Il mese di aprile si è concluso, con i suoi aiuti alle imprese e i sussidi per i lavoratori in crisi, a causa del Coronavirus. Si attendono dunque nuove misure d’intervento anche per questo mese di maggio 2020. Vediamo quali sono le proposte possibili e lo scenario che si prospetta nei prossimi mesi per la salute delle PMI italiane.
Una scossa per rilanciare i consumi, le proposte dei banchieri
Il presidente Orlando Barucci di Vitale & C. (società di consulenza finanziaria), in un’intervista ha affermato di non avere dubbi al riguardo: in Italia d’ora in poi servono meno sussidi per stare a casa e più incentivi invece per chi deve riaprire le attività e quindi creare lavoro.
È comprensibile che in un caso di emergenza come questo, lo Stato abbia risposto alla crisi con aiuti di tipo assistenziale. Ma la prospettiva per il futuro deve essere diversa. Lo Stato non deve essere puramente assistenziale ma fungere da moltiplicatore dell’attività economica.
Ecco le principali proposte:
- credito di imposta per chi fa acquisti e spende. Ci sono aziende in Italia che saranno fortemente condizionate dal distanziamento sociale, basti pensare al turismo. Ma si tratta anche di un settore tra i più importanti per il Pil del Paese. Per questo, può essere utile concedere ad esempio un credito d’imposta a chi spende in queste attività
- maggiori sgravi fiscali e contributivi per le aziende. Alla sovvenzione statale o alla Cassa integrazione per i dipendenti, devono aggiungersi anche sgravi per le aziende che così saranno motivate a riaprire e non a chiudere i battenti
- investimenti di marketing e promozione. È innegabile che anche in questo ambito bisogna fare in modo che la vitalità imprenditoriale italiana si riaccenda. Tutte le fiere ed eventi in Italia sono sospesi ma le aziende non possono isolarsi dai loro mercati di riferimento all’estero. L’export va sostenuto con incentivi fiscali e politiche mirate per aiutare le aziende.