La Regione Lombardia ha attivato un bando per l’introduzione dello smart working nelle aziende con almeno tre dipendenti. I voucher da concedere arrivano fino a 22.500 euro, con fondi da distribuire in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Le iscrizioni per ottenere l’agevolazione partiranno il 2 aprile 2020.
Contributi a fondo perduto per piani aziendali di smart working
Il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 ha stanziato la somma di 4,5 milioni di euro in vista delle nuove misure a sostegno delle aziende lombarde. Quest’ultime sono tra le più colpite dall’emergenza sanitaria del Coronavirus 2020. L’Asse prioritario I-Occupazione- Azione 8.6.1, come si legge nell’avviso pubblico, si pone appunto l’obiettivo di promuovere in tutte le aziende del territorio, che possiedono i requisiti di ammissione, la modalità di lavoro da remoto ovvero lo smart working.
Beneficiari
Possono presentare domanda tutte le aziende o soggetti che esercitano attività economica, con i seguenti requisiti:
- iscrizione alla Camera di Commercio o con possesso di partita Iva
- con un numero minimo di 3 dipendenti
Beni acquistabili
La concessione del voucher consente di:
- avviare attività di formazione per gli smart worker e i manager
- acquistare la strumentazione tecnologica necessaria (sia hardware che software)
La sede di esercizio delle attività finanziate deve essere in Lombardia.
Concessione dell’agevolazione
Il voucher ha un importo variabile, fino ad un massimo di 22.500 €, calcolato sulla base del numero di dipendenti in azienda. Si tratta di un’agevolazione a fondo perduto, da cui restano escluse però le aziende che hanno già un piano di smart working interno o che non risultano in linea, a seguito di verifica di regolarità contributiva.
Come partecipare
È possibile inoltrare le domande per il voucher, a partire dal 2 aprile 2020 e fino al 15 dicembre 2021. L’unico che può presentare regolare richiesta è il beneficiario dell’agevolazione, che deve procedere in via telematica accedendo al sito bandi.servizirl.it.
È previsto un sistema di protocollazione elettronica. A partire da momento di inoltro della domanda, passeranno 60 giorni solari prima che la Regione Lombardia proceda all’istruttoria della richiesta avanzata.