Si è riunita ieri la Giunta a Cittadella di Catanzaro, approvando un’importante misura di sostegno alle imprese calabresi. Si tratta di Riparti Calabria, un fondo di 150 milioni di euro.
Grazie al provvedimento, la Regione Calabria immetterà liquidità nelle casse delle imprese, per fronteggiare la crisi derivante dall’epidemia di Coronavirus.
150 milioni di euro per aziende, professionisti e partite Iva
Ad oggi dunque la Calabria è la prima regione italiana a varare un piano per la rinascita. Secondo il comunicato stampa della regione, l’obiettivo è consentire a imprenditori, artigiani e professionisti di investire sul loro futuro e di rimanere in Calabria.
Una rinascita economica certamente auspicata ma che da oggi può contare anche su 150 milioni di euro destinati ai vari comparti produttivi delle imprese regionali.
Il Fondo previsto da Riparti Calabria sarà gestito da Fincalabra, con la collaborazione di UnionCamere, attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso zero. La domanda per la richiesta delle risorse risulterà molto semplificata e le somme messe a disposizione oscillano tra i 10 mila e i 400 mila euro.
I beneficiari del provvedimento sono le piccole medie imprese, i liberi professionisti e le partite Iva.
Per quanto riguarda il calcolo del sostegno finanziario, questo si effettuerà sulla base di:
- reddito operativo
- fatturato degli ultimi due esercizi
In particolare una parte del fondo è destinata a piccole partita Iva, come i bar ad esempio, le attività artigianali oppure i commercianti ambulanti. Per questi, il sostegno dovrebbe concretizzarsi in una sovvenzione una tantum come risarcimento delle perdite subite.
I professionisti invece avranno la possibilità di accedere a un fondo di 20 milioni di euro, attraverso l’adeguamento del fondo Frois per il microcredito.
Un passo importante verso la ricostruzione del tessuto economico-sociale del territorio, per consentire alle attività imprenditoriali di rimanere produttive e competitive ma non solo. Questo sostegno concreto vuole anche scongiurare il rischio che le aziende finiscano in mano all’usura.
Nei prossimi giorni, partirà l’attività di promozione e informazione a cura degli addetti regionali, per diffondere tutte le informazioni del caso e le modalità di accesso alle risorse.