Il riscatto di Wall Street è iniziato? Forse si. In attesa del maxi-piano di Trump (si attende l’ufficialità) da 2000 miliardi di dollari per fronteggiare l’emergenza, le borse americane chiudono un martedì da leoni.
Assolutamente ottime anche le prestazioni odierne dei vari listini statunitensi, che fanno guadagnare punti percentuali a quasi tutte le borse mondiali. Da Milano a Tokyo, da Londra a Seul, stamattina i listini hanno aperto tutti in rialzo.
Insomma, l’amministrazione americana con il suo “bazooka” da 2000 miliardi di euro ha messo il turbo alla “Borsa globale” e ha contribuito anche al rialzo del petrolio. WTI e Brent cominciano infatti a rialzare la testa.
Se ti interessa l’andamento di mercato del petrolio, leggi anche: “Azioni Saudi Aramco: petrolio giù, conviene comprare?”.
Wall Street: il focus sui listini americani
Per quanto riguarda Wall Street, il Dow Jones ha chiuso la seduta di ieri con un rialzo-monstre dell’11,37%, il migliore dal 1933 (degli ultimi 87 anni!). Insomma negli States al suono della campanella di chiusura, ci sarà stato da festeggiare.
Ma non solo Dow Jones, anche l’S&P guadagna il 9,38%, e il Nasdaq chiude a +8,12%. Si allinea con gli altri listini anche il Russell 2000, che ha chiuso la giornata a +9,39%.
Il focus sui titoli
Segnaliamo la netta ripresa delle azioni Nike, che chiudono una seduta da incorniciare, a +15,18%, e raggiungono una quotazione di 72,33 dollari per azione. Hanno addirittura guadagnato quasi il doppio del listino stesso di appartenenza.
Benissimo anche per Chevron, quotata sul Dow Jones che guadagna il 22,74% e attesta il valore delle proprie azioni a quota 66,55 dollari. Oltretutto la società ha già annunciato che non procederà con alcun taglio del dividendo.
Sull’S&P 500 invece, hanno dato prova di forza le azioni L Brands e le MGM Resorts che sono riuscite a guadagnare oltre il 30%. Un rialzo spettacolare quello dei due titoli, ma mai quanto quello registrato dalle azioni Norwegian Cruise Line, che chiudono questo storico martedì a +42,19%.
L’effetto maxi-piano USA
La sola notizia del maxi-piano da 2000 miliardi di dollari, proposto da democratici e repubblicani (che per l’occasione hanno sotterrato l’ascia di guerra) dell’amministrazione americana, ha spinto le borse di tutto il mondo.
Le borse europee, da Milano a Londra, sono riuscite a guadagnare in media il 4%. Fa ancora meglio la Borsa di Tokyo che apre a +8% e quella di Seul che guadagna un valore intorno al 5%. La Borsa di Pechino è anch’essa in rialzo, si registra +2,4%.
Il maxi-piano USA è stato in grado di risollevare anche il settore degli idrocarburi, con la quotazione del petrolio che comincia nuovamente a crescere. Il WTI è riuscito a guadagnare il 3,4% circa e si porta a quota 24,82 dollari al barile. Bene anche per il Brent che guadagna oltre il 2% e scambia a 27,69 dollari al barile.