Dovrebbe arrivare a giorni il nuovo decreto per il mese di Maggio, che conterrà informazioni e incentivi studiati in modo specifico per affrontare la Fase 2. La convivenza col virus Covid-19 impone ancora distanziamento sociale e precauzioni ma le attività ancora bloccate potrebbero ripartire prima del previsto.
Gli autonomi, i professionisti e le partite Iva in genere possono continuare a beneficiare del bonus Inps, che si prevede di maggiorare per questo mese, ma con qualche restrizione in più.
Bonus Inps, 1000 euro a partite Iva con calo del fatturato al 33%
La bozza del decreto prevede un’indennità di 1000 euro alle partite Iva. Questo però solo a chi sia in grado di dimostrare un calo del fatturato, nei mesi di marzo e aprile, pari almeno al 33%, a causa del Covid 19 (il calo è da dimostrare mettendo a confronto il fatturato dello stesso periodo nell’anno 2019).
Nella fattispecie, hanno diritto al bonus Inps maggio 2020:
- liberi professionisti con partita Iva, iscritti alla Gestione Separata Inps
- lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (che hanno visto interrompersi il rapporto di lavoro). Questi ultimi però non devono essere titolari di pensioni nè risultare iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
- autonomi iscritti alle Gestioni Speciali dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria)
Ciò che invece resta ancora da chiarire riguarda l’erogazione dell’indennità per i professionisti iscritti alle Casse private.
Al vaglio, tra le varie ipotesi da confermare per il decreto, c’è anche la possibilità che il bonus Inps di 600 euro possa aumentare e arrivare a 800 euro. Questo passaggio però riguarderebbe soltanto le partite iva minori, i lavoratori stagionali e tutti gli altri che rientrano nella categoria di lavoro saltuario.
Per richiedere il bonus è necessario presentare la domanda all’Inps, con accesso diretto dal portale web. Ciò che si richiede è che il lavoratore interessato autocertifichi di essere in possesso dei requisiti.