Google ha perso un’importante causa in Francia. La società, ora, si trova obbligata a pagare alcuni editori utilizzati come fonti su Google News.
La causa potrebbe rappresentare un pericoloso precedente. Anche in altri Paesi, infatti, potrebbero prendere il via procedimenti giudiziari simili.
Il famoso motore di ricerca, purtroppo, non sta passando un bel periodo dal punto di vista delle cause.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo.
Google accusato di abuso di posizione dominante
Il garante francese per la concorrenza ha dichiarato colpevole il motore di ricerca di non aver rispettato le leggi francesi che impongono alle organizzazioni digitali di negoziare un prezzo equo per l’uso dei contenuti altrui.
Le indagini, infatti, hanno riscontrato che le attività del motore di ricerca avevano danneggiato alcune testate (fisiche e digitali) francesi. Queste ultime, infatti, sono state praticamente costrette ad accettare i termini di utilizzo imposti da Google e ad acconsentire all’uso gratuito dei loro contenuti in Google News.
La sentenza ha anche sottolineato che, piuttosto che rispettare un accordo del 2019 con il quale Google aveva accettato di pagare un compenso equo alle testate giornalistiche per i loro contenuti, la società ha semplicemente smesso di mostrare notizie da giornali francesi.
Una parte della sentenza, infatti, recita:
“Google ha deciso unilateralmente di non mostrare più estratti di articoli, fotografie e video all’interno delle sue piattaforme. Ciò a meno che gli editori non glieli offrano gratuitamente.
In pratica, la stragrande maggioranza degli editori ha concesso a Google licenze gratuite per l’uso e la visualizzazione dei loro contenuti, senza possibilità di negoziare e senza ricevere alcun compenso”.
Il motore di ricerca ha tre mesi di tempo per trovare un accordo circa un compenso equo da pagare agli editori francesi.
Ogni mese, inoltre, la società dovrà redigere un report in cui spiega come stanno andando i negoziati.
Un grande sconfitta per Google
La società, dopo l’emissione della sentenza, ha dichiarato:
“Siamo in trattativa con un ampio numero di editori al fine di aumentare i nostri investimenti a supporto della stampa.
Accettiamo la decisione dell’autorità per la concorrenza, ma la analizzeremo mentre portiamo avanti i vari negoziati”.
Questa è una grave sconfitta per Google perché sembra creare un pericoloso precedente.
Google, in passato, ha sempre sostenuto che stava facendo del bene agli editori inviando ad essi traffico.
L’autorità garante della concorrenza francese, però, non la pensa allo stesso modo. Essa, come detto, ha scoperto che le azioni del motore di ricerca hanno causato danni agli editori.
Il modello di business di Google News, quindi, sembra aver raggiunto la sua fine anche in Francia.
Cosa ne pensiamo
Noi crediamo che la scelta dell’autorità francese sia giusta.
In passato, il modello di Google News era accettabile. Nonostante i contenuti fossero utilizzati gratuitamente, infatti, le pubblicità permettevano di guadagnare cifre ragguardevoli.
Al giorno d’oggi, invece, i siti web guadagnano molto meno dagli ads ed hanno dovuto trovare nuove strade per fatturare.
La maggior parte dei siti web si è trovata costretta ad accettare le condizioni di servizio di Google perché, altrimenti, si sarebbe ridotto di molto l’afflusso di utenti.
Google è una realtà immensa e gli editori, con le attuali congiunture del mercato, sono praticamente costretti ad affidarsi ai servizi della società.
La speranza è che Google decida di pagare le sue fonti anche nel resto del mondo.
A parer nostro, questa sentenza potrebbe avere due risvolti:
- Il motore di ricerca si rivolgerà ad un ristretto numero di fonti, pagandole e concedendo enormi benefici in visibilità solo ad esse.
- Google creerà delle redazioni per ogni Paese e metterà in prima posizione nelle ricerche sempre le sue news.