Comprare o Noleggiare uno Yacht: Cosa Conviene?

Il fatturato globale del mercato nautico negli ultimi anni è incrementato notevolmente. E’ il segnale dell’ottima salute di un settore che coinvolge tutto sommato, una minima parte dell’intera popolazione. I dati che emergono dalla Confindustria Nautica infatti, parlano chiaro: l’industria italiana delle barche da diporto, quindi gli yacht, non teme la crisi, tutt’altro, risulta essere la più produttiva, senza uguali.

comprare o noleggiare yacht

E’ meraviglioso svegliarsi in una mattina d’estate e trovarsi davanti l’immensità del mare, il canto dei gabbiani, il sole alto nel cielo. Fare una gustosa colazione a bordo, dopo un pò di windsurf e scendere a terra per esplorare le bellezze locali, un aperitivo fresco, un pranzo a base di pesce appena pescato e infine ripartire tra i mari caldi e più belli del mondo!

Ma non è tanto la scelta delle mete da visitare durante le vacanze, il cruccio dei futuri armatori: la domanda che si pongono è piuttosto quella che chiede se comprare o noleggiare lo yacht?

E ti assicuro che la risposta non è così semplice. Con questa guida analizziamo i costi che ruotano intorno al possesso dello yacht e quelli che vengono sostenuti per i charter,  per comprendere bene se c’è una rilevante differenza economica.

Anche se nel complesso risulta essere più una questione di cuore e di passione. Per i “lupi di mare”, la barca non è semplicemente la barca, è qualcosa che va oltre. Ma andiamo per gradi, cominciando ad esplorare il mondo dell’industria degli yacht..

Tipi di yacht

Siamo lontani dai tempi in cui i panfili venivano utilizzati per sfuggire ai pirati, creati appositamente per non soggiacere alle correnti tempestose. Direi invece che ad oggi lo yacht si avvicina molto a quando erano un privilegio dell’aristocrazia, durante la metà del Settecento.

Ritengo utile, prima di capire se è meglio acquistare o noleggiare uno yacht, conoscerne le tipologie generali. Giusto per capire di cosa stiamo parlando.

Lo yacht innanzitutto, così come ci indica anche wikipedia, è un’imbarcazione da diporto che si utilizza solo per scopi ricreativi o eventi sportivi, ma non per fini di lucro. E’ ovvio, non ci vai mica a pescare il tonno con lo yacht! Ma è veramente importante distinguere l’ uso privato dall’ uso commerciale, soprattutto per stabilire il regime applicabile da un punto di vista civilistico, amministrativo e fiscale.

Stabilito questo, sembra banale ma per classificare un determinato tipo di imbarcazione, bisogna misurarne la lunghezza, in base alle attività di normazione tecnica dell’ ente Nazionale Italiano di Unificazione. Si parla di navi da diporto, e nello specifico di yacht quando la sua lunghezza è superiore a 24 metri di lunghezza con una caratteristica inconfondibile: il lusso.

Abbiamo tre tipi di yacht: quello a motore, quello a vela e quello che ha entrambi. Diamo un’occhiata alle loro peculiarità: 

  1. Motor Yacht : E’ lo yacht che tutti associamo alla parola yacht. La nave che vediamo ormeggiata nei porti turistici più belli del mondo, quella che ci fa pensare a vacanze di alto livello, farcite dallo sfarzo e dal comfort. Il Motor Yacht può partire dalla lunghezza minima già descritta sopra e arrivare fino a 180 metri con i mega yacht. Vere e proprie ville galleggianti. Devono possedere le cabine con le camere da letto, il bagno la doccia, insomma tutto quello che ci si aspetta da una casa. 
  2. Yacht a Vela: E’ un’imbarcazione affascinante, adatta ai più temerari, perché se decidi di intraprendere un viaggio per mare con questo tipo di imbarcazione dovrai affidarti all’unica fonte di propulsione che in questo caso, solo la natura può offrirti, che è l’energia eolica. Per questo motivo gli yacht sprovvisti di motore ma che possiedono solo le vele, sono adatti per lo più per le competizioni, e ne vengono costruiti in maniera specifica proprio per questo scopo, vista la forte velocità che possono raggiungere. Alcune tipologie  possono essere adatte anche per brevi escursioni in giornata perché detengono alloggi interni anche molto confortevoli. Ricordiamo Avel, il cui nome in dialetto bretone significa “vento”,uno dei più antichi yacht d’epoca su cui ancora adesso si possa navigare. 
  3. Motor Sailer: Questa è la nave da diporto che coniuga entrambe le cose, insomma detiene requisiti e accessori plus che solo un conto in banca di tutto rispetto, può fronteggiare. Ha il fascino del veliero e la potenza della velocità di una nave da crociera adatta a lunghe percorrenze, grazie al motore. Per essere precisi, ed è utile sottolinearlo, per essere un vero motor sailer e non una semplice barca a vela, deve avere una potenza nel motore che supera il 50% della superficie velica. Sostanzialmente sta tutto nella matematica: il rapporto tra la potenza del motore calcolato in hp e la superficie velica in metri quadri.

