Chi utilizza Google Ads a breve potrebbe essere costretto a fornire alcuni dati personali alla piattaforma.
La versione statunitense del servizio, infatti, richiederà a breve informazioni circa la posizione e l’identità degli inserzionisti.
L’iniziativa, probabilmente, è dovuta alle imminenti elezioni politiche negli U.S.A.
Vediamo come bisognerà comportarsi.
Google Ads: nuovo programma di verifica
Come detto, nelle scorse ore Google ha annunciato che inizierà a chiedere documenti per verificare l’identità e la posizione geografica degli inserzionisti che usano Ads.
Questa nuova politica della piattaforma ricorda le nuove regole introdotte nel 2018. Da quell’anno, infatti, chi pubblica annunci politici è costretto a fornire i sopracitati documenti.
Il programma di verifica prevederà:
- Metodi di identificazione personale
- Document delle aziende inserzioniste
- Possibili altri strumenti per la verifica dell’identità
- Verifica dell’area geografica in cui opera l’inserzionista
Il programma di verifica prenderà il via prima negli Stati Uniti. Esso sarà poi implementato a livello globale. Riguarderà, inizialmente, agli annunci che appaiono nelle ricerche e su YouTube.
Google ha dichiarato che ritiene che ci vorranno alcuni anni per completare la verifica di tutti gli inserzionisti attualmente attivi.
Gli inserzionisti di determinati settori dovranno verificare per primi la loro identità. Essi saranno informati quanto prima da Google. A partire dal momento in cui gli verrà notificata la cosa, essi avranno 30 giorni per inviare la richiesta di verifica. Una volta inviata, Google impiegherà circa 3-5 giorni per completare la verifica.
La mancata presentazione delle informazioni richieste entro 30 giorni comporterà il blocco degli annunci.
Le informazioni richieste riguarderanno chi ha commissionato gli annunci e non necessariamente chi li gestisce. Le agenzie che gestiscono gli ads, quindi, non dovranno fare alcuna verifica.
Tuttavia, un rappresentante di Google ha dichiarato che agenzie e partner di Google saranno in grado di inviare tali verifiche per conto dei propri clienti. Le agenzie, quindi, potranno offrire un nuovo servizio.
Cosa cambia per gli utenti
Grazie a questa novità, gli utenti potranno vedere maggiori informazioni riguardanti gli inserzionisti direttamente dagli ads.
Oltre al classico pulsante “perché questo annuncio“, infatti, potremo cliccare sul pulsante “informazioni sull’inserzionista“.
Quest’ultimo pulsante ci mostrerà dati quali:
- Nome dell’inserzionista
- Località in cui opera l’inserzionista
- Possibilità di bloccare tutti gli annunci dell’inserzionista
Perché Google Ads richiederà la verifica
La scelta di Google, ovviamente, è orientata ad una maggiore trasparenza degli annunci.
Jack Canfield, Director of Product Management, Ads Integrity, ha dichiarato:
“Ci stiamo impegnando per offrire ai nostri utenti più trasparenza e controllo circa gli annunci che vedono sulle nostre piattaforme.
Ecco perché abbiamo a lungo offerto strumenti come le impostazioni degli annunci, che consentono alle persone di controllare il modo in cui gli annunci sono personalizzati o addirittura rinunciare del tutto agli annunci personalizzati. Abbiamo offerto da sempre anche funzionalità come “Perché questo annuncio?”, che aiuta a spiegare perché viene mostrato un annuncio specifico.
Ora stiamo lavorando per offrire maggiore trasparenza circa gli inserzionisti dietro gli annunci che la gente vede.
Questa modifica renderà più facile per le persone capire chi è l’inserzionista dietro gli annunci che vedono da Google e li aiuterà a prendere decisioni più informate quando utilizzeranno i nostri strumenti per gestire le pubblicità.
Essa aiuterà anche a sostenere la salute dell’ecosistema della pubblicità digitale, smascherando chi ha cattive intenzioni e limitando i loro tentativi di fare danni”.
A parer nostro, questa modifica è dovuta anche alle imminenti elezioni politica che si terranno negli U.S.A.
Nonostante una regola del genere fosse già attiva per gli inserzionisti politici, Google avrà pensato che tagliare la testa al toro imponendo questa regola a tutti sia la migliore soluzione.
Come ha reagito l’industria
Le reazioni dal mondo degli inserzionisti e degli esperti di pubblicità digitale sono miste.
Alcuni si sono lamentati del fatto che la freccetta per accedere al pulsante con le informazioni degli inserzionisti sia troppo piccola.
Altri si sono dimostrati felici della maggior trasparenza di Google Ads.
L’impatto di questa novità in Italia, però, potremo vederlo solo tra qualche mese, quando sarà implementata anche qui.