La lettura dei dati della giornalista Silvia Sacchi a XXI Secolo su Rai1. Il Ministro Schillaci: “Preoccupante la fuga del personale sanitario dall’Italia”.

In una recente puntata di “XXI Secolo“, programma di Rai 1 condotto da Francesco  Giorgino, la data journalist Silvia Sacchi ha offerto, attraverso la lettura e le analisi  dei dati, un contributo fondamentale per comprendere una delle problematiche più  pressanti del Settore Sanitario Nazionale: la fuga di medici e infermieri all’estero.  

Questo fenomeno, che vede il personale sanitario italiano cercare opportunità  lavorative fuori dai confini nazionali, non è nuovo, ma continua a preoccupare per le  sue dimensioni e le implicazioni a lungo termine sulla qualità dell’assistenza  sanitaria in Italia. 

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite del programma, ha inoltre  sottolineato che la carenza di operatori sanitari e medici comporta un’ulteriore criticità: “Il problema più annoso oggi è quello delle liste d’attesa”. 

Secondo i dati forniti dall’OCSE, citati da Silvia Sacchi durante il suo intervento, tra il  2000 e il 2022, circa 180.000 professionisti del settore, suddivisi in 130.000 medici  e 50.000 infermieri, hanno lasciato l’Italia per lavorare all’estero. La tendenza non  mostra segni di rallentamento: nel triennio 2019-2021, quasi 40.000 tra medici e  infermieri hanno intrapreso questo cammino, attratti soprattutto da paesi come la  Gran Bretagna, la Germania e la Francia, che offrono stipendi più alti e condizioni di lavoro migliori. 

La Giornalista Silvia Sacchi non si è limitata alla semplice constatazione della fuga di  cervelli, ma ha anche esplorato altre dinamiche che riguardano il settore sanitario. 

Ha evidenziato come, oltre alla migrazione verso l’estero, il settore sia afflitto da un  significativo flusso di professionisti che abbandonano il Servizio Sanitario Nazionale  per il settore privato. Le cifre parlano chiaro: nel solo triennio tra il 2019 e il 2022, le  dimissioni volontarie dal SSN, spesso preludio a un passaggio al settore privato,  hanno superato le 11.000 unità, secondo l’Associazione dei medici e dei dirigenti  sanitari Anaoo-Assomed. 

Un altro allarme riguarda i pensionamenti: un rapporto del sindacato dei medici  specialistici ambulatoriali, SUMAI/Assoprof, anticipa che entro il 2025 quasi 40.000  medici andranno in pensione. Questa ondata di pensionamenti, combinata alla carenza cronica di personale – oggi si stima una mancanza di 25.000 medici e  70.000 infermieri nel SSN – pone l’Italia di fronte a una crisi senza precedenti in  termini di capacità di offrire cure mediche adeguate alla popolazione. 

Dati allarmanti e preoccupanti secondo Francesco Giorgino, che ha poi chiesto al  Ministro Schillaci quali provvedimenti si intendono adottare per risolvere la  questione. “Credo che sia molto importante dare attrattività al Sistema Sanitario  Nazionale – dice il Ministro della Salute – che si può realizzare attraverso una riorganizzazione dei servizi ed un aumento delle retribuzioni”. 

Un SSN più attraente, dunque non solo per i professionisti attualmente in servizio ma  anche per le nuove generazioni di medici e infermieri. 

L’analisi dei dati svolta da Silvia Sacchi, dunque, ha stimolato in studio una  riflessione più ampia sul valore del capitale umano nel settore della salute e sulla  necessità di politiche più efficaci per trattenere i talenti in patria

Il Ministro Schillaci difatti ha ribadito, durante la trasmissione, l’importanza di  investire nel settore: “Non dobbiamo guardare la sanità come un costo”. Secondo il  responsabile del Dicastero diventa fondamentale rimuovere i tetti di spesa per le  assunzioni di nuovo personale per raggiungere l’obiettivo di salute pubblica garantita  a tutti i cittadini.

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