A quanto pare, l’influencer marketing sarà tra gli strumenti preferiti dalle aziende anche per il 2020.
Il report pubblicato nelle scorse ore da Influencer Marketing Hub, infatti, ha confermato la situazione rosea del settore. Il report, infatti, prevede che entro la fine dell’anno saranno spesi circa 10 miliardi di dollari in influencer marketing da parte delle aziende.
Tra i tanti dati interessanti, possiamo notare quali sono le campagne preferite dalle aziende, quali tipi di influencer sono i più ricercati e che obiettivi vogliono raggiungere le aziende.
Influencer Marketing: gli obiettivi delle aziende
Le aziende che spenderanno in influencer marketing nel corso del 2020 vogliono raggiungere principalmente i seguenti obiettivi:
- Awareness (40%)
- Vendite (36%)
- User Generated Content (24%)
I contenuti generati dagli utenti (gli User Generated Content) sono tra le principali cause dietro all’aumento delle campagne di influencer marketing e al maggior numero di creator coinvolte in esse.
L’84% delle aziende che hanno fatto da campione per il report, infatti, ha dichiarato di aver aumentato la produzione di contenuti pubblicitari. Il 25% delle aziende, inoltre, ammette di utilizzare i contenuti prodotti dagli influencer che ingaggia.
Le vendite si piazzano al secondo posto tra le cause dietro il successo di questo tipo di marketing. Il 36% delle aziende del campione, infatti, ha dichiarato di preferire i clienti generati attraverso l’influencer marketing perché li considera “di alta qualità”. La loro fidelizzazione, infatti, risulta più semplice.
Infine, ma non per importanza, il 40% delle aziende fa influencer marketing per migliorare la sua brand awareness. Le vendite, infatti, non sembrano essere l’unica cosa che conta per le aziende. Esse tengono molto anche al numero di utenti raggiunti e alla considerazione che essi hanno del loro brand!
Quanto costa e quanto frutta alle aziende
Tra i dati più interessanti del report c’è la quantità di denaro che le aziende riescono a generare grazie ad esso.
L’efficacia dell’influencer marketing, infatti, è tale da far guadagnare alle aziende in media 5,78 dollari per ogni dollaro investito in questo settore. Alcune aziende hanno dichiarato di riuscire a generare 18 dollari per ogni dollaro speso in influencer marketing, una cifra pazzesca!
Conseguenza di questi numeri è la soddisfazione dei brand che investono nel settore. Il 90% di essi, infatti, considera le campagne di influencer marketing efficaci.
4 su 5, infatti, hanno dichiarato che continueranno a fare tale tipo di marketing. 2 aziende su 3, invece, hanno dichiarato che aumenteranno i loro investimenti nel settore.
Per quanto riguarda il budget che i brand spenderanno, i seguenti numeri sono indice del florido stato del settore:
- L’80% delle aziende spenderà almeno il 10% del suo budget in influencer marketing
- Il 62% delle aziende dedicherà almeno il 30% del suo budget all’influencer marketing
Quali tipi di campagne preferiscono le aziende
Nel 2020, la maggior parte delle aziende (il 65%) preferirà avviare con gli influencer campagne pubblicitarie mensili. Esse, infatti, avranno il sopravvento sulle campagne trimestrali e su quelle annuali, che non sono le preferite dalle aziende.
I brand, a quanto pare, preferiscono campagne brevi. Ciò, probabilmente, è dovuto al fatto che le aziende, giustamente, vogliono sempre puntare sull’influencer del momento.
Le aziende hanno giudicato le campagne occasionali ottime soprattuto per il lancio di nuovi prodotti e per operazioni di rebranding.
I brand, infine, preferiscono gestire in-house le loro campagne. Il 78% delle aziende, infatti, ha dichiarato di contattare direttamente gli influencer e di non utilizzare servizi che fanno da tramite.
Influencer Marketing: cosa piace e cosa non piace alle aziende
Le aziende che hanno partecipato al report hanno dichiarato che, quando selezionano un influencer, valutano le seguenti caratteristiche:
- Engagement (41%)
- Nicchia (27%)
- Impressions (25%)
- Altro (7%)
Risulta chiaro, quindi, che i brand preferiscono quegli influencer che hanno una community molto attiva e che si concentrano su una specifica nicchia.
Il pericolo più grande per le aziende, ovviamente, restano gli influencer fake (quelli con follower ed interazioni false). Essi sono considerati un rischio concreto dai brand.
Infine, le aziende hanno dichiarato che i social network sui quali preferiscono investire sono Instagram e il recente TikTok, piattaforme sulle quali sono presenti molti giovani, pubblico preferito dai brand.