Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annuncia il maxi intervento per contrastare gli effetti devastanti del Coronavirus. Come lo stesso Presidente asserisce si tratta di “uno sforzo senza eguali”, che mira ad aiutare tutti ma soprattutto in tempi rapidi.
Il sostegno alle imprese regionali è prioritario ma il Presidente pensa anche a famiglie con disabili e pensionati.
Vediamo nello specifico le misure pensate per i lavoratori, aziende e partite Iva.
Il piano socio-economico della Regione Campania
Ammontano a oltre 604 milioni di euro, i fondi destinati dalla Regione Campania alle aziende e ai privati cittadini. Tra gli interventi principali della Regione, ci sono:
- 2 mila euro di contributo per imprese commerciali, artigiani e industriali. Si tratta di una somma da erogare subito, per permettere alle imprese di avere liquidità nell’immediato. Il denaro verrà dato a tutte le microimprese con meno di 10 dipendenti e massimo 2 milioni di euro di fatturato. Saranno i commercialisti a inserire l’azienda su apposita piattaforma regionale, con controlli a campione (quelle interessate dovrebbero essere 40 mila circa). Si prevede di lavorare alacremente per espletare tutte le operazioni in 15 giorni. Inoltre è previsto un fondo di garanzia per i prestiti di circa 2500 imprese).
- bonus per professionisti e autonomi. Il provvedimento va a sommarsi ai 600 euro erogati dal governo centrale. La Regione Campania infatti stanzia 1000 euro per i lavoratori autonomi e i professionisti con partita Iva, nonché operatori del settore cultura e spettacolo. La segnalazione dei beneficiari deve avvenire tramite il commercialista o la camera di commercio, nello specifico per chi ha fatturato meno di 35 mila euro nel 2019.
- bonus per aziende agricole e della pesca. In questo settore, la Regione prevede di acquistare le produzioni invendute per poi darle al banco alimentare.
- maxi intervento di 30 milioni di euro per il turismo. Anche in questo caso l’aiuto economico si somma a quello una tantum di 600 euro previsto a livello nazionale. Si rivolge a lavoratori stagionali per strutture alberghiere o extra-alberghiere. Il contributo previsto è di 300 euro per 4 mesi, da distribuire tra circa 25 mila lavoratori.