Il coronavirus è una delle più grandi emergenze sanitarie che l’Italia sta affrontando da alcuni decenni a questa parte.
In questo forte momento di crisi sociale ed economica, però, c’è un settore che sta andando alla grande: quello della spesa online. Alcune aziende, infatti, stanno godendo di una crescita esponenziale delle vendite online dei loro prodotti.
Vediamo il motivo di questo successo e cerchiamo di capire come il marketing abbia giocato un ruolo importante nella cosa.
Coronavirus: il suo ruolo nel boom della spesa online
Il coronavirus sta cambiando le abitudini degli italiani. Gli uffici si sono dovuti organizzare tramite smart working, le scuole si sono attrezzate per le lezioni a distanza e gli italiani in generale stanno cercando di svolgere più compiti possibili sfruttando gli strumenti digitali.
Il virus ha tante colpe, ma ha di sicuro il merito di aver avvicinato con la forza il Bel Paese agli strumenti digitali.
Tra i settori che stanno giovando di più di questa emergenza sanitaria c’è quello della spesa online. Molte persone, infatti, stanno preferendo acquistare alimenti e beni di prima necessità tramite internet.
Il merito di questo boom delle vendite online di alimenti e di altri beni solitamente venduti dai supermercati, ovviamente, è dovuto al coronavirus. Le persone, infatti, stanno cercando di evitare il più possibile luoghi pubblici a rischio contagio.
La spesa a domicilio, anche non online, sta avendo un successo tale che anche le piccole botteghe di quartiere stanno offrendo tale servizio per via telefonica o tramite le loro pagine social.
Il caso dei surgelati Bofrost
A testimoniare il successo che la spesa online sta avendo c’è la Bofrost, azienda di surgelati che opera in provincia di Pordenone.
L’azienda era già un colosso della vendita di surgelati porta a porta. L’arrivo del coronavirus, però, ha aumentato a dismisura gli ordini di prodotti sull’app dell’azienda.
Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia, ha dichiarato:
“A partire da domenica 23 febbraio gli ordini online sul nostro sito e sulla nostra app sono aumentati in media del 100% ogni giorno e prevediamo che questa tendenza proseguirà fino a quando la situazione non tornerà alla normalità, rafforzata anche dalla recente raccomandazione di non uscire di casa rivolta in tutta Italia agli over 65, che rappresentano una fascia di clientela importante per Bofrost”.
Secondo le parole di Tesolin, quindi, la crescita delle vendite online di Bofrost è stata esponenziale, almeno da quando è esploso il coronavirus.
Spesa online e coronavirus: cosa potrebbe accadere in futuro
Una volta finita l’emergenza sanitaria che sta investendo l’Italia, il successo della spesa online potrebbe subire un brusco arresto o continuare la sua ascesa.
Le aziende che stanno giovando della cosa, infatti, potrebbero decidere di spingere molto su questo settore. La gestione dei clienti e la loro fidelizzazione, infatti, è molto più comoda e rapida se fatta online, piuttosto che porta a porta.
Molti supermercati si potrebbero trasformare in centri logistici e impegnare la maggior parte delle loro forze per distribuire spesa a domicilio.
Questo cambiamento radicale che sta subendo il modo di fare la spesa degli italiani, però, sarà definitivo solo se le aziende avranno il coraggio di supportarlo (anche con imponenti campagne pubblicitarie) pure dopo la scomparsa del coronavirus.