Aprire un centro estetico, tutte le agevolazioni per le donne

Il bando di interesse, per aprire un centro estetico, è quello per l’imprenditoria femminile a tasso zero, in riferimento alla legge decreto dell’8 luglio 2015. Quest’ultimo si colloca nell’ambito dei finanziamenti agevolati per le nuove imprese. Qui di seguito forniamo tutte le informazioni e i requisiti necessari per preparare un business plan curato ed efficace e le modalità di inoltro della domanda.

Imprenditoria femminile 2020: come aprire un centro estetico

agevolazioni contributi centro estetico

Il bando per le nuove imprese femminili 2020 apre le porte ai finanziamenti, in ambito estetico e del benessere a:

  1. estetiste in possesso di diploma di estetista specializzata
  2. donne imprenditrici che vogliono avviare la startup, e in questo caso deve essere una delle altre socie (o semplicemente l’altra socia) a possedere i requisiti formativi idonei e quindi il diploma.

A questo punto, diviene indispensabile redigere un business plan:

  • descrizione e sviluppo dell’idea imprenditoriale
  • strategia collaborativa tra soci
  • studio del settore, indagini di mercato ed analisi dei competitor sul territorio
  • budget e piano dei costi per avviamento e gestione (acquisto prodotti, manutenzione, personale)
  • attività di promozione

In maniera orientativa e a seconda di tutte le particolarità del singolo caso imprenditoriale e dell’ubicazione in città, possiamo affermare che per un centro estetico di piccole-medie dimensioni, i fondi necessari per l’investimento si aggirano intorno ai 50 mila euro.

Ed è a tal proposito che il bando dedicato all’imprenditoria femminile 2020 viene in aiuto.

Requisiti e modalità di accesso ai finanziamenti agevolati per le nuove imprese

I finanziamenti concessi scadono una volta esauriti i fondi.

Ecco le caratteristiche per poter inoltrare la domanda:

  • è possibile richiedere un massimo di 1,5 milioni di euro per l’investimento imprenditoriale
  • possono inoltrare richiesta tutte le donne, senza limite di età, anche costituite in società (pure cooperative) purché quest’ultima non sia in vita da più di 12 mesi
  • il mutuo è a tasso zero per quanto riguarda il 75% dell’importo totale concesso e si restituisce in 8 anni
  • il restante 25% deve invece essere garantito a titolo personale, con fondi propri oppure finanziamenti di parti terze ma purché questi non riguardino altri fondi pubblici
  • le rate si pagano a scadenza semestrale, a partire da sei mesi dopo la concessione del prestito

In realtà, secondo aggiornamento del bando 2020, va precisato che il mutuo si può restituire in 10 anni e che le società beneficiare possono essere state costituite anche da non più di 60 mesi.

Per ulteriori dettagli, si invita a visionare l’articolo dedicato al finanziamento nuove imprese Invitalia 2020.

Ti è piaciuta questa risorsa? Premiaci!
[Totale: 0 Media: 0]
ADV - Articolo con scopo pubblicitario

About Natalia Piemontese

Copywriter e mamma freelance da 10 anni sul web. Laureata con master in risorse umane, da anni mi occupo di tematiche del lavoro e business nel digitale.

Leggi Anche

Imprese culturali e creative, come ottenere le agevolazioni del Mise

Le misure d’intervento in ambito di economia sociale ha previsto agevolazioni per imprese e cooperative …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *