TikTok: Vendita Entro 45 Giorni o Sarà Ban Negli USA

Un recente decreto del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha messo in una bruttissima posizione TikTok.

Il social network, infatti, ha solo 45 giorni di tempo per trovare un acquirente o dovrà abbandonare definitivamente gli U.S.A.

La vendita riguarderebbe solo le operazioni U.S.A. del social network.

TikTok Social Network

TikTok: il decreto presidenziale

Un ordine esecutivo presidenziale emesso il 6 agosto 2020 mette in seria crisi le operazioni di TikTok negli U.S.A.

Il social network dovrà trovare un compratore entro 45 giorni o dovrà abbandonare definitivamente gli Stati Uniti d’America.

Secondo l’ordine esecutivo, questa azione è necessaria per la sicurezza nazionale a causa di possibili legami tra il social e il governo cinese.

“TikTok acquisisce automaticamente numerose informazioni dai suoi utenti. Tra di esse ci sono dati sulla posizione e la cronologia di navigazione. Tutti questi dati potrebbero consentire al Partito Comunista Cinese l’accesso alle informazioni personali degli americani. Ciò. potenzialmente, consentirebbe alla Cina di rintracciare le posizioni di dipendenti e appaltatori federali, creare dossier di informazioni personali per ricattare e condurre azioni di spionaggio aziendale.

Le seguenti azioni saranno vietate a partire da 45 giorni dopo la data del presente ordine, nella misura consentita dalla legge: qualsiasi operazione con ByteDance Ltd da parte di qualsiasi persona soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti”.

Nei giorni scorsi, ha circolato insistentemente una voce circa l’interesse di Microsoft per il social network. TikTok vuole vendere solo le sue operazioni negli Stati Uniti e in pochi altri Paesi. Tra questi Paesi citiamo l’India, dove il governo ha già bannato l’applicazione. A quanto pare, però, Microsoft vorrebbe acquisire il 100% della proprietà del social network.

L’ordine presidenziale esercita pressioni non indifferenti su TikTok. Attualmente, infatti, il social network si trova in una posizione di evidente svantaggio dal punto di vista delle contrattazioni. Microsoft, infatti, potrebbe acquistare la piattaforma ad un prezzo inferiore a causa del countdown di 45 giorni.

Sostanzialmente, TikTok deve scegliere se sparire dal mercato americano o se cedere le sue operazioni statunitensi.

Impatto sugli imprenditori americani

La maggior parte degli esperti afferma che TikTok è l’app più popolare tra gli adolescenti. Inoltre, l’app è diventata sempre più popolare anche tra le aziende tradizionali, che usano il social network per aumentare il traffico sui loro siti web.

Yumna Jawad, editrice del popolare sito FeelGoodFoodie.net, ha utilizzato con successo TikTok per aumentare le statistiche del suo sito web.

Il social network l’ha aiutata a far crescere la sua base di utenti e ad aumentare il traffico sul suo sito.

Yumna ha dichiarato:

“TikTok ha fornito a tanti creatori ed editori una nuova strada per portare nuovi utenti a conoscenza del loro marchio e / o dei loro prodotti e servizi.

L’algoritmo offre buone possibilità ad ogni singolo video caricato di diventare virale, il che può aiutare nell’aumento della fama di un brand e persino indirizzare traffico verso altre piattaforme social o un sito.

Tuttavia, a causa della giovane età della piattaforma, i creatori e i marchi affermati non dipendono esclusivamente da essa. Quindi l’impatto non sarebbe così duro come lo sarebbe su altre piattaforme più consolidate come Instagram e Facebook”.

Il potenziale ban di TikTok ha portato un’atmosfera di incertezza nei creatori di contenuti.

Yumna ha dichiarato:

“Non sapere cosa può accadere, a volte, mi fa dubitare su cosa investire il mio tempo.

Tuttavia, sento che le abilità che sto acquisendo nella creazione di video brevi, veloci e divertenti su TikTok sono indispensabili come creatore di contenuti e per il futuro dei video”.

Molti creatori, infatti, potranno impiegare le abilità acquisite su Reels, la nuova funzione di Instagram.

Il problema principale resta l’algoritmo, che su TikTok garantiva una visibilità decisamente maggiore rispetto a quella offerta da altri social network.

La cina può lamentarsi?

La sensazione generale è che non ci sia molto che la Cina possa fare per vendicarsi usando come capro espiatorio le società tecnologiche americane.

La famosa ricercatrice , blogger e ingegnere del software di Hong Kong Jane Manchun Wong, seguita su Twitter dai principali dirigenti di Facebook e Instagram, ha twittato che è improbabile che la Cina possa impegnarsi in azioni di ritorsione significative.



Questo è ciò che ha twittato:

“Anche se non sono sicura dell’approccio “dente per dente”, non credo che siano rimasti molti siti web che la Cina possa bloccare per vendicarsi”.

La donna ha poi elencato i siti e le applicazioni di proprietà americana bannati negli ultimi anni in Cina:

  • Google: 2010
  • Facebook: 2009
  • Instagram: 2014
  • Twitter: 2009
  • Tumblr: 2016
  • Pinterest: 2017
  • WhatsApp: 2017
  • Discord: 2018

Questa “guerra”, in pratica, è iniziata molti anni fa e TikTok è solo uno dei tanti mattoncini con i quali U.S.A. e Cina la stanno portando avanti.

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