La BCE ha chiesto lo stop temporaneo alla distribuzione dei dividendi, e le banche italiane hanno già cominciato a seguire il consiglio.
Per il momento Banca Mediolanum, Banca Generali, e Unicredit hanno già appoggiato la scelta della Banca Centrale Europea bloccando lo stacco delle cedole. Probabilmente per la distribuzione dei dividendi non se ne parlerà prima di Ottobre 2020.
Intesa San Paolo invece ha convocato una riunione straordinaria per prendere decisioni sulla questione. Ricordiamo che per quest’anno l’istituto di credito milanese aveva proposto dividendi cash per 3,36 miliardi di euro, pari all’80% del payout ratio.
Di seguito analizzeremo il crollo dei titoli bancari dopo la notizia e perché la BCE ha preso questa decisione.
Dividendi banche: i motivi del blocco
La Banca Centrale Europea ha chiesto di non distribuire i dividendi 2020 (ovvero sugli utili 2019) a tutte le banche europee. In questo modo le banche dell’eurozona dovrebbero avere complessivamente 30 miliardi di euro di patrimonio in più, da utilizzare per erogare prestiti alle aziende.
Quindi, questa manovra finanziaria servirà a far “prendere fiato” a tutte le aziende messe in ginocchio dalla crisi economica, e soprattutto per sostenere un carico di perdite sui crediti che al momento risulta già estremamente pesante.
La somma totale dei prestiti che verranno erogati (grazie a questa manovra) è stata stimata in 450 miliardi di euro. Si tratta di un’operazione di conservazione del capitale, utile per far fronte alla crisi causata dall’epidemia da Covid-19.
Attualmente serve liquidità e questo probabilmente potrebbe essere un buon modo per fronteggiare questo problema. Gli azionisti sicuramente comprenderanno la difficile situazione in cui ci troviamo e pensiamo che non dovrebbero esserci problemi per lo stop delle cedole.
Congelati quindi, sia la distribuzione dei dividendi che il ri-acquisto di azioni ovvero il buyback.
Andamento dei titoli alla Borsa di Milano
Va bene quindi per questa nuova manovra firmata BCE, ma c’è da dire però che le borse non hanno reagito affatto bene alla notizia. I titoli bancari quotati alla Borsa di Milano sono crollati, e si preannuncia una giornata estremamente difficile per tutti gli istituti di credito italiani.
Al momento della scrittura di questo post, Unicredit sta perdendo il 7,75%, Banca Mediolanum il 5,96%, Mediobanca il 4,55% e Intesa San Paolo è arrivata a -6,17%. Va un po’ meglio, ma si fa per dire, a Banca Generali (-2,56%) e MPS (-1,36%).
Si tratta ancora una volta di una misura eccezionale, che mai era stata annunciata prima d’ora. Ormai negli ultimi tempi ci siamo quasi abituati. Però, pensiamo che più che uno stop temporaneo, si tratti di una effettiva cancellazione dei dividendi 2020 da parte delle banche.
Probabilmente in seguito saranno veramente minime le possibilità di distribuire i dividendi annunciati entro la fine del 2020, specialmente per le banche italiane. Tutto dipenderà dalla capacità di generare utili, cosa estremamente complicata in questo delicato periodo storico.