Negli ultimi tempi in Italia si parla solamente della digitalizzazione delle imprese, cavallo di battaglia dell’attuale Governo, nonostante i fondi per le PMI che tardano ad arrivare. Tra e-commerce e nuovi canali di vendita online, le aziende italiane sono pronte (o quasi) per questa trasformazione.
Ad affiancarle in questo percorso ci saranno colossi del settore (citiamo ad esempio la partnership tra Poste Italiane e Microsoft), oltre a tantissime piattaforme e imprese che offrono consulenza e formazione (leggi anche: “Unicredit, Microsoft, Sace: insieme per gli imprenditori 2.0”).
E’ questa la priorità della maggior parte delle aziende italiane, che mai come ora stanno realmente pensando alla trasformazione 2.0.
Ma alla ribalta del Digital si contrappone il “crollo” del Green. Un altro obiettivo del Governo italiano è infatti quello di non far assolutamente diminuire gli investimenti destinati all’eco-sostenibilità e al settore green (ad esempio l’energia rinnovabile).
Arriveranno così i fondi per le PMI utili a sostenere la transizione verso un’economia più green. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) stanzierà 400 milioni di euro.
Di seguito come verranno ripartiti i fondi destinati alle PMI, e come dovranno essere usati.
Fondi PMI: il programma
La Banca Europea per gli Investimenti scende in campo con ben 400 milioni di euro, i fondi sono destinati alle PMI con sede in Italia e in Spagna. Serviranno per il sostentamento dell’economia green, per la riduzione delle emissioni di Co2, e per rendere le aziende più eco-sostenibili.
In un comunicato ufficiale, la BEI ha annunciato che il 65% dei fondi per le PMI andranno alla Spagna, mentre il restante 35% è destinato alle PMI italiane.
A quanto pare sono già stati erogati 200 milioni di euro alla DLL, la controllata di Rabobank leader mondiale in apparecchiature e tecnologie green. L’azienda è presente in entrambi i paesi europei tramite una “divisione nazionale”.
La società finanziaria sosterrà quindi gli investimenti delle PMI nei seguenti settori:
- Trasporti;
- Macchinari e attrezzature;
- BioEconomia.
La maggior parte dei finanziamenti dovranno essere invece utilizzati per progetti basati su:
- Basse emissioni di carbonio;
- Installazione di pannelli solari;
- Sostituzione di trattori agricoli semoventi con nuovi modelli elettrici;
- Sostituzione di carrelli elevatori a Diesel con nuovi modelli elettrici.
L’erogazione delle linee di credito avverranno tramite contratti di leasing.
Previsioni future
Dopo questa prima tranche da 200 milioni di euro, ne seguirà un’altra dello stesso importo. La differenza però è che quest’ultima non dovrebbe essere erogata a DDL che poi si occuperà della distribuzione (tramite leasing), bensì direttamente come fondi alle PMI.
La manovra servirà a far accedere le PMI a nuove linee di credito, utili per far crescere l’economia dell’azienda e creare di conseguenza nuovi posti di lavoro. Insomma la BEI si schiera a favore della ripresa economica in chiave Green dell’UE.
Partendo proprio da Spagna e Italia, i due Stati più colpiti dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.