Imprese culturali e creative, come ottenere le agevolazioni del Mise

Le misure d’intervento in ambito di economia sociale ha previsto agevolazioni per imprese e cooperative sociali, fino ad ora. Da questo momento in poi invece anche le imprese culturali e creative possono ottenere la loro parte.

Ecco i dettagli della riforma.

Agevolazioni per imprese culturali e creative: beneficiari e investimenti finanziabili

Le imprese interessate dall’agevolazione sono quelle che hanno come oggetto sociale i prodotti culturali e nello specifico che si occupano di idearli e crearli, produrli e svilupparli, diffonderli e promuoverli e ancora di conservarli, di fare ricerca, di gestirli e valorizzarli.

Ad esempio si tratta di opere e servizi dei seguenti settori:

  • letteratura
  • musica
  • arti figurative e applicate
  • spetatcolo
  • cinematografia
  • audiovisivi
  • archivi
  • biblioteche
  • musei

Le imprese interessate possono presentare la loro domanda anche in forma congiunta ovvero al massimo nel numero di sei proponenti.

Le spese ammissibili, al netto d’Iva, non devono essere inferiori a 100 mila euro. Se la domanda è congiunta da parte di più proponenti, ognuno di essi deve sostenere spese ammissibili per almeno 50 mila euro.

Si tratta di finanziamenti agevolati e ordinari sulla base del FRI, il Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca.

Per quanto concerne infine gli investimenti finanziabili, si dividono in due macro-gruppi:

  • investimenti produttivi, compresi quelli dal carattere innovativo e sostenibilità ambientale, in linea con quanto già previsto dall’Agenda 2030
  • incremento dell’occupazionalità dei lavoratori disabili

Nel primo gruppo rientrano la creazione di una nuova unità di produzione, l’ampiamento di una già esistente, la riconversione, la ristrutturazione di una già esistente. Rientrano negli aiuti concessi anche quelli per il cambiamento e miglioramento del processo produttivo.

Nel secondo gruppo che comprende le misure di sostegno all’occupazione dei disabili, gli aiuti servono per l’adeguamento dei locali, l’acquisto di nuove tecnologie e attrezzature, la formazione del personale e i costi da sostenere per il loro trasporto.

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About Natalia Piemontese

Copywriter e mamma freelance da 10 anni sul web. Laureata con master in risorse umane, da anni mi occupo di tematiche del lavoro e business nel digitale.

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