 I costi dello Yacht: cosa influisce?

 Ma quanto costa uno yacht? Anche solo per curiosità tutti noi almeno una volta nella vita ci siamo posti questa domanda. 

Il costo di una navigazione da diporto è la somma finale di tanti fattori, alcuni dei quali, influiscono molto rispetto ad altri. Innanzitutto, visto che nel paragrafo precedente è stata fatta la descrizione delle tre tipologie generali di yacht, vien da sè intuire che uno yacht a vela costi molto meno di uno yacht con motore.

Il motore infatti è uno di quei fattori che fa molta  differenza nel prezzo finale, anche trattandosi di imbarcazioni di eguale lunghezza. Questo perché l’inserimento del motore comporta una serie di procedure diverse in fase di costruzione, a parte il costo del motore fine a se stesso. Ma partiamo dalle origini ovvero dai cantieri navali, anzi ancor prima, dal progetto.

Progettare un’imbarcazione di medie dimensioni richiede molto tempo, anche oltre un anno, affinché il prodotto finito sia perfetto per stare in mare e navigare in base a tutte le leggi della fisica. Poi in cantiere si passa all’azione impiegando i vari materiali, oggi si prediligono quelli più leggeri, quali i metalli, il legno e i materiali compositi. Oltre al motore per questi motivi, un altro fattore importante per il prezzo finale di uno yacht sono i costi che ruotano intorno alla fase di progettazione.

Ma esiste un’altra clausola da tenere d’occhio per stabilire il prezzo e non è certamente da sottovalutare: sono gli interni. Tutto il comparto che riguarda i rivestimenti interni e gli arredi è determinante nel prezzo finale. È la parte più creativa, quella che rispecchia i gusti personali dell’armatore e della sua consorte, se ce l’ha. E devono essere assolutamente di alto livello.

Non a caso una ricerca recente ha fatto emergere che l’accessoristica, all’interno dell’industria degli yacht, possiede una quota del  27,1 per cento ed è pure in crescita! È un dato che la dice lunga su quanto peso abbiano i mobili e i tessuti d’arredamento nel mondo del mare. Per concludere, lunghezza, motore, costi di progettazione e interni stabiliscono il prezzo del tuo yacht. Per snocciolare un po’ di numeri possiamo dire che un’imbarcazione con una lunghezza che va dai 16 ai 19 metri ha un prezzo che parte da 500 mila euro a un milione di euro.

Andando in su con le dimensioni, saliamo anche di prezzo. Infatti tra i 20 e i 30 metri e quindi entriamo già nella categoria che ci interessa, il costo oscilla dai 3 ai 7 milioni di euro e dai 60 milioni in su se lo yacht supera i 35 metri. Ma se pensi che sia finita qui, ti sbagli. Esistono anche i costi di mantenimento, che riportiamo nel capitolo successivo.

Quanto costa mantenere uno yacht 

Sei qui per capire se conviene di più acquistare o noleggiare uno yacht? Prova immaginare per istante di possederne uno.



E’ fantastico! Ed è anche un investimento importante! Che bello avere una casa mobile che ti fa girare il mondo per mare. Tutto ciò emana senso di libertà e di avventura e poi, il comfort che questo tipo di nave può arrivare ad offrirti: un letto comodo per la notte, addirittura il salotto, il bagno con la doccia, persino la piscina, e chissà cos’altro nascondono i mega yacht degli uomini più ricchi del mondo: si, anche la spiaggia a bordo!

