Akismet: Miglior Plugin AntiSpam per WordPress?

Un sito WordPress rischia spesso di essere preda di attacchi Spam. In cosa consiste questo problema? Per capire l’entità della questione, chiariamo subito che cosa si intende per “Spam”. E’infatti un termine tanto diffuso ma forse non tutti ne conoscono esattamente il significato. Diamo quindi le indicazioni di base nel prossimo paragrafo.

Cosa si intende per SPAM?

La parola SPAM indica la pubblicità spazzatura. Tutto ciò che può arrivare tramite messaggi di posta elettronica ma anche commenti continui sul blog, sui post social e su tutta la rete digitale. A rendere indesiderata la comunicazione spam è la sua scarsa qualità e gli obiettivi poco positivi che propone. Si tratta infatti di messaggi con contenuti di basso profilo o del tutto inutili, che spesso vengono generati in maniera automatica e massiva.

Lo scopo dei contenuti spam è solo disturbante, malevolo e non è mai per costruire una comunicazione efficace. Spesso, i contatti spam vengono utilizzati, ad esempio, per generare backlink nofollow.

Ti è mai capitato di ricevere continui commenti ai tuoi post oppure agli articoli del blog magari scritti in una lingua che non conosci? Può succedere anche in inglese ma frequentemente i contenuti sono scritti in lingue meno diffuse nel digitale, come il russo, ad esempio, oppure cinese o addirittura hanno testi che sembrano traduzioni scritte male, anche in italiano. Ecco, tutto questo è Spam.

Chi invia messaggi SPAM?

Gli autori dei messaggi Spam spesso sono i così detti Spambot. Si tratta di programmi automatici, che sono capaci di generare invii di massa. Per farlo, gli Spambot si attrezzano creando degli account email falsi. La pericolosità degli Spambot sta anche nel fatto che possono accedere agli account mail di legittimi proprietari e sfruttarli per diffondere così attività di spamming ma sotto altre spoglie.

Come riconoscere lo SPAM?

Abbiamo già fornito delle indicazioni generali, ora diamo ulteriori specifiche. Visto che i messaggi di Spam sono generati da bot automatici e si caratterizzano per apparire con dei contenuti anomali, essi colpiscono indubbiamente l’attenzione di chi li legge, o almeno dovrebbero farlo, e generano lo scetticismo nei destinatari.

Si parla infatti di messaggi che hanno un lungo mix di lettere e numeri come indirizzo di partenza. Oppure i commenti/messaggi contengono evidenti errori di scrittura o non rispondono affatto all’argomento che stanno commentando. Spesso i commenti invitano a visitare altri siti o a cliccare su dei link, presenti nel contenuto inviato, promettendo lauti guadagni o eccellenti aumenti di traffico al blog.

Esempio Spam
Esempio di messaggio Spam

 

Ora, questo è il quadro generale in cui può incappare un sito che esiste nel web e ogni secondo rischia lo Spam. Se non vuoi che il tuo sito e la tua casella di posta elettronica vengano bombardati con questi messaggi, completamente inutili, puoi utilizzare dei plugin di filtraggio. Uno dei migliori è proprio AKISMET.

akismet

Cos’è e a cosa serve Akismet

Akismet è un plugin gratuito, molto potente, in grado di bloccare ogni ora 7,5 milioni di attacchi spam. Si tratta di uno strumento che gode della totale approvazione della community di WordPress, per questo potrebbe anche essere già installato in automatico nel tuo sito.

Considera poi che quando un sito è sotto attacco di messaggi spam, subisce anche un rallentamento. Per questo, è importante risolvere il problema quanto prima. Un lavoro eccessivo del server non aiuta l’ottimizzazione del tuo spazio web anzi influenza negativamente sia le performance che la relativa user experience. Google di tutto questo se ne accorge e penalizza un sito che presenta dei problemi. Occorre quindi fare pulizia prima possibile ed eliminare ogni traccia di Spam.

Protezione Akismet
Livello di protezione Akismet

 

Akismet è la soluzione più efficace Anti-Spam. Considera che è stato scaricato più di 5 milioni di volte. Si tratta inoltre di un software ideato da Automattic, la community di programmatori che si occupa di quasi tutti i plugin di WordPress. Ciò ne garantisce l’efficienza e la compatibilità nel tempo.

Come installare Akismet

Abbiamo già affermato che Akismet potrebbe essere già preinstallato sul tuo sito, se fa parte della piattaforma WordPress. Controlla nella sezione dedicata ai plugin e, nel caso Akismet fosse già presente, devi soltanto renderlo attivo.

Invece, se Akismet non è già preinstallato, devi compiere alcuni semplici passaggi. Vai su Plugin, clicca Aggiungi nuovo, fai una ricerca inserendo il nome del software nell’apposita barra. Troverai subito Akismet, a questo punto clicca su Installa e poi segui con Attiva.

Come impostare Akismet

Una volta installato, il plugin compare nella barra sinistra dell’amministrazione. Ora puoi dedicarti alla sua configurazione. Clicca su impostazioni e si aprirà una pagina sulla destra. Qui ti viene chiesto di inserire il codice API.

