Il bonus Ricerca e Sviluppo, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede un credito d’imposta al 6% anche per gli operatori del settore moda, abbigliamento, tessile, occhialeria, arredamento, ceramica e per tutte le aziende che operano nel campo del design.
Il tetto massimo stabilito è pari a 1,5 milioni di euro per ogni PMI. Potrà usufruire del bonus chi realizzerà nuovi prodotti, collezioni o campionari.
Attenzione però, perchè le modifiche o le modalità di realizzazione di nuovi prodotti dovranno essere innovative.
Non sono ammessi quindi restyling o adattamenti di vecchie collezioni o campionari.
Non rientrarà nel credito d’ìmposta al 6% neanche l’aggiunta si un singolo prodotto ad una collezione o la modifica di un solo elemento in un prodotto già esistente (colore, forma, ecc.).
Lo ribadiamo, le PMI attive in questi settori dovranno realizzare da zero i nuovi prodotti ed innovare significativamente gli elementi tecnici e non dei propri beni/servizi offerti.
Se ti interessano ulteriori informazioni sul “pacchetto” di bonus dedicato alla ricerca e allo sviluppo, leggi anche: “Bonus Ricerca e Sviluppo: fino a 3 milioni per ogni PMI”.
Moda e design: il concetto di “innovazione”
Le PMI attive nel segmento moda e design dovranno porre particolare attenzione a tutti i prodotti industriali e artigianali che fanno capo alla propria azienda.
Quindi per prodotto non si intende solamente un capo d’abbigliamento, oggetto di design e così via, bensì tutti i prodotti (anche quelli legati al magazzino o alla logistica) che la PMI utilizza/produce.
Stiamo parlando di:
- Componenti di prodotti;
- Imballaggi;
- Presentazioni;
- Simboli grafici;
- Caratteri tipografici.
Il concetto di innovazione potrà quindi riguardare anche gli oggetti sopra citati.
Facciamo un esempio.
Cambiare colore, aggiungere un cartellino e irrobustire l’imballaggio che l’azienda usa per le spedizioni, è si un qualcosa di innovativo visto che si tratta di un restyling, ma non come inteso nel Bonus Ricerca e Sviluppo.
Quindi per renderlo innovativo potreste cambiare i materiali usati per l’imballaggio sia interno che esterno.
Eliminare la plastica ed utilizzare solo materiali green per imballaggio e packaging, potrebbe essere già una scelta innovativa.
Aggiungere magari una componente hi-tech e rendere il vostro prodotto tecnologico, sarà sicuramente ancora più vantaggioso e innovativo.
Va bene anche utilizzare nuovi tipi di font e caratteri ed innovare quindi l’intera presentazione del vostro prodotto.
Stessa cosa per i prodotti, per il settore abbigliamento ad esempio sarà possibile inserire gadget tecnologici ad esempio al posto di bottoni e altre componenti.
E magari creare una nuova linea che comprenda tutti i capi “smart”, come ha già fatto il colosso americano Nike.
Insomma dovrete offrire qualcosa di nuovo e tecnologico ai vostri clienti.
Le caratteristiche tecniche e funzionali dei prodotti/servizi
Quindi, adesso che abbiamo chiarito il concetto di “innovazione”, vi indichiamo le caratteristiche tecniche e funzionali dei prodotti su cui lavorare per renderli innovativi.
E quindi accedere poi al credito d’imposta al 6%.
Tra i principali elementi troverete:
- Caratteristiche delle linee;
- dei contorni;
- dei colori;
- Struttura superficiale;
- Ornamenti e accessori.
Invece riguardo le nuove collezioni le principali novità dovranno riguardare:
- Tessuti;
- Materiali utilizzati;
- Disegni e forme;
- Colori;
- Elementi di dettaglio.
Infine, ricordiamo che le attività svolte dovranno riguardare sempre e solo la fase pre-competitiva, ovvero quella che precede il lancio di un prodotto/servizio sul mercato.
Quindi il credito d’imposta riguarderà solamente i campionari o le collezioni non destinate alla vendita. O meglio non ancora arrivate alla fase finale (quella dei test), a cui seguirà poi il lancio del prodotto.