È sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2020 il decreto legge n.9 che riguarda misure urgenti di sostegno per le famiglie, i lavoratori e le imprese delle cosiddette zone rosse. Si tratta in totale di 11 comuni connessi con l’emergenza epidemiologica da Covid-19, ormai famigerato Coronavirus 2020.
Vediamo nel dettaglio il sostegno offerto alle imprese.
Meno tasse e più credito alle aziende penalizzate dal Coronavirus
Il blocco forzato delle attività, in via precauzionale a causa dell’epidemia di Covid-19, ha mandato in crisi alcuni settori. In particolare, quelli del turismo e della logistica e trasporti.
Il governo ha ritenuto opportuno disporre delle misure a sostegno delle imprese penalizzate e sta già lavorando su un secondo decreto economico da mettere a punto.
Allo stato attuale della situazione, ha stanziato 3,6 miliardi di euro da autorizzare in questi giorni al Parlamento. Il terzo provvedimento riguarderà invece il rilancio degli investimenti.
Ecco cosa prevede questo primo intervento messo in atto per le aziende delle zone rosse:
- estendere la cassa integrazione in deroga
- aumentare il fondo di garanzia per l’accesso al credito delle PMI
- abbassare le tasse alle aziende o lavoratori autonomi che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 25%
Lo Stato prevede di coprire il budget messo a disposizione delle aziende, aumentando dello 0,2% il deficit 2020. Inoltre va evidenziato che parte di questo budget verrà impiegato per potenziare il sistema sanitario e quindi assumere nuovi medici e infermieri.
Misure d’emergenza, quali le zone rosse interessate?
Nello specifico, le cosiddette zone rosse interessate dai provvedimenti di emergenza a sostegno delle imprese e dei lavoratori sono:
- Bertonico
- Casalpusterlengo
- Castelgerundo
- Castiglione d’Adda
- Codogno
- Fombio
- Maleo
- San Fiorano
- Somaglia
- Terranova dei Passerini
- Vo’
Ovviamente si tratta di misure d’emergenza che mirano a tutelare le aziende del territorio italiano. È indispensabile però, come sottolineato dai dicasteri dell’Economia e dei Trasporti, predisporre un piano europeo e globale per fronteggiare questa crisi che rischia di diventare anche economica.