Ancora Facebook a far parlar di sé per la questione privacy, scopriamo insieme il perché.
La commissione Ue apre un’indagine antitrust per valutare se il social figlio di Zuckerberg ha violato le leggi riguardanti la privacy per la questione pubblicità.
In particolare i dati raccolti dagli inserzionisti, il social avrebbe accesso a tutti i dati dei competitor e le preferenze degli utenti a cui sono destinate le pubblicità, nei campi dove il social è uno pseudo-concorrente, ossia il Marketplace e la nuova funzione Dating.
Facebook spiega dal suo canto che si lavora per sviluppare servizi nuovi e migliori per soddisfare le esigenze degli utenti, sia i consumatori finali che gli inserzionisti. Nel caso di Marketplace e dating sono sicuramente strumenti competitivi ma non capaci di violare delle norme. Il team si propone di dimostrare che le indagini non hanno fondamento.
Chi la spunterà? La Commissione valuterà anche se questi dati possano portare il marketplace ad una posizione dominante rispetto a quella degli e-commerce dei concorrenti o se addirittura cerchi di ostacolarli.
Non sono di certo nuove le accuse di violazione di privacy ricevute da Facebook, in un modo o nell’altro riesce sempre a far parlare di sé.