Ma  i costi di mantenimento di uno yacht? Adesso ci arriviamo. Una cosa è certa: più la nave è grande e più i costi aumentano. I costi di mantenimento di uno yacht si riassumono in sei punti:

    1. Carburante: Per avere un’idea di quanto si spenderà di carburante è meglio sapere a priori la destinazione che si vuole raggiungere e fare un calcolo approssimativo delle miglia nautiche. Conoscendo le miglia, si aggiunge poi la potenza e il consumo dei motori e stabilire così indicativamente il consumo del carburante.
    2. Manutenzione Ordinaria : per esempio l’applicazione di prodotti contro l’umidità come l’antivegetativa per la protezione dei trasduttori degli ecoscandagli. Oppure i lavaggi interni ed esterni, l’impianto idrico, idraulico, elettrico ed elettronico ecc. e la manutenzione del motore.
    3. Manutenzione Straordinaria: piccoli incidenti che potrebbero capitare.
    4. Costi di Alaggio: Quando arriva il momento di mettere a riposo lo yacht, dai 6 ai 9 mesi all’anno, non significa di mettere a riposo anche il conto corrente. Esiste il servizio di alaggio e varo, che spesso viene offerto dai cantieri nautici attrezzati, che non è di certo di poco conto. Il prezzo è indicativamente 12.000 euro per alaggio.
    5. Assicurazione: Così come per l’auto è obbligatorio fare l’assicurazione anche per lo yacht. Si tratta della normale Responsabilità Civile verso Terzi. Esiste poi una polizza con una copertura molto estesa dedicata ai danni che la nave può subire ed è la Polizza Corpi.
    6. Soste: Le soste hanno prezzi veramente diversi da un porto all’altro. Per fare un esempio se si vuole ormeggiare a Venezia un’imbarcazione con una lunghezza che va dai 24 ai 40 metri, durante l’alta stagione si spendono €55,00 al giorno indivisibile.   
    7. Equipaggio: Se acquisti un’ imbarcazione relativamente grande,è probabile che avrai anche bisogno  del personale di bordo durante la navigazione, tanto per cominciare di un capitano e almeno di un marinaio. E ed entrambi devono essere stipendiati.

 

Perchè acquistare uno yacht e perchè non farlo

 Comprare o noleggiare uno yacht? Ha senso chiedersi  questa domanda se chi se la pone, è una persona che ha maturato almeno un paio d’anni di esperienza con questo tipo di imbarcazione. E’ di sicuro un appassionato e non si limita a predisporre dello yacht per una vacanza fine a se stessa. E’ una domanda che ad un certo punto arriva spontanea e che matura solo se si accende la scintilla, alla quale rispondere richiede possedere due cose essenziali: il budget, cosa fondamentale, e un sentimento personale, non applicabile oggettivamente.

Si parte dal presupposto che a prescindere da tutto, l’acquisto di una barca è un investimento enorme. E’ paragonabile a quello di una casa, anzi ancora di più, perchè effettivamente ci si accinge a comprare una “casa galleggiante”, piccola, media o grande che sia. A meno che tu non abbia intenzione di fare dello yacht la tua e unica casa e buttarti a capofitto in una vita in giro per i mari del mondo, prima di acquistarlo è sempre bene chiarire i pro e i contro dell’affare.

Devi avere chiaro che tipo di yacht vorresti e quale tipo di yacht si adatta meglio alla tua personalità e al tuo stile di vita. Ma soprattutto cosa vuoi farne dello yacht e quanto lo userai. Abbiamo provato a riassumere in due sezioni i motivi rilevanti dell’acquisto di uno yacht e cosa ne deriva:

