La legge di bilancio 2020 ha introdotto importanti sgravi fiscali in favore delle aziende che intendono assumere giovani lavoratori. L’apprendistato rappresenta senza dubbio uno dei benefici più grandi ma sono previsti anche altri bonus per le assunzioni.
Bonus assunzione giovani lavoratori 2020: l’apprendistato
Il contratto di apprendistato è vantaggioso per le aziende, perché prevede importanti sgravi fiscali fino addirittura all’azzeramento completo dei contributi da pagare in favore del neo-assunto. Le diverse tipologie di bonus concesse variano a seconda delle dimensioni dell’impresa.
Vediamo le differenze.
Apprendista di primo livello, in azienda con meno di 9 dipendenti
Se l’azienda:
- assume un apprendista di primo livello, tra 15 e 25 anni
- effettua l’assunzione nell’anno 2020
- ha un numero di dipendenti inferiore a nove (micro-impresa)
allora può beneficiare di un contratto di apprendistato che azzera totalmente la parte contributiva, per tre anni. Dal quarto anno in poi invece, l’aliquota torna all’11,61% come previsto.
Apprendista fino a 29 anni in micro-impresa
Se la micro-impresa assume invece nuovi apprendisti fino a 29 anni, allora l’aliquota prevista è pari a:
- 1,5% per il primo anno
- 3% per il secondo anno
- 10% per il terzo anno
Apprendistato in aziende con oltre nove dipendenti
L’imprenditore che ha più di nove dipendenti e decide di assumere un giovane lavoratore tra i 15 e i 29 anni, può beneficiare di un contratto di apprendistato, con aliquota contributiva pari al 10%.
Altri bonus assunzione giovani lavoratori 2020
Oltre alla possibilità di assunzione con contratto di apprendistato, come appena analizzato, l’imprenditore che abbia intenzione di assumere un giovane lavoratore ha a disposizione altri incentivi a cui attingere.
Vediamoli tutti.
Giovane lavoratore under 35
Se l’imprenditore assume con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, allora ha diritto ad uno sgravio fiscale pari al 50%, fino però ad un massimo annuo di 3 mila euro.
Laureati di talento
Se il giovane lavoratore da assumere ha conseguito la laurea prima dei 30 anni con votazione 110/110 e lode oppure ha ottenuto un dottorato di ricerca prima dei 34 anni, allora è possibile ottenere sgravi contributivi fino a 8 mila euro.
Neo-genitori
Nel caso di giovani lavoratori già con figli, l’imprenditore può beneficiare di uno sgravio una tantum, pari a 5 mila euro. Le condizioni per poter accedere a tale agevolazione prevedono che il neo-genitore non abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che sia iscritto alla banca dati dei giovani genitori.
I bonus per l’occupazione giovanili sono stati introdotti dalla legge n.205 del 27 dicembre 2017. A partire dal 2018, il nuovo Decreto Dignità ha confermato gli incentivi, integrandoli con delle modifiche, come l’innalzamento degli esoneri previsti fino al limite di 34 anni.
Per usufruire di tali incentivi, l’azienda che assume non deve aver proceduto con licenziamenti nei sei mesi precedenti alla richiesta. Se l’imprenditore licenzia il lavoratore assunto con i bonus oppure licenzia un dipendente della stessa unità produttiva, con medesima qualifica, è tenuto a restituire l’esonero di cui ha usufruito.
Si può beneficiare del bonus solo se l’imprenditore intende assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure se intende convertire un tempo determinato in indeterminato.
Infine, per chi assume nel Mezzogiorno, rispettando tali condizioni, precisamente in:
- Calabria
- Puglia
- Sicilia
- Campania
- Sardegna
- Molise
- Basilicata
- Abruzzo
lo sgravio è del 100%.