La piattaforma cinese Weibo ha cominciato a bannare gli account connessi alle criptovalute e ai bitcoin, scopriamo insieme perché.
Weibo è un importante piattaforma cinese, simile a Twitter, in cui ci sono molti creator e influencer.
Stando alle segnalazioni, alcuni di questi microinfluencer legati al mondo delle criptovalute hanno avuto la rimozione dell’account momentanea.
Anche i social cinesi dicono no alla criptovaluta e violano la libertà d’espressione. Qualche mese fa la banca cinese ha fatto sprofondare i bitcoin con una perdita del 30% e poi ha vietato ai servizi finanziari e alle società di pagamento di usufruire della criptovaluta.
In realtà questo è accaduto dopo che le autorità di Pechino hanno indagato sul consumo energetico delle attività dei centri dove si svolgevano le attività di criptomining. Il business è diventato rischioso ed è stato spostato altrove.
Winston Ma, professore presso la New York University, ha spiegato che non sono accettate nel paese “versioni di Elon Musk”, facendo riferimento e ironizzando al fatto che Musk, sui suoi account social sta facendo una propaganda positiva nei confronti delle criptovalute e bitcoin.
Loro non sono aperti a questo mercato, lo spiega chiaramente.
Non è la prima mossa che la Cina fa contro la criptovaluta, ci sono episodi che risalgono al 2017 e al 2019.