  • Perchè acquistare uno yacht: Acquistare uno yacht è un passo importante che puoi fare solo se  il mare è tutta la tua vita, devi sentire quel contatto particolare con esso che percepiscono i marinai o le persone che vivono il mare in maniera più profonda.  Lo yacht infatti si acquista solo se sei pronto a trasportare su di esso un enorme quantità di energie fisiche, mentali ed economiche. E’ una creatura preziosa, verso la quale le tue attenzioni non devono mai mancare. Facciamo il paragone con l’automobile, un’auto di media cilindrata: di sicuro ha un suo peso economico sia iniziale per l’acquisto, che per il mantenimento. Lo stesso vale per una barca e se addirittura la barca non è eccessivamente grande (quindi al di sotto dei 24 metri) può anche succedere che le spese finanziarie siano più o meno le stesse. Ma si parla di barca non specificatamente di yacht.
  • Perchè non acquistare uno yacht: Devi tener conto della svalutazione. Lo yacht di solito subisce questo processo: si compra, si mantiene e si rivende. Il tempo medio del possesso dello yacht per un armatore è di circa cinque anni e si svaluta circa del 5% ogni anno. E’ meglio non acquistare lo yacht se il tuo scopo è semplicemente farti una vacanza in mare. Per esempio se vivi a Taranto o a Rimini e vuoi fare un viaggio nelle acque Bay of Islands, in Nuova Zelanda, ti conviene prendere un aereo e noleggiare lo yacht in loco, piuttosto che farti tutta la traversata o peggio ancora, comprarti lo yacht solo per questo motivo! E ricorda che se lo yacht è tuo, quando la vacanza finisce, hai sempre i costi “invernali” da sostenere. Mentre lo yacht riposa “a terra” tu continui a pagare. Ricordi i costi di Alaggio e varo? E la manutenzione ordinaria? Ecco quelli. Se compri uno yacht dovrai sempre pagare.

Yacht di seconda mano: le aste giudiziarie

Nell’universo della compravendita degli yacht un ruolo non proprio trascurabile lo hanno le imbarcazione usate. L’Olanda è il luogo dove di più primeggia questa usanza anche perchè gli olandesi hanno un’ottima nomea di come trattano le loro barche, perché le curano nei minimi dettagli. Ma una cosa veramente interessante è l’acquisto di yacht di seconda mano attraverso le aste giudiziarie: si risparmiano un pò di soldini e i rischi non sono elevati.

Per avere occasioni veramente allettanti infatti bisogna buttare sempre un occhio alle aste giudiziarie di nautica che si eseguono presso i Tribunali di riferimento. Per la serie “Anche i ricchi piangono”, il Tribunale esegue la vendita forzata di yacht di armatori che hanno subito un fallimento. Lo yacht in questione viene messo in vendita all’asta, con la definizione di tutte le informazioni necessarie per la partecipazione, nello specifico il prezzo base d’asta, il giorno e l’ora in cui è indetta la gara, l’importo della cauzione da versare, l’aumento minimo delle offerte e il termine che non deve superare i 60 giorni, entro i quali dev’essere depositato il prezzo.

Questa è la possibilità per trovare yacht a prezzi molto più bassi rispetto al valore di mercato. È lo stesso discorso che si applica alle aste giudiziarie degli immobili finiti alle banche per mutui insoluti o per motivi di fallimento.

Noleggiare uno yacht: quali sono i costi

A questo punto, non ci resta che addentrarci nell’universo degli yacht a noleggio. La prima domanda che sorge spontanea, come direbbe qualcuno, è quanto costa noleggiare uno yacht? Verrebbe da rispondere con un’altra domanda: con o senza equipaggio? Per quale destinazione? E via discorrendo..Si, perché se sei tra quelli che  amano la vacanza in mare ma non hanno la patente nautica, hai bisogno dello skipper. Se vuoi una vacanza senza pensieri magari hai bisogno si, dello skipper, ma anche di uno chef e del personale specializzato..E poi..dove vuoi andare con lo yacht? Da quale porto partire?

I costi per noleggiare uno yacht quindi sono diversi in base alle tue esigenze personali. Dipendono infatti dal periodo dell’anno ( alta o bassa stagione), dal numero dell’equipaggio, da quello delle persone a bordo e può avere spese aggiuntive come per esempio la mancia al capitano e a tutti i membri dell’equipaggio da offrire alla fine del viaggio.

Però per trovare uno yacht a noleggio è semplicissimo: il web offre una vasta scelta di charter nautici, basta visitare i siti di queste agenzie per farsi un idea. La procedura non è tanto diversa da quella delle prenotazioni degli alberghi. Si sceglie la nave  che più rispecchia i nostri desideri: grandezza, il numero delle cabine, i posti notte, i posti a giorno ecc. Le richieste possono essere infinite. Dipende dal lusso che si vuole raggiungere. C’è anche l’opzione “organizzatore di feste” per esempio. Bisogna anche indicare il periodo “da..a” per verificarne la disponibilità. 

