Amazon ha ridotto praticamente a zero la spesa in Google Ads. La ragione dietro tale scelta risiede, ovviamente, nella pandemia causata dal COVID-19.
Le abitudini dei consumatori sono state influenzate dal coronavirus e mostrano profondi cambiamenti rispetto al passato. Queste nuove abitudini, chiaramente, possono andare ad influenzare Google Ads, i programmi di affiliazione e il mondo dell’advertising in generale. Sapere perché tutto ciò sta succedendo potrebbe aiutarvi a superare questo momento burrascoso.
Secondo un rapporto di tinuiti (fornitore di soluzioni di marketing digitale), Amazon ha gradualmente ridotto la spesa in Google Ads a partire dalla fine di gennaio e dall’11 marzo ha quasi completamente disattivato le sue campagne pubblicitarie.
Amazon: perché ha ridotto gli annunci su Google Ads?
Come detto, il motivo principale dietro questa scelta di ridurre il budget investito in Google Ads è l’esplosione del COVID-19.
A quanto pare, visto l’elevato numero di persone bloccate a casa, il famoso eCommerce si è ritrovato sommerso di lavoro. Secondo Buzzfeed, la società sta assumento 100.000 dipendenti a tempo determinato per poter soddisfare la domanda. Buzzfeed ha dichiarato:
“Gli americani si stanno rinchiudendo in casa a causa del coronavirus e si stanno rivolgendo ad Amazon per l’acquisto di beni di prima necessità come cibo, verdure, prodotti per la pulizia e prodotti per il bagno”.
Negli Stati Uniti, dove l’abitudine di fare online anche la spesa era già diffusa, il COVID-19 ha spinto ancora più persone a sfruttare questo servizio.
Di conseguenza Amazon si è ritrovato costretto a concentrarsi sull’assunzione di personale per poter soddisfare l’elevatissimo numero di ordini effettuati dai consumatori. Il budget da spendere in pubblicità, quindi, è attualmente ridotto all’osso.
Tinuiti ha dichiarato:
“Amazon sembra aver dato il via a questo processo verso la fine di gennaio 2020. A partire dall’11 marzo, invece, sembra che gli Ads testuali siano sostanzialmente spariti, fatta eccezione per una piccola percentuale di essi ancora in funzione”.
Come sono cambiate le abitudini dei consumatori
Quello che sta accadendo è che le vendite online stanno subendo un cambiamento estremo circa le abitudini di acquisto dei consumatori. La domanda di articoli per la casa e di medicine è in forte aumento. Il cambiamento è così drammatico che Amazon sta assumendo 100.000 nuovi dipendenti per soddisfare la domanda.
Per farvi capire quanto è drastico il cambiamento delle abitudini di acquisto, vi mostriamo il seguente grafico preso da Google Trends. In giallo ci sono le ricerche relative alla carta igienica, in rosso quelle relative alle air pods e in blu quelle relative ai tappetini da yoga.
Inutile dire che il grafico si commenta da solo e ci dà un punto molto chiaro della situazione.
Lo stop delle vendite di beni non essenziali e la conoscenza di ciò che è più ricercato al momento dagli utenti, quindi, sono una spiegazione esaustiva per quando riguarda la riduzione delle campagne su Google Ads da parte di Amazon.
Amazon: le conseguenze della scelta
La drammatica riduzione di budget investito da Amazon in Google Ads potrebbe essere un segno del fatto che le vendite online di prodotti di consumo non essenziali potrebbero iniziare a scendere al ribasso man mano che la domanda di prodotti medici e domestici aumenta.
Sebbene ciò possa portare alla riduzione dei costi pubblicitari per prodotti al di fuori di quelli medici e domestici, a che serve una pubblicità a basso costo se nessuno acquista?
Tutto ciò, ovviamente, va a colpire anche chi lavora tramite affiliation marketing. Sarà difficile effettuare vendite attraverso il network di Amazon se la piattaforma stessa non sta spedendo molti dei suoi prodotti.
Non ci resta che attendere la fine di questo periodo e cercare di cogliere i vantaggi di questa situazione in vista di un ritorno alla normalità.