Android, nelle prossime settimane, non vedrà più Google impostato automaticamente come motore di ricerca predefinito.
Gli utenti, infatti, avranno la possibilità di selezionare il motore di ricerca che preferiscono in fase di avvio dei loro dispositivi mobili.
La cosa potrebbe portare Google a perdere una fetta di mercato per quanto riguarda le ricerche su mobile.
Android: Google rischia di perdere quote nel mercato delle ricerche da mobile
DuckDuckGo ha commissionato uno studio riguardo all’andamento delle ricerche su mobile. Esso ha rilevato che Google perderà quote di mercato quando gli utenti Android potranno scegliere quale motore di ricerca utilizzare. Attualmente, infatti, Google imposta se stesso come motore di ricerca default su tutti i dispositivi Android.
Un menu chiederà agli utenti di selezionare un motore di ricerca predefinito durante la configurazione di un nuovo telefono Android.
Secondo la ricerca di DuckDuckGo, se fosse possibile scegliere, le persone che non sceglierebbero Google come motore di ricerca sarebbero:
- il 24% delle persone negli Stati Uniti
- 24% nel Regno Unito
- Il 17% in Australia
Sulla base di questi dati, DuckDuckGo stima che la quota di mercato di Google sui dispositivi mobili diminuirà rispettivamente del 20%, 22% e 16%.
Al momento, la quota di Google nel mercato della ricerca su cellulari è del 95% negli Stati Uniti, del 98% nel Regno Unito e del 98% in Australia.
Anche gli utenti fedelissimi di Google proverebbero altre opzioni di ricerca se gli fossero proposte.
“Questo studio dimostra anche che le persone controlleranno le opzioni a loro disposizione prima di effettuare una selezione del motore di ricerca. Ciò significa che Google potrebbe finire nell’ultima schermata di qualsiasi menu per la scelta dei motori di ricerca”.
Google è costretta a implementare i menu delle preferenze di ricerca in Europa, ma DuckDuckGo spera che ciò accada anche altrove.
Nel tentativo di incoraggiare le autorità di regolamentazione del mercato di altri Paesi a far adottare i menu delle preferenze di ricerca, DuckDuckGo ha pubblicato una serie di studi per dimostrare come cambierebbe il comportamento degli utenti.
Gli studi potrebbero rivelarsi convincenti, soprattutto per le autorità statunitensi, considerando che i giganti della tecnologia sono attualmente sotto osservazione per avere troppo potere sul mercato.
I punti cardine della ricerca di DuckDuckGo
DuckDuckGo ha condotto test su campioni di utenti di grandi dimensioni. Sono state intervistate 12.000 persone tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia.
I partecipanti hanno interagito con un modello che rappresenta come potrebbe essere un menu per la scelta dei motori di ricerca.
Dei 12.000 partecipanti, 9.000 hanno interagito con il menu delle preferenze di ricerca.
Negli Stati Uniti, 3.000 hanno interagito con un menu delle preferenze in cui Google occupava la prima schermata.
Il posizionamento in una posizione più prominente nel menu non ha influito sulla frequenza con cui gli utenti hanno selezionato Google come motore di ricerca predefinito.
“Non c’era alcuna differenza statisticamente significativa nella frequenza con cui gli utenti selezionavano Google”.
Ovviamente, se meno utenti selezionassero Google come motore di ricerca predefinito, maggiore sarebbe la quota di mercato che guadagnerebbero i concorrenti del motore di ricerca.
DuckDuckGo ha rilevato che, grazie ai menu per la scelta del motore di ricerca, la quota di mercato non di Google aumenterebbe dal 4,9% al 24,2% negli Stati Uniti.
DuckDuckGo ha spiegato che gli intervistati hanno ricevuto un pagamento per aver preso parte allo studio. Essi, però, non sapevano chi aveva commissionato lo studio.
Google sotto l’occhio delle autorità
Le autorità europee hanno imposto per prime i menu di scelta sui dispositivi Android.
L’Unione Europea contesta il fatto che Google si impone come motore di ricerca predefinito sul proprio sistema operativo.
Le autorità antitrust dell’UE hanno dichiarato illegale la pratica di Google di impostarsi come provider di ricerca predefinito su Android. Google ha ricevuto una multa di $ 5 miliardi per questa cosa.
Per placare le autorità, Google deve ora implementare i menu delle preferenze sui dispositivi Android.
Non si sa esattamente quando verrà implementato tutto ciò, ma non crediamo che dovremo attendere a lungo.
Nel resto del mondo, Google non ha alcun obbligo di implementare tali menu di preferenza. Tale novità dovrebbe arrivare solo in Europa.
Se DuckDuckGo continuerà la sua battaglia, tuttavia, i menu delle preferenze di ricerca potrebbero arrivare anche in altri Paesi.
Chi si occupa di marketing dovrebbe tenere d’occhio questa cosa. La perdita di utenza da parte di Google, anche se ci sembra una cosa assurda, potrebbe rendere più appetibili altre piattaforme pubblicitarie.
Il 2020 si sta dimostrando ancora una volta un anno caratterizzato da importanti cambiamenti.