Manca pochissimo, dopo la chiusura di oggi rimangono solo due giorni di Borsa per sapere se l’Ops di Intesa San Paolo su Ubi Banca andrà a buon fine.
Qualche giorno fa, quando le adesioni erano all’8,48%, avevamo ipotizzato che in realtà fossero già arrivate a quota 26,38%. Ipotesi basata sul fatto che alcuni grandi soci di Ubi avevano già dato parere positivo sull’Ops di Intesa, ed avevano annunciato di portare le proprie quote in adesione.
Insomma mancava solo l’ufficialità.
La giornata di ieri si è chiusa infatti con adesioni al 26,40%, si trattava quindi di una questione di tempo. Ora, si è chiusa anche l’ultima giornata di contrattazioni della settimana e le adesioni sono salite vertiginosamente al 32,66%.
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Di seguito il punto sulle adesioni e tutte le ultime novità sull’Ops di Intesa.
Ops Intesa: le adesioni
A questo punto, con adesioni al 32,66%, pensiamo che l’Ops di Intesa possa anche andare a buon fine. Raggiungere il 50% + 1 di adesioni è diventato fattibile.
Ricordiamo che l’offerta iniziale prevedeva 17 azioni Intesa ogni 10 azioni Ubi portate in adesione, più un premio pari al 27,6% del valore del titolo Ubi registrato nella giornata antecedente al lancio dell’offerta di pubblico scambio.
Poi venerdì scorso Intesa ha migliorato ulteriormente l’offerta, offrendo altri 0,57 euro cash per ogni azione Ubi. Ovviamente l’istituto di credito guidato da Victor Messiah ha rifiutato entrambe le offerte, reputandole non in linea con il vero valore di Ubi.
Comunque sia, ad oggi le richieste di adesione presentate sono pari a 373.652.128 unità. Solo nella giornata di oggi, sono state registrate ben 71.563.524 richieste, record fin’ora di adesioni in sole 24 ore. Praticamente il 6,2% del totale.
La situazione attuale
Intanto nella giornata di oggi, dopo la bocciatura della nuova offerta da parte del cda di Ubi, arriva anche la valutazione di Equita SIM. L’investment bank italiana reputa l’offerta di Intesa irrinunciabile, e dà quindi parere negativo riguardo l’ennesimo no di Ubi.
Equita fa infatti presente che il premio riconosciuto è salito al 44,7%, dall’iniziale 27,6%. Mai vista infatti una percentuale così alta negli ultimi 20 anni, il valore medio infatti si attesta intorno al 4%.
Ma gli analisti della nota investment bank hanno però dimenticato che il premio reale spettante si è ridotto al 14% a causa del crollo del valore azionario di Intesa San Paolo, diminuito del -24% dalla presentazione dell’offerta sino ad oggi.
Per Ubi è diventata una questione di principio, così come confermato dal CEO Victor Messiah. Infatti, nel caso in cui l’Ops di Intesa dovesse raggiungere il 66,7% delle adesioni (quota che permetterebbe a ISP di avere il pieno controllo di Ubi), sarebbe pronto a lasciare l’istituto di credito.
Una scelta dettata dalla coerenza, Messiah infatti si è opposto all’Ops di Intesa sin dal primo giorno.
E continuerà a farlo fino all’ultimo.