Il Decreto Rilancio è al momento in fase di conversione per diventare legge. La data da segnare è il 18 luglio, giorno in cui si dovrebbero approvare in via definitiva i vari emendamenti proposti per il settore tessile e della moda.
Nuove agevolazioni in arrivo dunque e che non riguardano soltanto i contributi a fondo perduto.
Ecco le novità.
Contributo a fondo perduto e credito d’imposta sulle rimanenze, le agevolazioni per la moda
Per sostenere le imprese del settore tessile e le eccellenze della moda Made in Italy, il governo ha stanziato 5 milioni di euro. In particolare, il focus è sulle startup che puntano a design e creazione.
La legge ora prevede anche un credito d’imposta sulle rimanenze di magazzino, per imprese dell’industria tessile, moda, calzature e pelletteria.
Contributi a fondo perduto
Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto, il beneficio ammonta al 50% delle spese ammissibili. Gli obiettivi principali sono:
- sostenere la produzione a livello nazionale, per gli investimenti in design e creazione
- finanziare i giovani talenti per promuovere il Made in Italy del settore tessile, moda e accessori.
- Bisogna attendere dunque un decreto da parte del Mise per stabilire:
- come presentare le domande di erogazione
- quali sono i criteri per selezionare le domande
- l’elenco delle spese ammissibili
- come erogare le somme ai beneficiari
- come verficare, controllare e rendicontare le spese
Credito d’imposta sul magazzino
Si stabilisce inoltre che su tutte le rimanenze finali di magazzino, si potrà applicare un credito d’imposta del 30%. La condizione è che le rimanenze siano in media superiori a quanto registrato abitualmente (nello specifico, nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso, alla data del 10 marzo 2020).
Ovviamente le imprese del settore potranno usufruire del credito, in forma di compensazione in F24, già dal periodo successivo a quello di entrata in vigore di tale provvedimento.