Gli autonomi con partita iva, aventi diritto, hanno ricevuto nel corso della scorsa settimana, il bonus da 600 euro a loro destinati. Si tratta di una indennità riconosciuta a causa della crisi economica generata dalla diffusione di Covid-19.
Ne hanno diritto lavoratori autonomi, partite iva con iscrizione alla Gestione Separata, lavoratori del turismo, agricoli e dello spettacolo.
L’indennità per il mese di aprile risulterà maggiorata ed è possibile integrarla con ulteriori agevolazioni, previste a livello regionale.
Emergenza Covid-19: integrazioni regionali per i bonus Partite Iva
In attesa del decreto di aprile per la conferma ufficiale, il Governo ha comunque accennato più volte ad un aumento dell’indennità che passerà a 800 euro per i titolari di Partite Iva. In questo caso però i criteri saranno più restrittivi: si dovrà dimostrare ad esempio la riduzione di fatturato subita o comunicare il numero dei componenti del nuclo familiare.
Ciò che utile sapere in questa fase è che molte Regioni hanno già provveduto a integrare il bonus 600 euro con altre indennità. Ecco le principali:
- Campania, bonus integrativo di 1000 euro e di 2 mila euro per le microimprese
- Lombardia e Piemonte, bonus integrativo di 1000 euro
- Sardegna, bonus di 800 euro per le partite iva ma anche per le famiglie rimaste senza reddito
Inoltre, le Regioni hanno messo a punto ulteriori provvedimenti a sostegno economico delle attività locali, nella fattispecie prevendendo prestiti a tasso zero e finanziamenti agevolati. In particolare:
- Lazio, prestito a tasso zero pari a 10 mila euro da restituire in 5 anni
- Piemonte, contributi a fondo perduto per quanto riguarda la quota interessi dei finanziamanti. Sono previsti: (2.500 euro fino ad un massimo di 50 mila euro, 5 mila euro per finanziamenti tra 50 mila e 100 mila euro, 7.500 euro oltre tale soglia)
- Marche, finanziamenti agevolati con importi al massimo fino a 50 mila euro, da restituire in 72 mesi.
I tassi previsti sono agevolati e non superano l’1%.