Grandi cambiamenti in corso per il sistema economico-finanziario europeo, nel 2022 infatti potrebbe arrivare il nuovo circuito di pagamento unico.
Sarà operativo in tutti i Paesi UE, il progetto si chiama Epi (European Payment Initiative). L’obiettivo principale è fermare lo strapotere di circuiti internazionali (e non europei) come Visa e Mastercard. Ma lo stesso vale per i colossi del web che offrono pagamenti digitali come Google e Alipay (ma anche Paypal).
Per il momento la BCE sta lavorando al progetto e sta valutando rischi e benefici di questa operazione. Ricordiamo inoltre che a breve verrà alzato a 50 euro il limite massimo per pagare con carta senza inserire il PIN.
Se ti interessano ulteriori informazioni su restrizioni e limiti in Italia per le PMI, leggi anche: “Pagamenti in contante: nuovi limiti per aziende e privati”.
Secondo statistiche ufficiali, il 70% delle transazioni in Europa avviene ancora in contanti.
La UE ha quindi deciso di incentivare ulteriormente i pagamenti digitali grazie al nuovo circuito di pagamento unico europeo.
Nuovo circuito di pagamento: in cosa consiste
Il nuovo circuito di pagamento unico coprirà tutti i tipi di transazioni digitali, ritiro del denaro, pagamenti peer-to-peer e bonifici istantanei in tutta l’area UE.
Ci sarà anche una carta collegata al nuovo circuito di pagamento, con cui sarà possibile effettuare le operazioni finanziarie. La BCE vuole quindi offrire una soluzione digitale per pagamenti e transazioni, che possa sostituire gli attuali sistemi in uso ed essere utilizzata praticamente in tutto il continente.
Le banche che hanno aderito al progetto
Il progetto Epi è già stato presentato, e attualmente numerose banche europee sono al lavoro per far diventare operativo il circuito già dal 2022.
Anzi, sono già una ventina le banche che hanno deciso di aderire al progetto. Tra le banche più importanti ci sono:
- CommerzBank (Germania);
- Deutsche Bank (Germania);
- BBVA (Spagna);
- Santander (Spagna);
- Société Générale (Francia);
- BNP Paribas (Francia);
- Unicredit (Italia).
In questa lista delle maggiori banche che hanno aderito al progetto sul circuito di pagamento unico, manca l’italiana Intesa San Paolo. L’istituto di credito piemontese (che da ieri ha anche il pieno controllo di Ubi Banca) si è infatti sfilata all’ultimo secondo dal progetto.
La carta, il wallet e l’euro digitale
La BCE intanto ha già comunicato che molto probabilmente insieme al circuito di pagamento ci saranno una carta ed un wallet digitale. L’obiettivo è conquistare un’ampia fetta di mercato, la BCE punta al 60% dei pagamenti elettronici effettuati in Europa.
Sarà comunque dura, visto che attualmente Visa gestisce transazioni in Europa per quasi 60 miliardi di euro all’anno, mentre Mastercard si avvicina ai 40 miliardi di euro.
Ma non finisce qui, perché in cantiere sembra esserci anche l’euro digitale, annunciato sempre qualche giorno fa. A quanto pare la BCE sta valutando i vantaggi e gli svantaggi legati all’emissione della prima criptovaluta unica europea, proprio come per il bancomat unico.
Insomma la UE è pronta per la digitalizzazione completa di tutti e 27 Stati membri, ci aspettiamo grandi novità già per l’inizio del 2021.