Nelle scorse ore, sono trapelate le prime informazioni circa gli introiti derivanti dagli ads nel terzo trimestre del 2020 per alcune grandi aziende.
In particolare, gli sguardi sono rivolti ai risultati di Facebook e Snapchat.
I loro introiti, infatti, sono rappresentativi dell’andamento del mercato degli annunci online durante il periodo di lockdown.
Il mercato degli ads influenzato dal COVID-19
Nonostante la crescita dovuta anche alla quarantena, vari report indicano un terzo trimestre del 2020 irregolare per Snapchat. Tutti gli occhi sono puntati anche su Facebook e il suo rapporto sul terzo trimestre 2020.
Snapchat ha avuto un buon aumento delle entrate (pari al 17%) nel secondo trimestre. Questo aumento è dovuto anche ai numerosi ads che invitavano a stare a casa durante l’epidemia di Covid-19.
Nonostante ciò, le aspettative di una crescita continua anche nel terzo trimestre non sembrano alte.
Ciò probabilmente è dovuto al fatto che gli annunci andranno a diminuire una volta che la pandemia sarà passata definitivamente.
La situazione in casa Snapchat
Snap stava già mostrando una crescita delle entrate prima del Covid.
Il social ha battuto le stime nel secondo trimestre, con una crescita dei ricavi del 17%.
Anche il terzo trimestre ha avuto un inizio molto in rialzo per quanto riguarda gli utenti attivi quotidianamente. Il loro numero, però, è diminuito con la fine del lockdown. A quanto pare, sembra che questo tipo di declino non fosse previsto.
Il CFO di Snapchat, Derek Anderson, ha dichiarato:
“Questo inizio in salita è passato più velocemente di quanto ci aspettassimo”.
Questo calo ha portato alla cautela di Snap circa la crescita attesa degli utenti attivi giornalieri (DAU) per il terzo trimestre. La società pensa che ci sarà un aumento della DAU compreso tra 242 milioni 244 milioni di utenti giornalieri.
Considerando che nel secondo trimestre erano a 238 milioni, si tratta di una previsione con un tasso di crescita notevolmente più lento di quello che ci si aspettava.
Tuttavia, va ricordato che ci sono due facce della medaglia per le app social: il numero di utenti giornalieri attivi e le entrate pubblicitarie. Queste due metriche sono ciò che contano per gli inserzionisti. Dal momento che la DAU è ancora elevata, un aumento della domanda pubblicitaria non è da escludere.
Andamento degli introiti dagli ads nel terzo trimestre del 2020 per Snapchat
Ci sono molte incognite in questo terzo trimestre e questo vale per ogni piattaforma. Gli eventi stagionali su cui fanno affidamento i rivenditori sono completamente saltati a causa del COVID-19, come la stagione calcistica e il ritorno nelle scuole.
Anche l’economia e i tassi di disoccupazione dei vari Paesi sono ancora un grosso punto interrogativo, il che può significare che i consumatori dovranno stringere la cinghia.
Il CFO di Snapchat ha dichiarato:
“A questo punto è difficile prevedere in che modo questi fattori avranno un impatto sulla domanda pubblicitaria nel resto del terzo trimestre”.
Complessivamente, Snapchat ha visto un aumento del numero di inserzionisti. Il social, infatti, ha raggiunto il suo numero più alto di inserzionisti attivi di sempre nel terzo trimestre.
Il problema vero è che l’attività degli inserzionisti non è stata coerente. I problemi di inventario e i problemi creativi per adattarsi alle mutevoli emozioni causate dal Covid hanno creato un sacco di stop-and-start nelle campagne pubblicitarie.
Tali problemi, probabilmente, sono stati riscontrati da molte altre piattaforme.
La situazione di Facebook
Il fatto che il recente boicottaggio di Facebook possa significare che i dollari che la piattaforma ha perso possano essere destinati ad altre piattaforme è un fattore che non è stato preso in considerazione da molti.
Le entrate del secondo trimestre di Facebook non saranno annunciate fino al 29 luglio, ma alcune proiezioni sostengono che la perdita di entrate pubblicitarie superi il 20% dalla fine di giugno.
Alla data di ieri, 435 marchi avevano ritirato il loro budget dedicato agli ads di Facebook, anche se non tutti hanno ufficialmente legato la cosa al boicottaggio.
Disney è tra questi marchi. La società di intrattenimento aveva speso $ 210 milioni su Facebook nei sei mesi precedenti al boicottaggio per il lancio di Disney+.
Ciò ci fa capire che questi investimenti milionari si sposteranno di sicuro su altre piattaforme.
Bloomberg, inoltre, ha fatto notare che il blocco delle pubblicità politiche per le elezioni del 2020 negli U.S.A. intaccherà ulteriormente le entrate pubblicitarie del social network.
Solo il tempo ci dirà su quali piattaforme finiranno tutti questi milioni di dollari.
Inutile dire che le aspettative per i risultati del terzo trimestre 2020 su Facebook sono alte. Esse racconteranno la storia di come il boicottaggio sta colpendo il social e di come sono variati i prezzi degli ads dopo che la concorrenza li ha alzati verso fine maggio proprio per approfittare del boicottaggio.
Il nostro consiglio è quello di non trascurare troppo gli annunci su Facebook e Instagram. Ora costano poco e possono rendere ancora tantissimo.