per quanto riguarda l’economia.