Il “Veneto che cresce” è il programma messo a disposizione dalla Regione per le imprese, i lavoratori e le famiglie del territorio. Si tratta di 120 milioni di euro da attingere ai fondi FSE, per attivare misure d’intervento in sostegno dell’economia regionale.
Vediamo maggiori dettagli.
Turismo e cultura, settori strategici tra i più colpiti da risollevare
L’obiettivo della manovra è di aiutare tutti i lavoratori in crisi, passando dai giovani ai cassa integrati, fino alle famiglie e alle imprese più in emergenza, come quelle dei settori turismo e cultura ad esempio. Si tratta infatti di due comparti da sempre strategici per la Regione Veneto ma senza dubbio indeboliti più di altri dal lockdown.
L’assessore al lavoro Donazzan parla anche della necessità di rendere le imprese più competitive, ad esempio pensando a degli aiuti per abbassare il costo del lavoro e non vedere costretti gli imprenditori a rinunciare a delle risorse umane.
A tal proposito, ci sono a disposizione 35 milioni di euro da erogare alle imprese in forma di contributi per coprire fino all’80% della retribuzione di un lavoratore, per tre mesi, affinché l’azienda non lo licenzi.
Previsti anche dei bonus occupazionale per le aziende, che potranno assumere in modo agevolato sia donne che giovani under 35.
Le altre principali agevolazioni previste sono:
- indennità integrativa per i lavoratori dello spettacolo (assegno di 1000 euro per spettacolo dal vivo e cultura)
- contributi a fondo perduto per Comuni e operatori privati nel sociale
- contributi alle imprese ovvero un bando di 3 milioni di euro, a loro sostegno
A questo si sommano gli interventi previsti anche per le famiglie, perché come sottolinea l’assessore, se i nuclei familiari continuano a impoverirsi, non ci può essere ripartenza. Al via quindi una serie di supporti indiretti, dai servizi per l’infanzia a quelli scolastici, nonché all’assistenza per gli anziani e i disabili.