È questo il weekend decisivo per ristoratori, pizzaioli e gestori di bar. Infatti la riapertura fino a questo momento prevista per giugno, potrebbe invece essere anticipata a lunedì 18 maggio. Le nuove regole per la riapertura non sono poche e per garantire il distanziamento sociale occorreranno almeno quattro metri quadrati tra una persona e l’altra.
Spariscono i menù cartacei e il servizio a buffet.
Adeguarsi significa affrontare ulteriori spese per nuove attrezzature e DPI (i camerieri sono obbligati ai guanti e alla mascherina) in un periodo già critico dal punto di vista economico.
Vediamo gli aiuti previsti per far ripartire l’attività in questa fase 2 di lockdown.
Agevolazioni e contributi previsti per ristoranti e bar
Per immettere subito liquidità nelle tasche degli imprenditori, il Mise (Ministero dello Sviluppo economico) prevede di concedere prestiti per microimprese (con meno di 9 dipendenti). Si tratta di 5 mila euro a fondo perduto, che si possono investire in nuove attrezzature. Ad esempio per la sanificazione oppure software gestionali per potenziare le consegne a domicilio o aprire un sito web.
Gli altri aiuti previsti per i ristoratori sono:
- credito d’imposta del 60% di cui beneficiare a seguito delle spese effettuate per la sanificazione
- sgravi sulle bollette delle utenze, in particolar modo per quanto riguarda l’elettricità, perché si abbattono i costi fissi
- bonus affitto 2020, in forma di credito d’imposta al 60%, solo per locali di categoria catastale C1, così da recuperare una parte degli affitti mensili pagati mentre l’attività era in lockdown
- sospensione al momento del pagamento di tasse per l’occupazione di suolo pubblico
Inoltre è interessante sapere che i ristoratori possono proporre ai loro clienti il pagamento con dining bond (voucher in vendita online, che i clienti acquistano ora in sconto da spendere successivamente nel locale). Infine, per chi ha bisogno di un corso Haccp o sulla sicurezza sul posto di lavoro, può seguirli in maniera gratuita online, aderendo al programma nazionale #solidarietàdigitale, attraverso la piattaforma di e-learning Alteredu.