Che cos’è il codice API

Per codice API si intende una vera e propria chiave composta da una stringa. La chiave API ti consente di accedere a diversi servizi di WordPress, uno tra questi è Akismet. Per ricevere questa chiave, è necessario avere un account WordPress, poi seguire una serie di semplici passaggi, e il codice API sarà recapitato direttamente nella mail dichiarata per la configurazione dell’account.

Come avere il codice API per Akismet

Abbiamo già chiarito che, per attivare il plugin Akismet, occorre inserire il codice API. Questo si ottiene in maniera molto facile. Occorre innanzitutto connettersi al sito akismet.com. Si tratta del sito ufficiale del plugin.A questo punto, devi scegliere se accedere alla versione gratuita del plugin oppure a quelle a pagamento. Se si tratta di un sito o blog non commerciale, puoi accedere alla versione free, altrimenti devi scegliere tra le opzioni a pagamento.

Versione gratuita o a pagamento
Versione gratuita o a pagamento

 



Ti verrà chiesto di registrati su Akismet, tramite i dati del tuo account WordPress.com. Se non lo hai già, creane uno.

Nella pagina relativa a i pagamenti, inserisci i tuoi dati ma sposta il cursore della quota sullo zero.

Al termine, ti viene fornito il Codice Api. Lo riceverai anche tramite l’email che hai indicato nei primi passaggi. Copia e incolla la stringa che ti è stata associata e la procedura di attivazione di Akismet è completata.

Codice API
Codice API e Impostazioni

 

Devi ricordare che, se il tuo blog passa da personale ad essere invece un sito commerciale, allora devi modificare anche il tuo abbonamento ad Akismet.

Custodisci la tua chiave API con cura, non devi passarla ad altri, si tratta di una password.

Quali sono le funzionalità di Akismet?

Un blog che genera interazione con i propri utenti e fan è sicuramente un blog che funziona. Quindi il problema non è ricevere tanti commenti e dover rispondere a tutti. La questione risiede nel fatto che questi commenti debbano essere generati da utenti e non Spambot e devono avere un contenuto che possa risultare valido. Altrimenti si parla appunto di Spam.

Akismet ha la funzione proprio di controllare i tuoi commenti e riconosce quali sono quelli efficaci e che non danno problemi al tuo spazio web e quali invece sono soltanto inutili e dannosi.

Le funzionalità di Akismet si possono identificare nelle seguenti:

  • Controlla in maniera automatica i commenti che il sito riceve
  • Realizza una attività di filtraggi dei commenti che sembrano spam
  • Permette la visualizzazione dei commenti catturati o cancellati
  • Permette di visualizzare quali commenti sono stati utilizzati come spam
  • Visualizza gli URL nel corpo del commento per mostrare i collegamenti nascosti o fuorvianti
  • Visualizza il numero dei commenti approvati per ciascun utente

L’attività di Antispam fornita da Akismet permette quindi di risparmiare lo spazio sul disco e di velocizzare il sito.

Le Statistiche di Akismet

Nella pagina relativa ad Akismet, la parte alta presenta lo spazio delle statistiche. Qui è possibile conoscere l’operato di Akismet suddiviso per tempistiche, quindi ci si trova davanti ad uno storico del lavoro svolto dal nostro strumento di filtraggio. Si va dall’inizio dell’attivazione agli ultimi mesi. Aprendo la pagina delle Statistiche dettagliate, si può notare il lavoro di Akismet in un arco di tempo più preciso: 60 giorni, 6 mesi, un anno.

Statistiche avanzate
Statistiche avanzate

 

Nel grafico, compaiono anche i commenti spam mancati da Akismet, i missed spam e quelli considerati come False positves. In pratica, con falsi positivi si vuole intendere quei commenti che vengono marcati come spam ma che, in realtà, non devono essere considerati tali, questo in base alle scelte specifiche del sito.

Le Impostazioni

Scorrendo verso il basso dalle Statistiche, sempre nell’unica pagina che racchiude tutte le funzionalità di Akismet, trovi Impostazioni. La prima voce riguarda l’inserimento nella barra del codice API, di cui abbiamo già parlato.

A seguire, devi compiere alcune scelte di configurazione:

  • Scegli se vuoi mostrare i commenti approvati, accanto al nome dell’autore del commento.
  • Decidi cosa deve fare Akismet con i commenti spam individuati: puoi stabilire di nascondere i peggiori commenti spam e più pericolosi, per sempre. Puoi invece preferire di inserirli in una apposita cartella Spam, per poterli controllare. Passato un tempo di due settimane, anche i commenti nella cartella vengono comunque cancellati, in automatico.
  • Scegli se visualizzare o meno l’informativa della privacy sotto i commenti che ricevi.

Conclusioni

Akismet è il plugin di filtraggio che protegge il tuo sito/blog. Come hai notato, la configurazione è molto semplice e il suo utilizzo è immediato. Scaricalo e lascialo lavorare per te.

 

 

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