Noleggiare uno yacht di piccola taglia, per esempio di 23 metri, con skipper incluso, può costare €2.000 al giorno. Uno di 30 metri, con 5 componenti dell’equipaggio e 10 ospiti può costare a partire da €47.000 a settimana. Di solito le cose che determinano il costo del noleggio di uno yacht sono:

  • Assicurazione dello yacht (sia per i rischi del mare e derivanti da terzi)
  • Assicurazione equipaggio
  • L’uso delle attrezzature funzionanti: equipaggiamenti, strumenti, materiali di consumo ecc
  • Stipendi, vitto e alloggio equipaggio.

Il tutto bilanciato in base alla lunghezza del periodo stabilito. C’è una cosa che però bisogna mettere in conto: non sempre le agenzie sono puntuali nella consegna e non sempre l’equipaggio è adatto alle nostre corde. Ricordati che ti troverai in mare con gente sconosciuta che non hai scelto tu personalmente.

Gli yacht più lussuosi al mondo

Prima di tirare le somme facciamo un tuffo nel mare, ed è proprio il caso di dirlo, delle stravaganze dei multimiliardari che posseggono gli yacht. Giusto per vedere fin dove arriva la fantasia di chi ha così tanto denaro, da non sapere dove metterlo. Cominciando dai nomi che vengono dati a questi mostri marini di metallo: Eclipse, Street of Monaco, History Supreme per esempio. Tra gli yacht più lussuosi del mondo l ‘ History Supreme è al primo posto.

È così sfarzoso che persino il suo proprietario sembra una leggenda tanto da risultare anonimo..ma di presume sia Robert Kuok. Sfarzoso è dire poco, visto che è stato praticamente costruito con oro e platino. Il suo costo è €4,2 miliardi. Segue l’Eclipse di €1,1 Miliardi, lungo 162,5 metri di Roman Abramovich e lo Street of Monaco, che più che uno yacht sembra una città galleggiante con il valore di €1,03 Miliardi.

Quali sono le tasse da versare?

Si sente ancora adesso l’eco delle urla di gioia degli armatori, quando nel 2015, fu abolita la tassa sul possesso delle imbarcazioni ripristinata dal Governo Monti nel 2011, dopo che nel 2003 era stata abolita la tassa di stazionamento. Insomma, un tira e molla che lascia intendere un senso di confusione da parte del Governo che cerca di attingere risorse dal mondo nautico. Con scarso risultato. Tuttavia rimane il fatto che le unità da diporto di lunghezza superiore a 14 metri, devono versare una tassa annuale e la somma è direttamente proporzionale alla lunghezza della nave. Uno yacht di 24 metri per esempio deve pagare €4.400, uno di 34 metri versa €7.800,00 euro e uno con lunghezze oltre i 64 metri, la cifra è €25.000,00. Per incentivare il mercato nautico la tassa non è dovuta nel primo anno. È inoltre una tassa che si modifica nel tempo: infatti si riduce del:

  • 15% dopo 5 anni dalla data di costruzione.
  • 30% dopo 10 anni.
  • 45% dopo 15 anni.

Chi è soggetto alla tassa? Sicuramente i proprietari della nave ma ti sorprenderà scoprire che lo sono anche:

  • gli usufruttuari (coloro che di fatto godono dell’utilizzo della nave ma ad avere la nuda proprietà è qualcun’altro)
  • gli acquirenti con un contratto di riservato dominio.

La tassa si deve versare ogni anno entro il 31 maggio.

Conclusioni

Noleggiare uno yacht non è per tutti ma per molti si :ci sono meno impegni e meno responsabilità.

Finita la vacanza lo yacht non è più nella tua vita. Con l‘acquisto si sposa uno stile di vita intriso di dedizione e accortezze verso un oggetto che richiede un dispendio di soldi maggiore, ma che alla fine di tutto, dà più soddisfazione. A te la scelta!

 

 

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Un Commento

  1. Ottimo articolo, molte persone credono che avere uno yacht sia semplice e si scopre che la manutenzione non è costosa, la verità è che consiglio meglio noleggiarne uno che comprarlo, è semplicemente un mal di testa in meno

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