L’emergenza Coronavirus porta in azienda criticità economiche di grande portata, da fronteggiare prontamente. Il decreto Cura Italia contempla misure di intervento anche per le imprese che guardano all’estero ma non solo. Prevede contributi anche per chi, a causa dell’epidemia, ha dovuto cancellare o rinviare eventi internazionali.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Contributi e moratorie per internazionalizzare l’azienda
In particolare sono tre le aree di intervento contemplate dal decreto Cura Italia.
Contributo a fondo perduto per l’internazionalizzazione dell’impresa
Si tratta del Fondo per la promozione integrata, che ha una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per il 2020, da suddividere per vari progetti. In particolare, il riferimento è ai tassi agevolati dei finanziamenti da destinare in particolare alle PMI. Si finanziano inoltre studi di fattibilità per l’ingresso nel mercato extra-UE, nella fattispecie:
- spese legate al personale, ai viaggi e ai soggiorni per realizzare gli studi di fattibilità
- spese riguardanti la realizzazione di uffici, show room o negozi nonché corner per la varie attività promozionali
Sono finanziabili anche le spese per programmi di assistenza tecnica, e-commerce e di temporary Export Manager.
Sospensione del rimborso per i finanziamenti agevolati in corso
È possibile sospendere il pagamento della quota capitale e degli interessi dei finanziamenti in corso, fino ad una durata massima di 12 mesi. La moratoria riguarda le rate in scadenza al 31 dicembre 2020, con conseguente slittamento del piano di ammortamento previsto a monte.
Agevolazioni da parte di Sace Simest per le aziende danneggiate nell’organizzazione di eventi
L’iniziativa di Sace Simest si muove in maniera indipendente e parallela rispetto alle misure statali e mira a tutelare le aziende del settore, costrette ad annullare o rimandare gli eventi già previsti in calendario. È possibile aderire all’iniziativa fino al 4 maggio 2020.
Per l’azienda è possibile beneficiare di proroghe, nel caso di sospensione dell’evento a data da destinarsi. Se invece ha deciso di annullare l’iniziativa, allora può richiedere la restituzione di quanto già erogato.