Le imprese friulane danneggiate dalla crisi causata dal Coronavirus possono contare oggi su una serie di misure che la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato per contrastare l’emergenza.
Vediamole nel dettaglio.
Finanziamenti agevolati per le imprese friulane
Tali finanziamenti hanno finalità anticrisi e nella fattispecie riguardano:
- i finanziamenti agevolati per un consolidamento, dal punto di vista finanziario, e per sostenere le esigenze di credito da parte delle imprese danneggiate
- la possibilità di concedere tali finanziamenti anche senza garanzie o fideiussioni, sia di tipo bancario che assicurativo
- è possibile inoltre richiedere di sospendere il pagamento delle quote capitale relative ad eventuali fondi di rotazione regionali già concessi
- tali rate da sospendere possono essere risultare già scadute o in prossima scadenza
- non saranno calcolati interessi di mora relativi alle rate sospese
Per quanto riguarda gli interventi finalizzati invece all’assegnazione di risorse e liquidità, la Regione Frilui Venezia Giulia prevede:
- concessione di garanzie per un totale di 3,8 milioni di euro
- contribuzioni integrative per abbattere le commissioni di garanzia, per un ammontare pari a 200 mila euro
- 7,5 milioni di euro per contributi in favore delle aziende del settore turistico e ricettivo e del commercio, inclusi i servizi ad essi connessi
Inoltre, le aziende che a partire dal 2019 hanno ottenuto contributi per realizzare progetti in ambito di promozione turistica, possono beneficiare di una proroga fino al 31 dicembre 2020, visto il blocco forzato delle attività. Ad ogni modo la concessione è possibile solo previa istanza motivata.
Infine, la Regione Friuli Venezia Giulia, visti gli svantaggi economici legati ai provvedimenti varati dallo Stato per arginare il Coronavirus, ha stabilito ulteriori misure a favore delle aziende locali. Innanzitutto si proroga il versamento dell’Irap alla data del 30 settembre 2020. E le famiglie, costrette a sospendere anche la frequenza dei figli presso i servizi educativi di prima infanzia, hanno la possibilità di abbattere le rette a loro carico.